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Shrinking 2×12: Ci vuole coraggio – La recensione del commovente finale di stagione

Lukita Maxwell e Jason Segel in “Shrinking”, ora disponibile su Apple TV+
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Quest’anno, tra i regali di Natale, il pubblico ha potuto trovare Shrinking 2×12, il finale della seconda stagione della comedy di Apple TV+. Un episodio che, già dai trailer, sembrava poter essere la ciliegina sulla torta di una serie che sta diventando un nuovo punto di riferimento per il genere comedy degli ultimi anni. Dopo una prima stagione promettente, Shrinking, con la sua seconda stagione, ha infatti azionato il turbo, mettendo d’accordo pubblico e critica e raccogliendo attorno a sé un fedelissimo pubblico di fan.

Seppur non ancora popolare come altri prodotti, sulla scia di quella che è stata Ted Lasso (non a caso scritta e prodotta a sua volta da Bill Lawrence) Shrinking si sta infatti facendo notare, e a merito. Non a caso, ancor prima di dedicarci alla recensione di Shrinking 2×12, non possiamo fare altro che provare già un po’ di nostalgia nel constatare che il prossimo mercoledì non avremo una nuova puntata della serie pronta ad aspettarci. Ma senza dilungarci ora su quella che è la nostra attesa nei confronti della già confermata terza stagione, vi lasciamo alla nostra recensione dell’episodio.

Attenzione: nel seguente articolo troverete spoiler relativi a Shrinking 2×12, intitolata L’ultimo Ringraziamento.

Shrinking 2x12
Credits: Apple TV+

C’è poco da dire. L’episodio che ha dato conclusione alle seconda stagione di Shrinking è un piccolo gioiello. La summa di tutto quel che c’era stato di buono nelle precedenti puntate. Una puntata che parte piano, si prende tutto il tempo per preparare situazioni e personaggi, e che infine esplode in un turbinio di emozioni dalla funzione catartica. Difficile, dopotutto, da parte dello spettatore rimanere indifferente. Soprattutto quando dei personaggi ai quali abbiamo avuto modo di affezionarci decidono di mettersi così tanto a nudo, di esporsi, di avere il coraggio di mostrare tutti se stessi. Ma andiamo con ordine.

All’interno di Shrinking 2×12, tutti i nodi vengono al pettine e le principali storyline che ci hanno accompagnato nel corso della stagione trovano una propria conclusione.

Innanzitutto, Brian e Charlie, dopo tante ansie e tentennamenti, si ritrovano finalmente a essere pronti e in attesa di diventare padri. Gaby, da parte sua, analizza finalmente se stessa riuscendo a dare un senso alle proprie paure e riesce in questo modo ad aprirsi finalmente con Derrick e a riavvicinarsi con la madre. Sean sembra finalmente essere in pace con se stesso e aver trovato un equilibrio con la sua famiglia. Perfino Liz, grazie alle astute manovre del marito Derek, dopo mesi di crisi personale, malinconia e delusioni, riesce finalmente a capire quale sia sempre stata la sua missione di vita: il prendersi cura dei figli, e realizza così il proprio sogno di fare ancora da madre, occupandosi della piccola bambina di Charlie e Brian quando arriverà.

In Shrinking 2×12, prima, durante e dopo il pranzo del Ringraziamento, ogni pezzo del puzzle va a trovare il proprio posto e ciò che era rotto arriva a ripararsi, non per magia, ma perché i personaggi pensano, dialogano e interagiscono tra loro, così da consigliarsi e migliorarsi reciprocamente. È un bene ciclico, quello mostrato dall’episodio. Un bene che si trasmette, che ispira, che aiuta davvero. Una catena di preoccupazione, cura e affetto che passa di mano in mano e offre conforto e aiuto a chi ne ha più bisogno.

Un bene reso possibile solo grazie a un po’ di coraggio.

Harrison Ford in Shrinking 2x12
Credits: Apple TV+

“Sai, il coraggio non è non avere paura, ma averla e agire lo stesso.”

Coraggio di mettersi in gioco, coraggio di accettare le cose che non possiamo controllare, coraggio di chiedere aiuto e di ammettere agli altri le proprie colpe.

