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Riverdale 4×05 – L’omicidio perfetto

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ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 4×05 di Riverdale.

Una puntata molto intensa quella della 4×05, che ci offre una finestra nella mente e nei ricordi di Betty Cooper. Il corso dell’FBI che ha scelto di seguire sotto consiglio di Charles le dà modo di riflettere sul suo vero essere, e su quei geni così ingombranti che si porta dietro dalla nascita, retaggio di un padre assetato di sangue e odio. I geni del serial killer non lasciano molta scelta a chi non vuole averci nulla a che fare. Inutile cercare di richiudere la porta rossa che si nasconde negli abissi più profondi della psiche e dei ricordi.

Betty ha sempre saputo di aver ereditato questa caratteristica da suo padre. Consapevole di possedere un lato oscuro, lo ha sempre ignorato, zittendo quella voce che le diceva di essere colpevole, di aver ucciso la gatta Caramel e di essere un serial killer proprio come quelli che sa smascherare con tanta facilità. Eppure, Betty Cooper continua a rimanere coerente con se stessa, reprimendo di nuovo quei pensieri in un angolo della sua mente, troppo presa, da un altro importante obiettivo: scoprire chi è davvero Charles.

La 4×05 di Riverdale continua la sua lotta contro la criminalità.

Dopo la morte di suo padre, avvenuta nel primo episodio, Archie non ha esitato un attimo a rendere la sua palestra El Royale un centro sociale. Un rifugio per i giovani che tentano di scappare da Dodger e dalla malavita. La lotta continua a farsi più dura ma Archie Andrews non molla: con indosso un passamontagna come unico scudo dalla criminalità, un po’ simile a quello del Black Hood, cerca di tenere a bada lo spacciatore e la sua gang. Minacce, furti, mazzette. Il Paladino Rosso deve combattere tutto questo e, per farlo, non è sufficiente una maschera.

L’unica soluzione è prolungare l’apertura del centro fino alle 23 e istituire un Programma di Fratelli e Sorelle Maggiori, aperto a chiunque voglia dare una possibilità e un sostegno ai ragazzi di El Royale. Un tema importante quello trattato da Riverdale, in cui l’impossibilità, per alcuni giovani, di avere un posto da chiamare casa, è solo una delle tante tristi realtà che nasconde.

Prima di concludersi, però, Riverdale introduce un altro essenziale personaggio.

Durante tutto l’episodio si vede, seduta in fondo all’aula del processo di Hermione Lodge, una donna elegante con il viso coperto. Chi altri poteva essere se non la chiave di Hiram Lodge per uscire di prigione? Un’altra figlia, finora sconosciuta: Hermosa. Incredibilmente la donna è intelligente, scaltra, rapida nelle sue mosse come investigatrice privata di Hiram. È probabile che dia del filo da torcere a Veronica nelle prossime settimane.

Uno scontro tra due donne, due sorelle, due rivali. Che Hermosa sia solo accecata dalla tanto abbagliante quanto passeggera luce di Hiram Lodge? Che sia un suo tentativo di recuperare il perduto legame con la figura paterna? Sappiamo ancora troppo poco su questo sensuale e intrigante personaggio, la cui storyline (si spera) non venga trattata in modo banale.

La scorsa puntata ci aveva tenuti col fiato sospeso, in attesa di una qualsiasi novità sul destino apparentemente già segnato di Jughead Jones. Nella 4×05 di Riverdale, un altro colpo di scena finisce per lasciarci con un sospetto: Veronica, Archie e Betty hanno davvero qualcosa a che vedere con l’omicidio di Jughead? O, più verosimilmente, qualcuno li ha incastrati? FP Jones, personaggio che ha subito un’evoluzione assolutamente positiva nel corso di queste stagioni, non sembrava essere molto convinto della loro innocenza. O, almeno, è quello che vuole dare a vedere.

La competizione di scrittura alla Stonewall Prep in cui gli studenti si contendono il ruolo di nuovo ghostwriter di alcuni vecchi romanzi, tramite la descrizione dell’omicidio perfetto, aleggia su Jughead come un infausto presagio, marchio di un destino, forse, già scritto.

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