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Sopravvissuti 1×07 e 1×08 – Tanto mistero per nulla?

Sopravvissuti (1200x675)
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Sopravvissuti è una serie sfortunata. Il grande pubblico non sembra essere del tutto soddisfatto. Gli spettatori che si aspettavano un cambio di rotta, più “internazionale”, sono rimasti delusi. Gli affezionati della fiction tradizionale di Rai 1 lamentano l’impossibilità di seguire la trama a causa dei troppi andirivieni temporali. E ora si sono infuriati perfino coloro che ne erano rimasti affascinati (uno zoccolo di fedelissimi. Gli ascolti non sono incoraggianti, ma restano stabili: 2.830.000 telespettatori, share 14,18% per la prima e nella seconda, 2.364.000, share 14,57%), a causa dello spoiler sul finale fatto dalla stessa Rai. A nostro avviso, la nuova fiction con Lino Guanciale (Noi), Barbora Bobulova, Pia Lanciotti e Alessio Vassallo ha più difetti che pregi. La trama cola a picco su sé stessa e manca di mordente. I personaggi risultano bidimensionali e fatichiamo a connettere con loro. La grafica è ingenua e il mistero non ci tiene incollati allo schermo. A questo punto l’ambiziosissima co-produzione di Rai Fiction ci sembra una soap-opera avvincente, dai risvolti velatamente mistery e un po’ speziati. Ogni appuntamento ruota intorno a segreti, bugie e drammi familiari. L’unica differenza è che siamo alle prese con una famiglia particolare, cioè quella dei naufraghi. Purtroppo, però, sentiamo la mancanza della profondità del dramma umano di cui parlavano. Un’assenza che rischia di banalizzare il dolore. Nino, Anita, Tano e tutti gli altri personaggi soffrono, ma per colpa di una scrittura superficiale e didascalica, invece di acquistarla, perdono intensità puntata dopo puntata. Il mistero sembra essere solo un pretesto per mettere in scena una fiction familiare apparentemente diversa. Il problema di Sopravvissuti sono forse le grandi aspettative con cui è stata presentata, e i paragoni ingombranti. Il quarto appuntamento trasmesso su Rai 1 e in streaming su RaiPlay il 24 ottobre non fa che confermare la natura poco mystery della fiction diretta da Carmine Elia. Siamo già a un omicidio a sangue freddo compiuto sull’Arianna (la recensione della 1×05 e 1×06: arriva la prima azione disumana), ma nella settima e nell’ottava puntata le loro mani continuano a sporcarci di sangue, con un omicidio a bordo e, forse, uno nel presente.

Sopravvissuti, Assassini (1×07)

Sopravvissuti (640x360)
Sopravvissuti (640×360)

“Non finirà mai, non ci lasceranno mai vivere…”. Ecco, una via d’uscita ci sarebbe: raccontate la verità che, per ora, non sembra essere così sconvolgente come vorrebbero farci credere. La settima puntata prosegue sul filone delle precedenti. Problemi a bordo, problemi a terra. Nel passato, i naufraghi devono gestire l’emergenza provviste mentre nel presente i sopravvissuti sono impegnati a scoprire chi ha lasciato quelle scritte inquietanti nel finale dello scorso appuntamento: “assassini”. Il Natale si avvicina, ma nessuno trova pace. A bordo, una tempesta manda in rovina la vela: ormai sono alla deriva. Continuano i problemi tecnici e i sensi di colpa per l’assassinio di Malika. Luca è furioso. Ve lo aveva detto che non aveva senso restare in mare aperto! Tant’è. Il cibo scarseggia, il gas è finito e l’acqua sta diventando un problema. Nel presente, invece, i naufraghi devono gestire lo shock delle scritte misteriose. Sospettano di chiunque, ma non vogliono dare a vedere la loro preoccupazione. Qualcuno potrebbe pensare male di loro. Pensano a Lea, ovviamene, e ad Anita, la quale non si dà tregua. La madre di Gabriele sale perfino a bordo dell’Arianna e trova della sabbia. Iniziamo anche a scoprire qualcosa in più sulla misteriosissima Alex, il cui vero nome è Greta. La ragazza si mette in contatto con una certa Karin, la quale ha un tatuaggio simile al suo, l’omega.

Stefano propone a Luca di sfruttare l’Arianna per fare pubblicità all’azienda e dimostrare la qualità indiscussa dell’imbarcazione. Luca vorrebbe distruggerla, ma Sylvie lo persuade: è grazie a quella barca se sono vivi. Lea e Lorenzo si confrontano per le scritte, ma lei nega. Anita, di soppiatto, li sta osservando. Lui se ne accorge e, per depistarla, bacia Lea. Gli indizi, a questo punto, punterebbero tutti verso la madre di Gabriele, come suggeriva Marta. Come è possibile che malgrado la sospensione e i suoi continui atti di insubordinazione, Anita possa andarsene indisturbata a pedinare i sopravvissuti e introdursi sulle scene del crimine? Anche in centrale sospettano di lei. E anche noi. Purtroppo c’è qualcosa che rende il suo personaggio troppo piatto, sebbene l’interpretazione enfatica di Pia Lanciotti. Eppure, nemmeno Anita è l’artefice delle scritte. Non avevamo ancora capito l’odio dei sopravvissuti verso Lea. Alla fine della puntata, però, scopriamo che c’era qualcosa tra lei e Lorenzo, ma lei ha deciso di sposare “il vecchio”, Armando Leone. Purtroppo, subito dopo lo scambio delle fedi avvenuto a bordo, il comandante inizia a stare male.

