Anno nuovo, stagione nuova di Station 19. Dopo tutte le aspettative che ci eravamo creati dopo il finale della quarta e il teaster della quinta, posso dire che ne sono rimasta abbastanza delusa. Certo, ci sono elementi che si salvano. Pochi, ma ci sono. Però nel complesso, ha deluso le mie aspettative, soprattutto perché mi aspettavo una sorta di cross-over con Grey’s Anatomy (sempre a causa dei promo di entrambe le serie) e non è stato così.
Ma andiamo per ordine. Sul finale della scorsa stagione, avevamo lasciato la squadra della stazione 19 al matrimonio di Maya e Carina, stupende sopra ogni cosa e forse uno dei pochi elementi che attualmente funzionano nella serie. Scoperta la notizia del declassamento della Bishop e delle responsabilità di Sullivan nell’accaduto, la serie è finita. In questo episodio vediamo cos’è successo dopo. Giustamente Maya non è intenzionata ad accettare la sua retrocessione e, assieme a sua moglie e a Andy Herrera, va a chiedere giustificazioni. Nonostante il suo tentativo di risolvere la situazione, perde la posizione di capitano fino alla fine dell’investigazione a suo carico e – peggio ancora – la sua migliore amica nonché fidata collega, Andy Herrera, che viene trasferita in un’altra caserma.
Adesso: Andy Herrera è la caserma 19 e vederla in un posto che non le appartiene francamente è triste. Ok, abbiamo la possibilità di vederla interagire con Theo e dunque possiamo conoscere meglio questo personaggio, inoltre l’amicizia che si sta creando è interessante. Ma non è giusto. È strano e non mi piace nemmeno un po’. Ovviamente sappiamo che – per forza di cose – entro fine stagione tornerà alla 19, ma fino a quel momento sarò furiosa per il suo trasferimento.
Rimanendo sempre su Herrera, finalmente ha capito che Robert è un egocentrico, che pensa solo a se stesso. Può continuare a chiederle scusa quanto vuole, ma i modi di dire ci insegnano che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Perciò chi ci assicura che qualora dovessero tornare insieme e dovesse ripresentarsi la possibilità di una promozione, lui non calpesterebbe chiunque sul suo cammino per ottenerla, anche andando a discapito delle persone a cui vuole bene compresa Andy? Ha fatto benissimo a mollarlo e spero divorzino il prima possibile.
Prima amavo Robert Sullivan in Station 19, adesso lo detesto tanto quanto detesto Owen Hunt in Grey’s Anatomy (qui le ragioni dell’addio di Justin Chambers). È proprio un personaggio che non riesco a tollerare, che dice le cose sbagliate nel momento sbagliato e ti fa venire voglia di prenderti a schiaffi prepotentemente fino a stordirti così da non sentire le sue stupidaggini colossali.
Un grande no anche per Jack Gibson che francamente amo, ma che è stato una presenza invisibile in questa puntata. È stato un fantasma che ronzava attorno a Miller e Hughes nel tentativo di far dichiarare al suo migliore amico i suoi sentimenti per Vic cosa che – a mio parere – non dovrebbe essere mai fatta, nemmeno per scherzo. Il che ci porta alla prossima storia che non ha alcun senso per me: Dean Miller e il suo amore per Vic Hughes.
Vic Hughes e Theo sono perfetti insieme e sì, adesso dovrete sorbirvi una lamentela da fangirl che creava gli edits e le gif su Tumblr nel 2012, ma loro sono veramente stupendi. Theo è il primo dai tempi di Ripley con cui vedo finalmente bene Vic e – mettiamo le carte in tavola – questi due personaggi hanno una chimica pazzesca, ciò che Hughes e Miller non hanno neppure lontanamente. Anzi, sembrano un fratello e una sorella che si vogliono bene e si mettono nei casini insieme, ma che alla prima occasione sono pronti a darsele (figurativamente) di santa ragione. Tutto qui. L’amicizia va benissimo. L’amore è assolutamente fuori discussione.
Tra l’altro sono sicura che i sentimenti di Miller per Hughes non sono nemmeno romantici, ma semplicemente amichevoli. Presto se ne accorgerà anche lui… mi auguro. Perché vi giuro che se mi forzano un’altra storyline in stile Jaggie (la coppia formata da Jackson Avery e Maggie Pierce), senza un minimo di chimica, senza feeling di nessun tipo solo perché devono accoppiare tutti i personaggi, faccio la matta e comincerò a twittare agli showrunner fino allo sfinimento. Finirò per farmi bloccare di nuovo da Krista Vernoff come successe quando il Twitter si opponeva all’uscita di scena di April Kepner e Arizona Robbins, ma non mi importa. Mi immolo per la causa.
E dopo aver respirato profondamente ed essermi calmata, mi sembra giusto parlare di Travis Montgomery. Io Travis lo amo. È uno dei miei personaggi preferiti di Station 19 e non voglio vederlo diventare uno di quelli polemici e fastidiosi perché non lo è, non lo è mai stato e non dovrebbe esserlo mai. Travis è divertente, è amorevole, è grandioso. Perciò, spero con tutto il cuore che non me lo rovinino anche se ho paura che siano queste le intenzioni.
Un altro fantasma dell’episodio è Ben Warren. Ben che l’anno scorso ha avuto un tumore e che è stato completamente ignorato. Credevo che ci avrebbero aggiornato in merito alla sua condizione. Non mi sembra di chiedere tanto, voglio sapere semplicemente cosa gli è successo dopo l’operazione, come sta insomma. E, invece, l’hanno utilizzato soltanto per fargli dire la massima del giorno a quell’ottuso di Sullivan che probabilmente non l’ha nemmeno capita.
E poi c’è il nuovo capitano. Il nuovo capitano che è una vergogna esorbitante. Un idiota di quelli che non credi possano esistere e invece eccolo lì, in una posizione di potere che cerca di minare l’autorità di Bishop e di ridurla al suo essere una bella ragazza. Bishop, l’ex capitano della stazione, la campionessa olimpionica diventa – per lui – la vigilessa del fuoco col bel faccino. È umiliante, è degradante, è schifoso. Spero – di questo passo – che crepi in un incendio il prima possibile, cosa alquanto probabile visto che è anche uno schifo di capitano.
Insomma, come inizio stagione, questa puntata di Station 19 non è stata un granché. Mi aspettavo qualcosa di più. È tutto sottosopra, Bishop non è capitano, Herrera non è più alla caserma 19, Travis sta diventando noioso e Miller crede ancora di essere innamorato di Hughes. È tutto sbagliato. Forse mi aspettavo più adrenalina, più collaborazione con Grey’s Anatomy, più attenzione a questioni lasciate in sospeso della precedente stagione. Spero che con il passare degli episodi migliori. Per il momento il mio personalissimo giudizio è il seguente: questa prima puntata di Station 19 è stata una delusione.
Per questa settimana è tutto, alla prossima, halleloo!