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Succession 4×07 – Troppa polvere sotto il tappeto

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Nascondere la polvere sotto il tappeto. Un detto popolare molto semplice e immediato, che raffigura immediatamente l’idea di voler posticipare un problema, consapevoli del concreto rischio di ingigantirlo, a fronte di un vantaggio immediato dato dalla perfetta costruzione di un’apparenza esteriore in cui quel problema non esiste. Tipico degli esseri umani, tipico dei personaggi che abitano lo sfarzoso mondo di Succession. Se la polvere sotto il tappeto è troppa, però, se ne accorgono anche gli ospiti, e si rischia soltanto di fare una ancor più brutta figura di quella che avresti fatto se fossi stato onesto fin dall’inizio dicendo che non hai avuto tempo di pulire casa per bene. La casa di Shiv e Tom, teatro di un party-pre elettorale voluto da Logan Roy a suo tempo, è luccicante come non mai. Almeno in apparenza. Perchè tutti o quasi, lì dentro, nascondono qualcosa che non si può più tenere sotto il tappeto, e che sta inevitabilmente per esplodere.

I primi sono i padroni di casa, appunto. Avevamo lasciato Shiv e Tom alle prese con un timido tentativo di ricostruire il loro rapporto: ma se la passione tra i due sembra tornata quella di un tempo in cui neanche li conoscevamo, tutto il resto continua ad andare a rotoli e basta una singola scintilla per provocare un incendio di proporzioni cosmiche. Il party pre-elettorale è probabilmente la miccia definitiva che metterà una croce incancellabile su quel che rimaneva della loro storia a brandelli. Nella guerra tra Roy e Matsson, Tom è senza dubbio uno degli agnelli sacrificali, e la sua posizione in assenza di Logan continua a traballare in maniera allarmante. Shiv non fa niente per difenderlo, anzi. E quando il marito se ne accorge, tra i due scatta uno scontro frontale che ha come unico risultato quello di dilaniare ancora di più entrambi. In un dialogo al solito tanto brillante quanto straziante – i dialoghi tra Tom e Shiv sarebbero sicuramente in Top 3 in un’ipotetica classifica di dialoghi tra personaggi in Succession – i due se ne dicono di tutti i colori, raccontandosi tra le righe perchè abbiano amato odiarsi e perchè abbiano odiato amarsi. Come in qualsiasi litigio più acceso tra coppie tutto è portato all’estremo, e alcune delle cose che si sono detti non sono vere o almeno non del tutto. Ciò che è vero ed evidente è che la loro storia è finita. Stavolta è finita sul serio.

Succession 4×07

Di polvere sotto il tappeto ne nasconde anche Matsson, e parecchia. Il magnate svedese, arrivato coi fedelissimi del suo team a rovinare la festa – letteralmente – a Kendall e soci, rimane vittima della sua stessa arroganza quando decide di vessare per l’ennesima volta la povera Ebba, che infine esplode e rivela che molti dei numeri della Gojo sono gonfiati. Molto gonfiati. Talmente gonfiati che ci vorrebbero due Indie per renderli reali. Matsson dice che diventeranno reali presto, ma qua stiamo parlando di accordi da centinaia di miliardi di dollari, non è proprio una situazione in cui si può chiudere un occhio. La scoperta esalta Kendall, che poco dopo si troverà a dar vita a un teatrale scontro verbale con lo stesso Matsson, annoiato sia dalla festa che da New York in generale, ma inguaia Shiv, che stava agendo sottobanco per assicurarsi un posto d’onore alla corte del nuovo Re, in barba ai fratelli, e che adesso si trova costretta a fare i conti con una situazione impossibile da gestire. Come se un matrimonio che va a rotoli non fosse abbastanza.

Incredibilmente i più lucidi e presenti a loro stessi sembrano essere Connor e Willa, che continuano ad andare dritti per la loro strada, per quanto discutibile sia, e non si fanno manipolare da un Roman sempre più agitato e fuori controllo, che voleva che il fratello ritirasse la candidatura per ottenerne dei vantaggi.

Una puntata come sempre ad alta intensità, sebbene meno determinante nell’immediato rispetto ad altri episodi di Succession. Una cosa è certa, ormai: a parte Roman, privo di capacità gestionale alcuna – di se stesso in primis – ma mosso da intenzioni un po’ più associative rispetto agli altri, tutti stanno andando per conto proprio e pensando solo a se stessi. Connor che abita un universo a parte in cui sembra cominciare a stare sempre meglio, Shiv che per la sete di potere sta distruggendo tutto quello che le capita a tiro e infine Kendall, che in questa puntata lo ha detto a chiare lettere: un solo trono, un solo Re. Ai fratelli vuole bene ma non li ama, e nel suo piano di conquista definitiva di quello che ha sempre sognato potesse diventare suo e soltanto suo, lo spazio per loro è solo marginale. Se la morte di Logan ha avuto conseguenze pesanti e negative su Shiv e Roman, per motivi diversi, sembra averne avute in qualche modo di positive sul prescelto. Senza l’ingombrante figura di Logan intorno, Kendall sta acquisendo sempre più sicurezza, lasciando da parte le titubanze e le psicosi che ne hanno sempre caratterizzato l’esistenza in presenza del padre. Che sia la sua versione definitiva oppure no, lo scopriremo presto. Mancano solo tre puntate, e non abbiamo veramente idea di come possa andare a finire questo capolavoro.

Vincenzo Galdieri

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