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Romulus 2×01/2×02 -Si può regnare in due?

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ATTENZIONE: l’articolo potrebbe contenere spoiler sui primi due episodi di Romulus II – La guerra per Roma!!

Matteo Rovere ha fatto una cosa mai vista prima. Letteralmente, nel senso che nessuno prima di lui ci aveva pensato e nessuno prima di lui l’aveva mai messa in scena in questo modo. Il primo re ci aveva dato un assaggio di quello che sarebbe potuto essere Romulus, ma la pellicola del 2019 sfiora solo la superficie del mondo al quale invece la serie tv appena tornata su Sky spalanca le porte, trascinandoci con sé nel turbine di eventi troppo lontani per poter occupare un posto nella nostra immaginazione. Esistono pochi prodotti televisivi che si siano occupati della preistoria romana, pochi sceneggiatori che abbiano avuto il coraggio di esplorarla a fondo, correndo il rischio di apparire disarmonici, inadeguati, distaccati dalla realtà storica. Il regista romano ha invece colto la sfida, fabbricando sullo schermo un universo ai confini tra mito, realtà e leggenda. Un universo pieno di superstizioni, misteri, istinti primitivi, ma curato nei dettagli, con attenzione maniacale a tutto ciò che finisce nell’inquadratura. È un lavoro da artigiano: ricostruire un mondo pressoché sconosciuto, del quale si conservano poche notizie, e renderlo vivo, acceso, dinamico. La prima stagione di Romulus ha disvelato il segreto e dato concretezza a quel mondo, rendendocene parte un episodio per volta.

Romulus (640x360)
Romulus (640×360)

Romulus II – La guerra per Roma compie un passo in avanti e segna l’inizio di una nuova era.

Se nella prima stagione – disponibile su Sky On Demand e NOW – abbiamo assistito allo stravolgimento dello status quo esistente, alla distruzione del mondo arcaico che allora regolava la vita nel Lazio, con i nuovi episodi siamo invece posti dinanzi ad una fase diversa, quella della costruzione di una nuova civiltà, dell’edificazione di un tempo nuovo. In una parola: trasformazione. Il cambiamento è effettivamente la parola chiave della nuova stagione di Romulus, che tornerà ogni venerdì su Sky Atlantic con due episodi. Già tanto è cambiato dagli esordi della serie. Un mutamento graduale ha portato alla lenta disgregazione della Lega dei Trenta e alla fine di un’epoca dominata da tradizioni ancestrali ed equilibri politici faticosamente raggiunti nel tempo. Dopo la sconfitta di Amulius, re usurpatore di Alba, ai figli di Rumia è stata concessa la città di Velia, sulle cui fondamenta sarà edificata Roma, la nuova realtà emergente nelle terre del Lazio. Velia, il luogo da cui tutto aveva avuto inizio, si presenta ancora una volta come punto di partenza, stavolta come culla del futuro impero che dominerà per secoli il mondo. Ma siamo ancora lontani anni luce dalle architetture della maestosa città che sarà, dalle straordinarie opere di ingegneria, dalle tuniche bianche e porpora dei senatori, dal marmo delle statue e tutto il resto. Niente di tutto ciò è ancora realistico. Siamo inabissati nel mistero dei secoli che precedettero Roma e ogni riferimento alla civiltà che verrà è ancora smorto, opaco, lontano.

Romulus (640x360)
Romulus (640×360)

La prima pietra è stata gettata, la pars construens prende il sopravvento.

Solo che, in un mondo in cui i conti si regolavano col sangue e le guerre erano lo strumento di risoluzione delle controversie, per costruire la pace bisogna passare attraverso le armi. La prima stagione si era conclusa senza una grande battaglia finale. Ilia aveva provveduto a liberare Alba da un tormentato Amulius, Yemos aveva scelto di fondare una nuova città piuttosto che ereditare la corona che gli spettava, la Lega avrebbe dovuto accogliere i figli di Rumia tra i suoi pari e invece i venti del cambiamento nell’VIII secolo a.C. sono osteggiati dalla repulsione per le novità. Niente spaventa più di ciò che non si conosce e il cambiamento proposto da Yemos e Wiros è fin troppo radicale. I due ragazzi, fratelli di sangue diverso, hanno gettato insieme le fondamenta di un mondo nuovo. Re alla pari, sovrani di una tribù di diseredati ed emarginati, hanno rotto ogni tradizione colpendo la Lega dei Trenta nel cuore delle sue certezze. La nuova Roma è circondata da sentimenti di diffidenza e ostilità. Uno schiavo a capo di un regno, un principe sfuggito alle proprie responsabilità: i giovani hanno spezzato le catene della tradizione dei padri e hanno provato a cambiare la rotta del proprio destino. Il primo ostacolo sul cammino di Yemos e Wiros è la Sabina, l’antica regione dominata dal giovane semidio Titos Tatios, sovrano femmineo e volubile interpretato da Emanuele Maria Di Stefano. Si tratta della prima grande new entry della serie. Un personaggio singolare, dalle movenze docili e gli occhi spiritati, una figura a metà tra un dio e un ragazzino viziato, allevato dalle sacerdotesse di Cures, la prima città a lanciare il guanto di sfida ai romani.

