Shadowhunters ritorna, puntuale come sempre, anche questa settimana.
Con una puntata ricca di sorprese e colpi di scena, si sono portate avanti diverse storie. Alcune importanti ed interessanti, mentre altre… Anche se non ci fossero state, non ne avremo certo sentito la mancanza. Ma insomma, è necessario inserire nuovi scenari.
Dopotutto, anche questa stagione di Shadowhunters sta finendo e, a pochi episodi dalla fine, è giusto piantare le premesse per la prossima stagione.
Questa settimana dobbiamo dare il merito della riuscita della puntata di Shadowhunters a Paul Weasley. L’attore, reduce da The Vampire Diaries, che già si era cimentato nella regia all’interno della sua stessa Serie Tv, è stato chiamato per dirigere questo episodio. E, dobbiamo essere onesti, ha fatto davvero un lavoro egregio!
In una sola puntata, tra l’altro, sono riusciti a spiegare a noi – poveri lettori mancati della saga letteraria – alcuni dettagli che inevitabilmente ci sono sfuggiti la scorsa settimana. Insomma, siamo passati da un momento super misterioso ad uno spiattellarci tutto in faccia, senza farci capire granché… È un bene che siano corsi ai ripari!
Vediamo di andare però con ordine, e di ripercorrere insieme cos’è successo in questa puntata di Shadowhunters.
Avviso ai naviganti: questa recensione contiene diversi SPOILER. Del resto, che vi aspettavate? È una recensione! Perciò, se non volete sapere nulla, se siete dei fan della Serie Tv e se volete godervi la puntata in santa pace, chiudete questo articolo ADESSO.
Se no l’avete fatto, significa che posso cominciare!
Come sempre, un piccolo riassunto di ciò che è accaduto in precedenza: abbiamo assistito a Simon che pensava di aver ucciso una Mondana, ma si è reso conto di non essere colpevole e ha poi salvato la situazione; siamo venuti a conoscenza di nuovi retroscena riguardo alla storia passata di Magnus e, cosa importantissima, siamo riusciti a capire chi sia davvero Sebastian.
Per farla breve: il ragazzo che abbiamo conosciuto come Sebastian Verlac non è chi dice di essere. Ha rubato l’identità al vero Sebastian, arrivando anche ad ucciderlo, per far sì che gli altri Shadowhunters si fidassero di lui. Nel momento in cui Valentine stava per essere trasferito ad Idris, lui ha dirottato il portale per imprigionarlo, svelandogli una grande verità: in realtà è Jonathan Christopher, suo figlio!
Ripartiamo proprio da questo punto, e anche stavolta, per mantenere una maggiore chiarezza, dividiamo la storia di questa puntata di Shadowhunters nei suoi tre grandi tronconi narrativi.
Partiamo dal più leggero, ovvero Simon e Maia. Devo ammettere che questa scelta, ovvero al fatto che Maia si auto-invitasse allo Yom Kippur della famiglia di Simon, è un ottimo espediente per far riavvicinare i due personaggi. Tutti ci ricordiamo per quale motivo si erano allontanati, ma i lettori dei libri sanno che i due vanno a finire insieme… Che questo sia l’inizio di tutto?
Molto probabilmente sì. La stessa Maia finisce per spacciarsi per la fidanzata di Simon, anche perché sarebbe stato un pochino strano vedere un’estranea ad una festa religiosa e, neanche a dirlo, questo aiuta molto il giovane Diurno. La sua partecipazione a questa celebrazione è un motivo di espiazione dei peccati compiuti nel corso dell’anno. Certo, magari non può rivelarne la natura, ma il solo fatto di potersi pentire fa sentire Simon estremamente meglio!
Altra parentesi è data da ciò che accade all’interno dell’Istituto e tra Jace e Clary. Ora che Valentine è scomparso, l’intero mondo degli Shadowhunters è in allerta, e Jace si offre per guidare le ricerche nel territorio di New York, insieme a Clary. Mossa furba, effettivamente!
Dopo il viaggio alla corte Seelie, infatti, Clary cerca di evitare il povero Herondale in tutti i modi, sentendosi in colpa per quello che ha fatto a Simon. Non che la si possa biasimare, ovviamente, ma sappiamo tutti come la storia dovrebbe finire, perciò mi sembra piuttosto inutile che la ragazza si intestardisca sul suo migliore amico.
Jace capisce che Valentine difficilmente si trova ancora a New York, anzi, è molto più probabile che sia in qualche posto molto ben nascosto ad Idris. Grazie alla sua intuizione individua il nascondiglio, e con l’aiuto di Clary riesce ad avere un portale per arrivare a destinazione. La rossa, infatti, è in grado di creare rune dal nulla grazie al suo sangue angelico… Tra cui anche quella che apre un portale!
