ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER sulla 7×04 di The 100
La nuova puntata di The 100 riprende subito il racconto da dove l’avevamo interrotto: Hope deve sopravvivere da sola su Skyring dopo che sua madre e Octavia sono state rapite dalle guardie di Bardo. In pochi minuti ci viene raccontato come la ragazza sia riuscita a fare i conti con la propria vulnerabilità e ad andare avanti col prezioso aiuto di Dev, un prigioniero mandato sul pianeta per scontare la propria pena in solitudine.
L’uomo, dovendo rimanere per dieci anni, riesce ad avvicinarsi alla ragazza e instaurare un rapporto di amicizia: le insegna a combattere, la informa su cosa dovrà fare per fuggire da Skyring al fine di cercare e salvare le donne a cui tiene così tanto. Quando arriva il giorno di estrazione di Dev, Hope deve riuscire ad uccidere le guardie per poter raggiungere Bardo con lui, ma il piano non va come previsto: l’innocenza di Hope – che, come abbiamo anche notato anche nella scorsa recensione, è sempre un difetto in The 100 – la porta ad esitare.
È così che Dev viene accoltellato e lei rapita dalle guardie.
Questo inizio è una replica, in breve, di ciò che succederà anche in questa puntata: Echo, Hope e Gabriel si ritrovano assieme su Skyring. L’unico modo per raggiungere e salvare Bellamy, Octavia e Dyoza è stringere amicizia con il prigioniero presente sul pianeta e farsi aiutare durante la sua estrazione. Aspettare cinque anni per raggiungere Bardo sembra un’assurdità per Echo, ma è l’unica opzione rimasta.
Ed è solo col passare del tempo che i tre riescono ad avvicinarlo: durante una cena scoprono il suo nome e la sua posizione su Bardo. Orlando si scopre essere trainer di livello 12 che, a detta di Hope, è un livello molto alto e temuto. Mentre il piano per farsi aiutare va a gonfie vele, i cinque anni passano velocemente, arrivando così alla sera prima dell’estrazione: ormai tutti amici, Orlando dipinge sui loro volti i segni identificativi di Bardo.
Il momento più importante per la vita di Echo, Hope e Gabriel su Skyring è arrivato: dovranno essere in grado di sconfiggere le guardie e arrivare sul pianeta o saranno per sempre bloccati tra Sanctum e Bardo. Quando l’Anomalia si apre, però, Echo è costretta a uccidere una guardia per salvare la vita di Hope: di fronte alla sofferenza di Orlando, la spia della Ice Nation decide di tornare alle sue vecchie abitudini. Uccide così tutte le altre guardie e convince gli altri due ad abbandonare lì Orlando, convinta che l’uomo sarebbe stato pronto a tradirli una volta arrivati su Bardo.
Nel frattempo su Sanctum i nostri protagonisti scoprono cosa sia l’Anomalia e chi siano i misteriosi umani che hanno rapito Octavia, Bellamy e il resto dei loro amici. In un incontro vicino all’ex accampamento di Gabriel, gli uomini di Bardo vogliono che Clarke vada con loro.
Raven, ancora scossa dopo aver scelto di lasciar morire degli uomini per salvare il reattore nucleare, cerca di capire come funzioni l’avanzata tecnologia di Bardo. Con l’aiuto di Jordan scopre che le loro tute ipertecnologiche sono azionate tramite il pensiero ed così riesce a salvare i suoi amici, sparando alle guardie che volevano convincere Clarke a seguirli minacciando con le proprie pistole gli altri personaggi.
L’idea di aver ucciso di nuovo non aiuta la stabilità emotiva di Raven, ma sono scelte di queste tipo che hanno permesso in passato la sopravvivenza. The 100 ha sempre voluto mettere i suoi personaggi davanti a questi dilemmi, facendoci vedere poi come si può sopravvivere con la consapevolezza di aver sangue innocente sulle proprie mani. Nonostante Raven abbia dovuto compiere scelte simili in passato, non era mai stata direttamente coinvolta nella morte di persone o nemici.
L’obiettivo di Clarke è quindi quello di raggiungere Bardo e salvare i suoi amici: con l’aiuto di Raven, i protagonisti riescono a neutralizzare gli uomini arrivati dal pianeta così da utilizzare l’Anomalia come wormhole spaziale per raggiungere un luogo che, purtroppo, possono solo scegliere a caso. In questo modo finiscono in un posto completamente disabitato e pieno di neve. Per poter andare via, però, devono trovare nella desolazione che li circonda il monolite che collega i vari wormhole.
Con la 7×04, The 100 inizia a preoccupare i suoi spettatori: le linee narrative continuano ad aprirsi e complicarsi e, per la prima volta dopo molto tempo, è difficile cercare di prevedere cosa succederà ai nostri amati personaggi.
L’idea di abbandonare Sanctum è stata presa senza aver riflettuto troppo: come abbiamo visto nella scorsa puntata, gli equilibri politici del pianeta si sono complicati. Con l’abbandono di Wonkru e la sopravvivenza di Russell/Sheidheda, lasciare il pianeta senza una vera leadership è la ricetta giusta per almeno un paio di ribellioni. Saranno Murphy, Emori e Indra capaci di mantenere il controllo? Se la risposta dovesse essere affermativa, Sheidheda non merita la reputazione di grande stratega.
Altro punto molto controverso di questa puntata è stato sicuramente quello che riguarda Echo. È molto deludente notare come il suo personaggio, nonostante tutto quello che ha dovuto passare, non sia cambiato poi molto: pronta a tradire per ottenere quello che vuole, non ha esitato di fronte alla decisione di uccidere una persona che, per cinque anni, le ha comunque fatto da mentore. Con questa mossa assolutamente spietata viene da chiedersi se sarebbe pronta a uccidere anche Gabriel e Hope pur di salvare Bellamy.
In fin dei conti il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
E, parlando di Bellamy, è molto frustrante notare la sua totale assenza: com’è possibile che il protagonista maschile di The 100, uno dei personaggi più importanti, sia completamente sparito? Fino ad ora è comparso solo nella première della stagione (recensita qui).
Lo showrunner Jason Rothenberg ha più volte affermato che la sua sparizione è un punto cruciale in questa stagione, un mistero da risolvere, ma la sensazione è che qualcosa sia successo tra lui e l’attore che interpreta Bellamy Bob Morley. Infatti nei giorni che hanno preceduto la premiere di The 100, Rothenberg ha pubblicato giorno dopo giorno le foto promozionali dei protagonisti, trascurandone una sola: quella di Bellamy.
L’unica cosa che sappiamo per certo è che Bob Morley ha chiesto un po’ di tempo lontano dal set per motivi di salute mentale e gli sceneggiatori hanno dovuto scrivere la trama tenendo conto di questa richiesta. Vedremo presto Bellamy? Possiamo solo sperarlo.
In sintesi, quest’ultima stagione di The 100 sembra essere scritta come tutte le altre. Ed è un enorme problema. Sebbene gli episodi siano 16 e non 13, pare esserci troppa carne al fuoco. Siamo ancora all’inizio di un viaggio non solo nello spazio, ma anche nel tempo ed è sicuramente il progetto più ambizioso che la serie abbia mai visto. Non possiamo far altro che aspettare e vedere come la storia continuerà per i nostri amati sky teens.