Finalmente, Lea ha trovato un equilibrio con la gemella. Decidono di riprendersi quello che le spetta e poi sparire. Una gemella aspetta in macchina mentre l’altra saccheggia l’appartamento del defunto Armando. Poi il tonfo: il copro di Adele è stato gettato dalla finestra. Perché Lea abbia mandato la sorella, che non conosce la casa, è il vero mistero.

Bugie (1×08)

Pia Lanciotti
Pia Lanciotti

È mattina, siamo a casa di Luca. Il TG parla del ritrovamento del cadavere di Lea, la quale ha preso l’identità di Adele. Un classico! Anita continua a ficcanasare. “Qualunque cosa sia successa non dobbiamo farci prendere dalla paranoia”. Tutti hanno paura che qualcuno parli, ma per dirci cosa? Non sappiamo nemmeno chi sia stato ad imbrattare i muri! È passato già un mese e mezzo sulla barca. Il capodanno si avvicina, anche nel presente. I naufraghi stanno perdendo il senso del tempo e inizia a uscire la vera natura dei passeggeri. Nel passato, a bordo, il cibo scarseggia mentre Armando ha la febbre alta. Vogliono isolarlo come hanno fatto con Malika. La storia si ripete, e qualcuno propone perfino di mettere al voto “l’esilio” del malato. Luca diventa il capitano ed è deciso a impedire di gettare in mare chiunque tossisca. In questa puntata ritroviamo quindi lo stesso dilemma etico. L’omicidio non può mai essere giustificato ma, in quella situazione d’emergenza, i naufragi potrebbero avere delle attenuanti. Invece continuano a mentire.

Nel presente, la famiglia di Luca si prende un giorno di vacanza. Al loro ritorno c’è Marta ad aspettarli. È incinta di Luca! Marta non vuole nulla, vuole solo avere una cosa sua. Proprio ora che Luca e Sylvie avevano ricominciato a “camminare insieme”! Luca, da buon eroe, decide di assumersi le responsabilità – a patto che Marta non interferisca con il suo matrimonio – e offre a Stefano perfino un segno di pace per alleggerirsi la coscienza. Nino è diventato bravo ad aprire le aragoste, ma è ancora furioso. Tano cerca di superare il lutto come può. Insomma, tutti soffrono, ma non capiamo perché nessuno vada in terapia per affrontare il trauma. Molte serie tv hanno affrontato la gestione del lutto, coinvolgendoci e intrecciando diversi piani emotivi. Ma, con Sopravvissuti, non riusciamo a entrare in empatica con i personaggi.

Intanto Adele/Lea va al funerale, sconvolgendo tutti perché ignoravano l’esistenza di una gemella. Anita si reca sulla scena del crimine, la casa di Armando, e trova un libro su cui il naufrago aveva scritto il suo testamento, dove lasciava a Lea la casa. Anita ha quindi le prove che mentono e decide di confrontarsi con Luca: perché le memorie di Armando sono datate due mesi dopo il naufragio? Perché non hanno detto subito che molti di loro non sono morti durante la tempesta? Anita, finalmente, fa l’unica domanda sensata: se siete innocenti, perché non avete raccontato tutto subito? Non c’è dubbio che, almeno quello di Malika, sia stato un assassinio brutale. La versione di Luca è solo un’altra mezza verità: Armando sarebbe stato ucciso da Lea per porre fine alla sua agonia.

Sopravvissuti, Rai 1
Sopravvissuti, Rai 1

Nessun personaggio ci convince e nemmeno la colpevolezza dei naufraghi regge. La storyline di Tano è inconcludente. Prima ritrova qualcosa nella valigia, un ciondolo che ricorda l’Hamsa (Mano di Fatima) nascosto all’interno di un piccolo libro, poi ci lascia credere qualcosa che non è. Continua la sua ossessione per il figlio morto, lo vede ancora, ma mente a Paola. Una scena così ingenua, quella in cui dice al fantasma di suo figlio che è costretto a mentire, fa davvero sorridere. Neanche l’arco di Nino ci convince. Una parentesi, forse, per coinvolgere il pubblico più giovane. Nino si presenta alla festa di capodanno e dichiara il suo amore per Maya, ma viene preso a calci. Quando sembrava che il suo matrimonio fosse stabile, ecco che Luca confessa alla moglie che sta per avere un figlio da Marta. Siamo di nuovo da capo a dodici! E dell’imbrattatore ancora nessuna novità.

L’ottava puntata termina sulle parole di Armando che ha impresso sul libro: una prova ottenuta illegalmente che Anita porta a casa con sé! Il dolore è diventato – passateci la crudeltà – noioso. Solo nei minuti finali qualcosa interrompe il torpore: il secondo omicidio. Gabriele e Lorenzo hanno davvero sparato ad Armando? Ecco perché Lea rappresentava un problema. Insomma, i misteri ci sono ma, almeno finora, hanno davvero poco di misterioso. Sarà il modo in cui vengono presentati oppure la troppa enfasi che li accompagna, ma più ci avviciniamo al finale, più sembra solo tanto mistero per nulla.

Ci ritroviamo lunedì 31 ottobre, con la nona e decima puntata, e martedì 1 novembre con il finale di Sopravvissuti, che è stato anticipato di una settimana. Scopriremo tutta la verità oppure ci lasceranno appesi per una seconda, ancora incerta, stagione?