ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla serie tv di Paramount+ School Spirits
Come vi sentireste se, dopo la vostra morte, rimarreste per sempre intrappolati nel liceo? Probabilmente questo sarebbe l’incubo di qualsiasi teenager, eppure forse le cose potrebbero andare ancora peggio. Magari non ricordate nemmeno chi vi ha ucciso e la ricerca del responsabile vi toglierebbe il sonno anche durante la morte. Questa è, di base, la situazione drammatica che si trova ad affrontare Maddie Nears (Peyton List), che si risveglia ne locale caldaie del proprio liceo, incapace di comunicare con i vivi, ma spettatrice delle loro azioni e anche in grado di interagire con gli oggetti del mondo reale. School Spirits costruisce da questa misteriosa morte un teen drama sovrannaturale che mantiene tutti gli elementi cardine del genere, mettendo però il focus sulla morte e sulle implicazioni che può avere, riuscendo così a caratterizzarsi in maniera nitida.
Come vedremo presto, la serie è un’altra scommessa globalmente vinta da Paramount+, che continua a sfornare prodotti decisamente godibili e di livello. A una costruzione narrativa efficace, capace di aderire perfettamente ai canoni del teen drama con quel tocco di sovrannaturale che dà sempre verve al racconto, si aggiunge anche un sottotesto concettuale interessante, capace di disseminare la narrazione di spunti intriganti relativi specialmente alla morte e alle sue conseguenze. Complessivamente, dunque, School Spirits è una buona serie, che intrattiene e affascina: procediamo ora con l’analisi di ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane su Paramount+.
School Spirits si costruisce su una trama molto avvincente, con dei personaggi che potevano offrire di più
Partiamo prima dagli elementi strutturali della serie di Paramount+. Questo teen drama sovrannaturale si costruisce intorno a una misteriosa morte e l’elemento crime è proprio ciò che conferisce ritmo alla trama. Il mistero intorno alla scomparsa di Maddie è costruito con cura, seguendo classici meccanismi come i falsi sospetti e le piste da sfatare, per preparare il pubblico al clamoroso colpo di scena finale, che è sicuramente sorprendente, anche se forse un po’ artificioso. Come abbiamo visto, alla fine Maddie non è morta, ma è stata come posseduta da un altro fantasma, quello di Janet: questa soluzione da una parte fa un po’ storcere il naso perché manda all’aria tutti i sospetti e soprattutto non mostra grande coerenza con la rappresentazione degli spiriti e delle loro abilità, ma sicuramente è di grande impatto e apre a importanti spiragli narrativi per il futuro.
La trama quindi viene costruita con efficacia, con un ritmo che non cala praticamente mai, nemmeno nei momenti più riflessivi, e risulta estremamente intrigante per gli spettatori. Ciò su cui si poteva fare di più è sicuramente il comparto dei personaggi, che eccezion fatta per Maddie e Simon e parzialmente per Charley e Wally, non presenta grandi spunti. Nicole è forse il personaggio più deludente, poco definita sia in se stessa che nei rapporti con gli altri, poco meglio invece Xavier e Claire, anche loro però non troppo sfaccettati. Maddie e Simon sono abilissimi comunque nel mantenere le redini della narrazione, configurandosi come il cuore pulsante di School Spirits.
Nel complesso, comunque, la serie di Paramount+ nei suoi elementi strutturali possiede molti più pregi che difetti. Inquadrato nel genere del teen drama, di cui presto parleremo, School Spirits non delude le aspettative e anzi regala una visione leggera e interessante, capace anche di stimolare delle riflessioni, senza appesantire troppo la narrazione e allentare la presa sulla risoluzione del mistero. Esattamente ciò che deve fare un prodotto del genere.
