Ultimo appuntamento settimanale con le nostre recensioni di Shadowhunters. Poi ne parliamo direttamente a metà agosto, visto che sembra che l’uscita della seconda parte della stagione sia prevista per il 14 del mese.
Qui potete trovare la recensione della puntata precedente, nel caso ve la foste persa. Vi consiglio comunque di prepararvi e di tenervi forte, perché oggi recensiremo ben due puntate di fila. Sì, hanno deciso di far uscire il mid-season finale di Shadowhunters tutto insieme.
In realtà ammetto di non sapere bene come mi sento, riguardo a questo finale di metà stagione di Shadowhunters. Non posso dire che non sia stato grandioso e adrenalinico, ma sembra che ci fosse la mancanza di qualcosa, anche se ora sarò piena di dubbi fino a quest’estate.
Partiamo però dall’inizio. La puntata di Shadowhunters si apre con Clary in carcere, che viene vestita appositamente per la sua esecuzione. Vi ricordate che la scorsa puntata era stata condannata a morte? Beh, sembra che a Idris le sentenze vengano eseguite molto velocemente!
Stando a quanto dice la donna che ha interrogato Clary l’ultima volta, infatti, ogni mese vengono selezionati alcuni Shadowhunters prigionieri che sono condannati a morte perché si compia il loro destino. Clary, lasciatelo dire: ma quanto sei sfortunata? Manco due giorni in carcere e già muori!
Ma noi sappiamo benissimo che non morirà davvero. Mica siamo in Game of Thrones! La ragazza sta aspettando il suo destino in mezzo agli altri prigionieri quando viene affiancata da Iris. Ve la ricordate Iris? La madre di Madzie, direttamente dalla scorsa stagione.
Tra le tante cose, sembra che lei si trovi lì per non aver usato la magia. La cosa suona evidentemente sospetta, e Clary cerca quindi di carpire più informazioni possibili. Viene fuori che la console mandata dal Clave, Jia, la stessa che ha interrogato la povera Fairchild, voleva che Iris resuscitasse Valentine in modo da capire quali fossero i piani di Lilith. Come se lui c’entrasse qualcosa, certo!
Iris si è ovviamente rifiutata, ma indovinate chi decide di usare questa cosa per salvarsi la pelle? Esattamente, proprio Clary! Insomma, questa crea rune che non conosce nessuno, perché non dovrebbe trovarne una che resuscita i morti? Jia la porta quindi di fronte al cadavere del padre, e lei riesce effettivamente a resuscitarlo. Peccato che, al momento della sua interrogazione, viene fuori la verità, a cui noi forse eravamo già arrivati da un po’: Valentine non sa quali siano effettivamente i piani di Lilith.
Non è che ci volesse un genio per capirlo, in realtà, ma da questo punto di vista tutte le strade sono buone per risolvere il problema. Clary viene però messa a conoscenza di un’altra parte del rapporto Valentine/Lilith: lui aveva chiesto a lei il suo sangue demoniaco per iniettarlo a Jocelyn durante la gravidanza di Jonathan. In cambio, avrebbe mandato il piccolo a Edom in quanto suo figlio.
E anche questo noi lo sapevamo già. Per fortuna, ora lo sanno anche i protagonisti. Messi insieme tutti i pezzi del puzzle, dunque, viene fuori che probabilmente Lilith voleva riesumare il corpo di Valentine per un rito demoniaco che riportasse in vita proprio Jonathan.
Proprio quando stanno per uccidere nuovamente Valentine, ora che hanno tutte le informazioni necessarie su Lilith, quest’ultimo riesce a liberarsi, e nemmeno le tecniche di combattimento di Clary, a questo punto, possono aiutare. Sembra infatti che la runa che lei stessa ha fatto renda impossibile ucciderlo. Una sola domanda, Clary: perché quando sistemi un problema crei contemporaneamente altri dieci casini?