Non aspettare che il lupo diventi grande. Ti conviene legarlo a te col sangue se non vuoi che il cucciolo poi cresca e affondi i suoi denti nelle tue vene.

Romulus (640×360)

Romulus si prepara a regalarci una stagione con molta più azione della precedente. Titos è spaventato da Roma, la città in cui trova posto chi non ha niente. Se ne sente minacciato, in qualche modo intimidito, anche se i figli degli dei non hanno paura di nessuna forza mortale. Il regno dei Sabini è il primo ad armarsi contro la cucciolata di lupi. Titos invita a Cures i due re per parlamentare e offrir loro la pace. Ma a che prezzo? Il sadico sovrano delle terra della Sabina mostra i primi tratti di una follia malata, in linea con i tempi in cui si cercavano risposte nei segni e nel sangue. Il suo è un personaggio in costruzione, che avrà modo di evolvere nei prossimi episodi. In Romulus 2×01 e 2×02 assistiamo al famoso Ratto delle Sabine, un episodio che si perde tra storia e leggenda e che qui acquisisce senso grazie a una sceneggiatura che tenta di desacralizzare il mito per renderlo il più veritiero possibile. Yemos e Wiros, dopo esser stati tratti in inganno dai Sabini, rapiscono le sacerdotesse di Titos per mettersi in salvo e garantirsi una carta negoziale con cui portare avanti le trattative col nemico. C’è molta più politica in Romulus II. I personaggi che ritroviamo hanno acquisito maggiore consapevolezza, sono maturati rispetto al passato. Le peripezie della prima stagione li hanno profondamente cambiati. Sono personaggi dinamici, evoluti, che cercano di offrire nuove risposte in un mondo in cui solo gli dei sono veramente liberi. Roma è la città che garantisce sopravvivenza a chi è stato esiliato dalla vita, ma è anche un gigantesco esperimento per una rivoluzione culturale che nell’VIII secolo a.C. fatica a prender piede.

Ma la domanda che questa storia inizia a sussurrarci all’orecchio è la seguente: si può regnare in due?

Romulus (640x360)
Romulus (640×360)

Un principe e uno schiavo possono reggere insieme il peso del trono? Le origini di Roma sgorgano da una storia di fratellanza, ma è dal fratricidio che il regno ha avuto inizio. Chi tra Yemos e Wiros sopravvivrà all’altro? Chi calerà la spada sul fratello? La saldatura tra i due personaggi, consolidata nella precedente stagione, arriverà a un momento di spaccatura. Il dualismo che ha finora tracciato il percorso di Romulus si scinderà in maniera traumatica. Quel che la serie farà con questa seconda stagione sarà capire come si sfalderanno i singoli personaggi, come matureranno ulteriormente e da quali contrasti usciranno vincitori. O perdenti. Le premesse sembrano buone, i primi due episodi usciti venerdì 21 su Sky Atlantic ci suggeriscono che il nuovo ciclo esplorerà ancor di più la psicologia dei singoli personaggi, analizzandone le scelte e studiandone le motivazioni nascoste. Romulus II – La guerra per Roma allarga gli orizzonti e punta verso una maggiore compattezza di tutto l’impianto narrativo. La storia è più solida, i suoi contorni meno indefiniti, mentre l’impatto visivo resta avvolgente e travolgente. Ritroviamo Andrea ArcangeliMarianna FontanaFrancesco Di Napoli, nei panni rispettivamente di Yemos, Ilia e Wiros, ma anche vecchie conoscenze della prima stagione come Sergio Romano in una nuova e più inquietante versione di Amulius, Demetra Avincola a interpretare Deftri e Vanessa Scalera a dare ancora il volto a Silvia, figlia del vecchio re Numitor e madre dei gemelli Yemos ed Enitos. Tra le new entry ci sono invece gli abitanti della Sabina, con il suo atipico sovrano (Emanuele Maria Di Stefano), le sue sacerdotesse (Valentina Bellè, Ludovica Nasti) e il consigliere del re, Sabos (Max Malatesta, che aveva già lavorato con Matteo Rovere ne Il primo re).

La guerra tra Sabini e Romani sarà solo il primo passo verso l’ascesa di Roma e il compimento del destino di Romulus. La serie Sky può vincere anche le ultime ritrosie e presentarsi come uno dei migliori period drama made in Italy mai prodotti.