Bentornati con la recensione della 3×06 di Station 19. Ormai è chiaro che in questa stagione, gli sceneggiatori si stiano concentrando sul passato della squadra 19, nel tentativo probabilmente di farceli conoscere meglio. E, dobbiamo ammetterlo, ci stanno riuscendo. Al momento mi sento più connessa emotivamente con coloro di cui abbiamo conosciuto il passato.
Questa settimana torniamo indietro nel tempo con Travis Montgomery, uno dei membri e dei personaggi più belli della serie. Travis è un tesoro in tutto e per tutto. È sensibile, è premuroso, è buono, è l’amico di cui tutti hanno bisogno. Dietro quella bontà , quel cuore grande e quella gentilezza, però, si nasconde un Montgomery ferito, ferito dalla sua stessa famiglia.
Durante una violentissima bufera, Travis incontra due personaggi che – a modo loro – saranno fondamentali per creare il nesso con il suo passato. La prima è una ragazza, Rose, interpretata da Jamie Brewer che abbiamo conosciuto in American Horror Story (qui il cast della prossima stagione), la quale dichiara il suo amore al bel vigile del fuoco che la rifiuterà gentilmente informandola di essere gay. E qui assistiamo a una breve conversazione telefonica tra Travis e sua madre che ci condurrà al primo flashback.
Travis e il suo Michael, interpretato da Jonathan Bennett, annunciano il loro fidanzamento ai genitori del primo e il risultato è esattamente quello che ci si aspetta da una coppia di anziani chiusi mentalmente. Non la prendono benissimo. Riusciamo a vedere chiaramente la delusione di Travis che, nonostante il supporto del futuro marito, non riesce a capire le motivazioni dei genitori che gli chiedono addirittura di fuggire e sposarsi in segreto pur di non portare vergogna alla famiglia che sì, ha accettato la loro storia, ma non vede il motivo per cui debba essere così tanto pubblica.
Una dichiarazione che fa inorridire seppure bisogna tenere a mente che sia stata pronunciata anni fa, in un momento in cui lo stigma e il pregiudizio nei confronti degli omosessuali era più pesante e imponente rispetto a oggi. Ad ogni modo, Travis ci rimane giustamente male e viene chiarita, grazie a questo flashback, la reazione fredda e distaccata che ha alla chiamata della madre. Ancor prima di scavare più a fondo nelle loro dinamiche familiari.
Ed è qui che diventa fondamentale la seconda conoscenza che fa il fantastico Montgomery: la signora Pilar. Una conoscenza limitata dalla cornetta del telefono. Travis conosce Pilar in una delle tragiche situazioni comunissime in Grey’s Anatomy (qui la recensione della 16×15) e sempre più frequenti, ormai, in Station 19. Durante la tempesta di neve, Pilar chiama la stazione dei vigili del fuoco in cerca di aiuto. È sepolta, con la sua auto, sotto la bufera. I centralini del 911 sono intasati e non c’è modo, per lei, di ricevere aiuto. Immediatamente Travis prende a cuore la situazione e aiuta la signora in difficoltà come può.
Qui si susseguono i flashback del suo passato, del matrimonio e di altre situazioni che ci lasciano comprendere a fondo il rapporto tra lui e sua madre. La stessa che, decidendo di giustificare suo padre, gli fa il torto più grande e doloroso non presentandosi al suo matrimonio. È stato molto interessante osservare la reazione di Montgomery davanti a quelle due sedie vuote perché ci ha fatto comprendere meglio le dinamiche tra lui e il suo defunto marito Michael che, prima d’ora, non avevamo mai conosciuto. Travis è quello meno razionale dei due, quello più istintivo. Michael è pacato e cerca di giustificare in tutti i modi la reazione dei suoi suoceri.
Quello che viene descritto è un Travis diverso da quello che abbiamo conosciuto. Ho sempre pensato, guardandolo in azione e nelle sue relazioni personali, che Montgomery fosse il più pacato, calmo e razionale tra i pompieri di Station 19. Ma, forse, la sua calma quasi zen è qualcosa che ha sviluppato in seguito alla morte di suo marito, una qualità che ha man mano acquisito nel tempo. Quasi come una sorta di eredità lasciatagli proprio da Michael. Sì, forse la mia è un’interpretazione un po’ troppo romantica, ma mi piace pensarla così.
Tornando a Pilar, la sua storia mi ha spezzato il cuore esattamente come ha fatto con Travis. Mentre moriva per ipotermia ci ha conquistati tutti con la storia del suo passato e la voglia di poter chiedere perdono a suo figlio. Anche se, a mio parere, non aveva nulla per cui chiedere perdono. Una donna che dopo numerosi abusi ha lasciato il tetto coniugale scappando con suo figlio non deve scusarsi con lui per averlo tenuto lontano da suo padre. Anzi, forse lui dovrebbe ringraziarla. E mentre questo accade, Travis cerca di aiutarla il più possibile mobilitando diverse risorse di ricerca. Ma nulla, Pilar muore.
E, in quel momento, mentre si spaccia per il figlio di Pilar per rendere il suo trapasso il meno sofferente possibile, capiamo già che cercherà un ricongiungimento con sua madre. Perciò, quando Rose entra in ufficio per annunciargli la chiamata della donna, i suoi toni sono assai diversi da quelli che aveva all’inizio della puntata. Seppure sia stremato e triste, organizza un appuntamento con lei. Che sia l’inizio di una ritrovata complicità ? Chissà . Me lo auguro perché Travis è uno dei personaggi migliori di Station 19 e merita tutto ciò che c’è di buono al mondo.
Nel frattempo Andy viene a conoscenza del cancro allo stadio terminale del padre e Sullivan la consola. Speriamo che abbia il coraggio di mettere da parte l’orgoglio e di cominciare la sua storia d’amore con la Herrera senza trattenersi. Mentre questo succede, JJ, l’ex fiamma di Dean, partorisce nel bagno della caserma affibbiando soprannomi straordinariamente divertenti a tutti, assieme all’aiuto di Bishop, degli Herrera e, a distanza, anche di Carina DeLuca. Finalmente conosciamo il baby Miller e mi chiedo che cosa c’è nel loro futuro. Torneranno insieme? Cresceranno il bambino assieme pur non essendo una coppia? Teniamo a mente che i Japril c’hanno provato e non è andata proprio bene.
Insomma, nel complesso l’episodio è stato molto interessante, soprattutto perché ci ha dato la possibilità di focalizzare l’attenzione sul meraviglioso Travis che, purtroppo, viene spesso messo in disparte.
Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!