Attenzione! Se non avete visto gli episodi di Supernatural 14×18/14×19 troverete degli spoiler!
Gli episodi di Supernatural 14×18/14×19 stanno proseguendo sulla strada di quelli precedenti. Come abbiamo visto, Jack continua a percorrere una via che non potrà portare a nulla di buono. Nella 14×18, Absence, i Winchester si rendono conto della sparizione di Mary e cercano preoccupati lei e Jack quando capiscono che è successo qualcosa. Jack nel frattempo cerca disperatamente un modo per riparare al suo errore.
Nella 14×19, Jack in the Box, i Winchester fanno i conti con la morte di Mary ed escogitano un modo per eliminare la minaccia rappresentata da Jack. Castiel cerca ancora un modo di risolvere la situazione e chiede aiuto in Paradiso. Lui di contro, in cerca di redenzione, viene manipolato da Duma, l’angelo che è ora al comando in Paradiso e ha saputo dei suoi enormi poteri da Castiel.
Nel primo dei due episodi facciamo nuovamente i conti, come spesso accade in Supernatural, con la morte di un personaggio molto importante per i protagonisti.
Nessuno di loro, ognuno per motivi diversi, riesce ad accettare ciò che è successo. Per Sam e Dean è ancor più difficile perché anche se immaginano, non hanno la conferma che Mary sia morta fino alla fine dell’episodio. Il concetto di fondo dell’intero episodio è quello della negazione.
Jack nega la propria responsabilità . Non è stata colpa sua, è stato un incidente. I Winchester d’altro canto negano ciò che nel profondo sanno sia vero, e continuano a cercare un modo per salvare la madre.
La morte di Mary è stata improvvisa, insensata. Quasi stupida. Jack, Sam, Dean e Castiel cercano un modo di riportarla indietro. E qui veniamo posti davanti a un dilemma che in Supernatural viene affrontato apertamente per la prima volta, anche se di occasioni ce ne sono state in abbondanza.
Sarebbe giusto riportare in vita i nostri cari se ne avessimo la possibilità ?
Il mondo di Supernatural è un mondo in cui sappiamo per certo che esiste un aldilà , esistono Paradiso, Inferno e Purgatorio, Dio, angeli e demoni. Dopo la morte Mary è finita in Paradiso, nel quale passerà il resto dei suoi giorni con John, l’amore della sua vita. Sarebbe giusto per Sam e Dean riportarla in vita, per averla di nuovo con loro che hanno potuto godere per così poco del suo affetto? O sarebbe più giusto lasciarla riposare in pace, felice?
Tante volte in Supernatural sono stati riportati in vita dei personaggi senza chiedersi se fosse giusto o meno strapparli al riposo eterno. Per la prima volta, anche se malvolentieri, Sam e Dean si fermano a riflettere su questa realtà . Ciò avviene solo dopo che Jack ha fallito nel tentativo di riportare Mary in vita, ma avviene. Ed è un cambiamento importante. In quattordici anni il dubbio su quanto potesse essere egoistico un tale gesto non li ha mai sfiorati.
Nel secondo episodio, invece, il focus cambia totalmente. Come in Supernatural accade spesso, troviamo nuovamente messa in dubbio la linea di demarcazione tra giusto e sbagliato.
Luce e ombra non sono due concetti separati, e sempre più spesso troviamo del marcio laddove tutto dovrebbe essere puro e buono.
Jack, come dicevamo, è su una strada che sembra poter portare solo al male, e in questo episodio commette ogni tipo di atrocità . Eppure, lo fa nella convinzione di fare del bene, manipolato nella sua ingenuità da qualcuno che fa leva sul suo desiderio di redimersi per ottenere un tornaconto personale. Duma, un angelo, è ora a capo di quel poco che rimane delle schiere del Paradiso. Gli angeli in Supernatural non sono mai stati come ce li saremmo aspettati. Con poche eccezioni, si sono sempre rivelati esseri senza scrupoli, manipolatori e tendenti alla crudeltà .
Duma sfrutta Jack per rimpolpare le fila degli angeli e rafforzare così la propria leadership. Tutto ciò che le interessa è ingrandire il proprio potere. Non meglio di lei si comportano i Winchester che, anche se con le attenuanti del dolore, della rabbia e del lutto, si comportano in maniera altrettanto vile. Illudono Jack di un perdono che non avrà , così da rinchiuderlo per sempre per contenere i suoi poteri.
Bene e male si mischiano ancora, non lasciando più spazio a distinzioni. Le immagini canoniche di bontà si rivelano ancora una volta traviate dalla sete di potere. Gli eroi della serie si lasciano accecare da odio e paura e voltano le spalle al ragazzo che fino a poco prima avevano considerato un figlio. Agli occhi di quest’ultimo e in fondo anche ai nostri, il loro gesto è un vero e proprio tradimento. E infine, il ragazzo che sembrava essere ormai irrimediabilmente perduto e votato al male, appare come la vittima innocente di coloro di cui si fidava di più.
A questo punto, chi di loro è davvero nel torto?