Grande strage al penitenziario di Idris! Valentine tenta di riprendere il controllo della gente del Circolo, ma alla fine di tutto riesce a farsi ingannare da sua figlia. Farà anche ottocento cose sbagliate alla volta, ma Clary non è esattamente stupida. Perciò, con uno stratagemma ben riuscito, finge di liberare suo padre e di partire con lui, quando invece disattiva la runa che lei stessa gli ha fatto. E addio per sempre a Valentine, di nuovo!
Clary a questo punto sta per scappare, ma viene raggiunta da una guardia. Si fa quindi rimettere in manette e gli chiede di distruggere il corpo di Valentine. Per tutta risposta questo gli strappa una costola e poi rivela la sua vera identità: Jace! A quanto pare, per completare il rito di resurrezione, a Lilith serve la carne di Valentine e il cuore di Clary.
Questo accade alla fine della nona puntata di Shadowhunters, perciò, per cercare di non pensare al fatto che probabilmente Clary è spacciata comunque, andiamo a vedere cosa è successo agli altri personaggi nel corso di questa prima parte del mid-season finale.
Partiamo da Simon, al quale capita una disgrazia dietro l’altra. Inizialmente riusciamo a capire che tipo di marchio la regina Seelie gli ha posto sulla fronte: è il cosiddetto “marchio di Caino”, che provoca alle persone che attaccano un Diurno un dolore sette volte superiore a quello che loro avrebbero voluto fare a lui.
Simon cerca di capire qualcosa di più, ma durante le sue ricerche riceve una chiamata inquietante. Ecco comparire Heidi! Carramba che sorpresa! Diamo dunque il bentornato alla fidanzata psicopatica di livello 3.0. Non che mi fosse mancata particolarmente, in realtà. La ragazza è stata rapita da Jace sotto comando di Lilith, per tenere Simon occupato durante la ricerca degli ultimi due ingredienti per la resurrezione di Jonathan.
Portatrice di una nuova idea di femminismo, Lilith dà a Heidi alcune dritte su come Simon può cadere ai suoi piedi, ma siccome la bionda non capisce benissimo, finisce solo per rovinargli la vita. Prende in ostaggio, infatti, la madre e la sorella di Simon, costringendo a rivelare loro che è un vampiro, facendo appello alla sua fame latente.
Il nostro povero Diurno ci prova a resistere, ma Heidi è stata istruita troppo bene. Non attacca quindi Simon, perciò nemmeno il marchio viene effettivamente fuori. Torturato psicologicamente, alla fine il povero ragazzo cede, aggredendo sua sorella sotto gli occhi attoniti della madre, che a quel punto lo disconosce come figlio. Non dirò che ho pianto, ma ci mancava davvero pochissimo!
A salvare la situazione ci pensano Jordan e Izzy. Il lupo, infatti, si era preoccupato per Simon, trovando in casa un bicchiere rotto e lui sparito nel nulla. Con l’aiuto di una locazione degli Shadowhunters fatta da Izzy lo trova, e riescono persino a salvare sua sorella senza che si trasformi. Una gioia, sì, ma troppo piccola rispetto a tutto il resto.
Tutto un altro paio di maniche è ciò che riguarda Magnus ed Alec. I due, con l’aiuto di Izzy, sono intenzionati a salvare Jace dalla possessione di Lilith, e ci sarebbe anche un altro sistema rispetto a quello che abbiamo visto nella scorsa puntata. Magnus infatti potrebbe canalizzare su di sé una buona dose di magia da altri stregoni, ma per farlo serve il consenso del Sommo Stregone di Brooklyn.
Ci ricordiamo tutti che Magnus e Lorenzo non sono esattamente in buoni rapporti, e a nulla vale l’intervento di Alec che chiede il suo aiuto in qualità di Capo dell’Istituto degli Shadowhunters. Lorenzo finge di accettare l’accordo, per poi mettere tutti gli stregoni contro Magnus, vietando loro di dargli una mano.