I due arrivano a destinazione, ma l’impatto non fa molto bene a Clary. Dopo essersi divisa da Jace nella ricerca di indizi, la situazione precipita. Spaventata per aver trovato del sangue, la piccola Fairchild viene raggiunta dall’angelo Ithuriel, che ora è diventato l’equivalente di un manzo imperiale, che le dice che “Jonathan è vivo”.
Dato lo stato confusionale in cui si trova, però, Clary non capisce. È convinta che si tratti di Jace! Quest’ultimo, nel frattempo, ha richiamato sul campo anche Izzy, ed insieme riescono a ritrovare la loro amica. La confusione in cui si trova però è elevatissima, Clary nemmeno il riconosce. La lotta tra i tre però dura poco: Jace riesce infatti ad attivare una runa angelica senza l’uso del suo stilo – com’è nelle sue capacità – e tutto ritorna normale.
A questo punto i tre Shadowhunters riescono a trovare il capanno dove Sebastian sembra aver nascosto Valentine, ma è troppo tardi: i due sono già spariti.
Mi sembra quindi il momento migliore per aprire la parentesi più importante, ovvero quella che riguarda Sebastian/Jonathan. Abbiamo capito che in realtà ha preso delle altre sembianze, che in realtà è il figlio di Valentine e che ha l’aspetto reale equivalente a quello di un demone. Ma perché è così?
In molti hanno ipotizzato che si trattasse di un richiamo alla morte di Jonathan in un incendio, come già era stato detto nella prima stagione. In più, a detta dei lettori dei libri, il suo aspetto non era così terribile come invece ci è stato fatto vedere nell’episodio.
Ecco quindi quello che, nell’ultima puntata di Shadowhunters, abbiamo saputo su Jonathan: anche lui ha subito esperimenti da Valentine, perché gli fu iniettato sangue demoniaco per provare a creare il guerriero perfetto. Solo che la sua cattiveria raggiunse livelli inimmaginabili! Volendo rendere fiero suo padre, che sembrava preoccuparsi molto di più della ricerca degli Strumenti Mortali, arrivò prima a scuoiare un licantropo e poi ad uccidere un ragazzino innocente.
Temendo quindi che suo figlio fosse totalmente fuori controllo, Valentine l’ha spedito ad Edom, un regno demoniaco dove è stato torturato, con tanto di bruciatura di diversi strati della pelle. Incredibilmente, però, è riuscito a fuggire, con l’aiuto di Azazel, e si è insinuato nell’Istituto per poter prendere contatto con Valentine e attuare il suo piano di vendetta.
Sì, perché in tutto ciò c’è anche un piano: Jonathan vuole mandare suo padre ad Edom, nello stesso inferno che ha patito lui. E pensa pure bene di lasciargli la Spada dell’Anima, che, come capiamo prima dal dialogo tra Alec e suo padre, non è nelle mani del Clave, come invece è stato fatto pensare a tutti gli Shadowhunters.
Valentine, però, è più furbo: riesce a prendere la Spada dell’Anima prima che il rito di Jonathan si compia, e ammette che in fondo vuole bene a suo figlio, che si pente di ciò che ha fatto, e via dicendo. Tutto finisce in gloria, quindi? Non esattamente.
Vediamo di analizzare le ultime due scene. Dal capanno dove sono arrivati troppo tardi, Jace ha preso dei vecchi diari di Valentine, dove sono annotati tutti i suoi esperimenti. Clary nota che il nome di Jace e quello di Jonathan Christopher, ovvero suo fratello, sono entrambi segnati, con risultati diversi. Ed ecco che si rende conto che quando l’angelo le ha parlato non si riferiva a Jace, ma a suo fratello: è lui che è ancora vivo!
Non che ci volesse una grande mente a capire questo, e sono un po’ sorpresa che la ragazza ci abbia messo così tanto a arrivarci, ma forse posso darle l’attenuante dello stato confusionale in cui si trovava. Dopotutto, nessuno le ha mai detto davvero dove fosse suo fratello.
Nella scena finale, invece, vediamo Valentine e Jonathan cenare insieme, tranquillamente, quasi come una famiglia normale. Non mi metterò a giudicare le capacità culinarie di Valentine, dato che sa fare solo spaghetti! Ma la complicità tra i due ci fa capire che ci sono sicuramente dei piani che noi ancora non conosciamo, ma questa cosa accende parecchio la mia curiosità per gli ultimi quattro episodi!
Con questa scena così intrigante si conclude anche questa puntata di Shadowhunters! Una puntata che è passata via piuttosto velocemente, con alternanza di momenti intriganti e di momenti un po’ più leggeri. Insomma, questa Serie Tv sta decisamente prendendo quota, nonostante le piccole cadute trash che inevitabilmente ci troviamo lungo la strada!