School Spirits è un perfetto teen drama sovrannaturale
Nel giudizio positivo intorno alla serie di Paramount+ incide anche la sua perfetta adesione al genere. Abbiamo detto come School Spirits faccia esattamente ciò che ci si aspettava che facesse e questo è sicuramente un grande pregio, perché chi si accinge a vedere la serie non rimane deluso, mentre chi non ha familiarità col genere non ci si avvicina e di conseguenza non può rappresentare un contraltare negativo. Insomma, il punto di forza di School Spirits sta proprio nell’essere un perfetto teen drama sovrannaturale, con tutti i più classici elementi del genere che si possano immaginare, e capace di arrivare al proprio destinatario designato.
C’è tutto il carico proprio dei teen drama nella serie di Paramount+, a partire dal disagio giovanile, sviluppato soprattutto in relazione al rapporto, burrascoso, coi genitori. Vediamo frequenti scontri, come quello tra Maddie e sua madre o ancora quello tra Xavier e suo padre, e troviamo tutte famiglie che non mettono a proprio agio i propri ragazzi, come nei casi di Nicole e Claire. Gli adulti, come nella stragrande maggioranza dei teen drama, sembrano sempre estranei al mondo dei ragazzi, alle loro vicende e alle loro sofferenze, ma al contempo, quando vi entrano, creano solo scompiglio, come nel caso del professor Anderson e soprattutto della madre di Maddie o, nell’altra dimensione, di Mr. Martin.
Alla perfetta configurazione del teen drama concorre poi l’ambientazione scolastica, chiaramente dominante viste le premesse della trama. Il genere in School Spirits viene presentato nella sua accezione più pura e poi contaminato con quell’elemento crime che rappresenta il segreto del successo di molti teen drama. La peculiarità della produzione Paramount+ è però che questo comparto crime viene sviluppato in chiave sovrannaturale, una piccola variazione sul tema che ha delle implicazioni enormi e che distingue School Spirits dai tanti altri prodotti simili che dominano il mercato.
La morte, in fin dei conti, è il grande tema della serie di Paramount+
Se la serie aderisce perfettamente ai canoni del teen drama, non vi si appiattisce proprio grazie allo sviluppo di questo tema, centrale e sviscerato nel racconto. La frenetica caccia al suo assassino di Maddie scatena tutta una serie di riflessioni, che partono dalla condizione della ragazza e arrivano a un piano esistenziale più alto. C’è, a primo impatto, la questione della morte in giovane età, primo spunto offerto dalla serie. Nel liceo di Split River vivono una schiera di giovani fantasmi che tra le mura di quella scuola hanno trovato la morte e tutti, chiaramente, hanno lasciato il mondo con le proprie questioni in sospeso vista la giovane età della loro dipartita. Andare avanti quando si perde la vita così giovani è praticamente impossibile, sia per chi se ne va che per chi resta e per rappresentare questo limbo, School Spirits ha creato la dimensione dei fantasmi.
Questo stato tra la vita e la morte in cui si trovano Maddie e gli altri, in fondo, è una grande metafora dell’elaborazione del lutto. Si parla spesso di andare oltre, di trascendere quella dimensione di mezzo, e questo movimento corrisponde proprio all’accettazione della propria morte, che però, è inevitabile, non può avvenire quando si è così giovani. La scomparsa di un ragazzo è un’ingiustizia tremenda e School Spirits ce lo sottolinea, regalando anche dei momenti intensi intervallati alla frenesia del mistero da risolvere.
La morte improvvisa, la sua accettazione, l’impatto che questi eventi traumatici hanno sul mondo dei vivi: questi sono tutti temi accessori di School Spirits, che affiancano la narrazione principale e la arricchiscono, dandole un taglio particolare. La serie di Paramount+ si costruisce su questo equilibrio, tra l’adesione ai canoni del teen drama e questo focus particolare sulla morte. Il risultato è ottimo, ne esce fuori una serie molto intrigante, avvincente e soprattutto soddisfacente per lo spettatore. Anche prima del suo esordio, School Spirits ha ottenuto il semaforo verde per una seconda stagione: poteva sembrare una mossa azzardata, ma vedendo questa prima carrellata di episodi non è affatto così. Altro grande lavoro di Paramount+, le cui scommesse vinte iniziano a non fare più notizia.