Venuto a conoscenza di questo, lo stesso Magnus aggredisce Lorenzo, e noi capiamo subito che forse attaccare il Sommo Stregone di Brooklyn non è stata poi una grande idea. Ora che la magia sembra essere irreperibile resta solo una cosa da fare per salvare Jace: rivolgersi ad Asmodeo, padre di Magnus e signore dell’inferno.
Non è esattamente l’opzione migliore a cui si poteva ambire, e lo capiamo già all’inizio della seconda puntata di Shadowhunters, il vero e proprio mid-season finale. Ci ritroviamo inizialmente di fronte a un piccolo Jonathan, appena arrivato a Edom, che con un’aria spaventatissima viene accolto da Lilith. Lei gli si presenta come la sua vera madre, e solo toccandolo riesce a fargli provare un dolore incredibile. Ah, l’amore materno ai tempi dell’inferno!
Ormai manca davvero poco alla resurrezione di Jonathan, ma prima vediamo le altre storie. Cominciamo proprio da Magnus, che decide di scendere lui stesso a Edom per parlamentare con suo padre. Noi sospettavamo che non portasse nulla di buono, ma non immaginavamo certo si arrivasse a questo punto.
Il sovrano dell’inferno si mostra sorpreso di rivedere suo figlio, ma il suo atteggiamento cambia nel momento in cui si rende conto che Magnus è sceso solo per chiedergli un favore. Quanta ingratitudine! Non si usa abbracciare il diavolo quando ci si ritrova? Io non l’avrei fatto, e a occhio direi neanche Magnus, quindi ci troviamo molto d’accordo.
È necessaria però una soluzione, e dal momento che tutto ha un prezzo, specie per uno come Asmodeo, Magnus gli chiede cosa vuole in cambio di una dose elevata di magia per salvare Jace. Evitata la prima richiesta, (Asmodeo avrebbe voluto che suo figlio tornasse a regnare con lui all’inferno), Magnus si trova a fare qualcosa di ben peggiore, che credo avrà molte conseguenze nella prossima parte di stagione di Shadowhunters.
In cambio della magia necessaria per sconfiggere la possessione di Lilith, Magnus cede infatti a suo padre tutta la sua magia, trovandosi nella condizione di non poter salvare l’uomo che ama nel momento in cui ne avrebbe davvero bisogno. Questo lo vediamo già nel finale, e lo spiegheremo a breve. Intanto devo dire che la cosa mi ha scioccato abbastanza. Adesso Magnus senza magia è di nuovo mortale? La recupererà mai in qualche modo?
Tutte domande a cui avremo risposta solo ad agosto, così come per la sorte di Alec. Il Capo dell’Istituto infatti è riuscito a rintracciare Clary, che nel frattempo è stata portata in città dal Gufo-Jace. Grazie all’aiuto di Luke e Maryse, e alle tracce di sangue da lei stessa lasciate, i nostri eroi scoprono qual è il nuovo nascondiglio di Lilith, e riescono a creare, stavolta davvero, il piano giusto per attaccare.
Radunate le forze, tra cui Simon, Alec pensa bene di affrontare direttamente il suo parabatai, salvandolo così dalla possibile morte certa che incontrerebbe se Simon lo vedesse per primo. Non scordiamoci, inoltre, che Alec vuole esaudire l’ultimo desiderio di Jace, ovvero essere ucciso per porre fine alle sofferenze della sua possessione.
Lo scontro ha inizio, ed è pure violento, ma non va come noi spettatori ci aspetteremmo. Come sempre succede vogliamo veder vincere i buoni, ma stavolta sembra che siano i cattivi ad avere la meglio. Jace infatti prima ferisce il suo parabatai, e poi lo pugnala con una freccia. Il colpo sembra davvero fatale, quando compare Magnus che scaglia la magia accumulata contro Jace, distruggendo il Gufo e riportandolo a essere sé stesso.