Perché se c’è una cosa che la seconda stagione di Shrinking ci ha mostrato chiaramente, è che nessuno è un’isola e che è davvero difficile salvarsi da soli.

Senza i consigli, il sostegno e la fiducia di Paul, non sappiamo se Jimmy sarebbe riuscito a superare le paure e la vergogna per parlare a cuore aperto con Alice. Viceversa, senza l’amore e la costante presenza dei suoi amici, non sappiamo come Paul avrebbe potuto reagire di fronte al peggioramento della propria malattia. La felicità sta nelle altre persone. Da questo punto di vista, impossibile non provare nulla di fronte alla contrapposizione visiva tra l’allegro caos della festa del Ringraziamento a casa di Gaby e la devastante solitudine del personaggio di Louis alla stazione del treno.

Una solitudine che spezza il cuore, che scava nella pancia, che divora da dentro e fa temere il peggio quella vista in Shrinking 2×12. Dopotutto, non c’è sensazione peggiore che ricadere nel vortice della tristezza proprio quando pensavi di esserne uscito… I momenti in cui Louis si avvicina pericolosamente alla linea gialla della stazione, incorniciati perfettamente da una regia che comunica più di mille parole e dalla meravigliosa dolce colonna sonora data da Coastline, degli Hollow Coves, hanno infatti fatto temere il peggio allo spettatore.

Il fatto stesso che la serie sia riuscita a farci empatizzare tanto per quello che teoricamente dovrebbe solo essere il “cattivo della storia” è a dir poco encomiabile. Il personaggio interpretato da un Brett Goldstein in stato di grazia, è infatti molto più di questo. Louis mostra, in tutta la sua fragilità, il rimorso e la disperazione più totale, la stessa che lo accomuna al Jimmy di Jason Segel nel suo dialogo con la figlia Alice.

Due uomini che, seppur in modi diversi, due anni prima hanno visto le loro vite sgretolarsi tra le loro mani.

Jason Segel e Brett Goldstein Shrinking su Apple TV+
Credits: Apple TV+

Arrivati a questo punto parrebbe superfluo elogiare una sceneggiatura di cui abbiamo sempre tessuto le lodi sin dalla prima stagione. Eppure, non omaggiare ancora una volta il mitico trio formato da Bill Lawrence, Brett Goldstein e Jason Segel ci parrebbe un crimine. A partire dalla scrittura dei personaggi, fino alla profondità con cui vengono trattate tematiche delicate (in questo caso il suicidio e la malattia), passando per i dialoghi e i momenti più buffi, Shrinking 2×12 è sicuramente tra gli episodi più belli e intensi della serie.

Una puntata che ha davvero smosso qualcosa dentro di noi e che meriterebbe di ricevere dei premi, non solo per la sua scrittura e l’impatto emotivo, ma anche per le incredibili performance sfoggiate dai principali membri del cast. Se già in passato ci siamo sperticati in lodi nei confronti di Brett Goldstein, Jason Segel e Harrison Ford, in Shrinking 2×12 questi tre attori hanno dato il meglio di sé, regalandoci momenti da pelle d’oca. Oltre al già citato monologo in cui Jimmy rivela il proprio fallimento come padre, impossibile non citare il discorso di ringraziamento di Paul a tutti i suoi amici, così come l’incontro finale tra Jimmy e Louis.

Insomma, chi temeva che Shrinking 2×12 potesse correre il rischio di deludere le aspettative si ritroverà al contrario assolutamente soddisfatto sotto tutti i punti di vista.

Oltre ad aver emozionato come ormai ben poche serie di questo genere riescono a fare, l’episodio ha regalato alcuni tra i momenti migliori di tutta la serie e ha dato un senso e completezza a tutte le trame della stagione. Nonostante una minor presenza del lato comico, che comunque ha avuto i propri momenti di gloria, per noi l’episodio è un grande, grandissimo sì, che non ci fa sperare altro se non che la terza stagione della serie arrivi al più presto, per farci scoprire quali nuovi archi narrativi la comedy potrà esplorare. L’arrivo della bambina di Brian e Charlie? Il ritorno del personaggio di Cobie Smulders introdotto nella 2×10? Una nuova amicizia tra Jimmy e Louis?

L’appuntamento va all’anno prossimo, solo su Apple TV+