Ora però sorge un secondo problema: Alec è mortalmente ferito, la sua runa della guarigione non è sufficiente a salvargli la vita e Magnus è senza magia. Come sopravviverà questo povero ragazzo? Anzi, meglio ancora, sopravviverà? Personalmente immagino di sì, ma è difficile averne la certezza visto che non abbiamo visto risvolti positivi a riguardo.
Ripresosi dalla possessione, Jace corre in aiuto dei suoi amici, che nel frattempo stanno combattendo contro i discepoli di Lilith. La cosa importante, a questo punto, sembra essere salvare Clary, che lo stesso Jace posseduto aveva prima portato dalla regina di Edom per completare il rito di resurrezione.
Sembra infatti che la ragazza ora si troverà a condividere il cuore con suo fratello Jonathan. Lilith la collega a lui mediante un simbolo chiaramente demoniaco, e capiamo che, se lei muore, morirà anche lui. Probabile che la cosa valga anche al maschile. Quanto fa The Vampire Diaries questa scelta?
A salvare la nostra rossa preferita ci pensa Simon, che sembra già essersi ripreso completamente dall’aver dovuto perdere per sempre sua madre. Dopo aver aggredito sua sorella, infatti, è riuscito prima a riappacificarsi con lei in ospedale, e poi, per risparmiare un dolore troppo grande a sua madre, l’ha soggiogata dicendole che suo figlio Simon in realtà è morto. Perdonatemi, questo è stato troppo doloroso anche per me!
Siamo però ormai pronti a vedere Jonathan tornare in vita, ma Clary ha un’idea per salvare la situazione. Appena liberata da Simon, decide di distrarre momentaneamente Lilith, mentre il suo amico Diurno si lancerà contro la teca dove si trova Jonathan, attivando il marchio per uccidere lui e la madre.
Fingendo di uccidersi, Clary distrae Lilith, e il piano sembra anche funzionare, perché quest’ultima accorre in aiuto di suo figlio troppo tardi. Simon la colpisce con il marchio, ma contemporaneamente lei colpisce lui, creando un’esplosione che distrugge la cima dell’edificio e lo sbalza fuori. Non so voi, ma io ho subito pensato che Simon fosse morto in quel momento, e mi stavo già preoccupando.
Clary corre in soccorso del suo migliore amico, ma viene fermata da un braccio: è Jonathan, che ormai sta tornando in vita e non potrà più separarsi da lei. Lilith si disintegra e viene rispedita a Edom, ma a quanto pare anche Clary scompare con lei e con Jonathan.
Jace, ora tornato in sé, è pronto a salvare la sua amata Clary, ma arriva decisamente troppo tardi. C’è già stata l’esplosione, e lei è già sparita. A dargli la triste notizia è Simon, sopravvissuto alla caduta, che però si è perso il momento effettivo della sparizione. Secondo lui dunque Clary è morta, e quel che è peggio è stato proprio lui, Simon, a ucciderla.
La puntata di Shadowhunters si chiude così, con una notizia che noi sappiamo essere totalmente sbagliata ma che di certo condizionerà le storie dei personaggi nella prossima parte di stagione.
Vediamo di ricapitolare: Jonathan è risorto e si è portato via Clary; Jace e Simon pensano che lei in realtà sia morta per mano del suo migliore amico; Alec è in fin di vita; Magnus è senza magia. Dite che mi sono dimenticata qualcosa?
Ammetto di non sapere bene come metabolizzare questo finale di metà stagione di Shadowhunters. È stato sicuramente adrenalinico, e ha risolto praticamente tutte le storie che abbiamo visto in questa prima parte, aprendo lo scenario per quelle nuove. Ora mi viene spontaneo chiedermi: quali saranno? Quali altre storie Shadowhunters ha in serbo per noi?