Amazon Prime Video ci ha concesso di vedere in anteprima gli ultimi due episodi di The Boys 4. Un concentrato di colpi di scena, emozione ed epicità. Ve ne parliamo qui, in una recensione naturalmente senza spoiler.
Prepariamoci a un finale col botto. Dopo una progressione (anche recitativa) che ci ha condotto a un passo dalla fine di The Boys 4, gli ultimi due episodi esplodono in tutto il loro potenziale. C’è spazio per ogni personaggio e per le sue storyline, per le ardue decisioni che è chiamato a prendere. Tutti dovranno compiere una scelta. Dovranno decidere se vale la pena continuare, ostinati, nelle proprie convinzioni o mollare e cambiare idea. Nessuno escluso.
Questi episodi conclusivi sono un crescendo di intreccio e arte recitativa (su tutti aspettatevi una Erin Moriarty superba).
Se finora abbiamo visto trame secondarie e moti centrifughi allontanare ogni protagonista in un suo percorso individuale, nel finale di The Boys 4 tutti tornano al centro di una stessa scena, protagonisti in eterna lotta. La narrazione è asfissiante, un procedere al cardiopalma con continui rivolgimenti e inaspettati esiti. Siamo alla resa dei conti. Al momento finale del progetto di Patriota e Sage. All’ultimo atto di un colpo di stato che potrebbe portare l’America sull’orlo di una guerra civile (dopo che sociale).
Molte trame giungono al termine ma il grosso sarà tutto da vivere con la prossima, ultima stagione (come annunciato ufficialmente la serie si concluderà con la quinta stagione!). Una grande rivelazione l’abbiamo però già in questi episodi con un cambio di rotta davvero inaspettato ma perfettamente coerente. Anzi, più di uno! Insomma, un racconto serrato, intensissimo e con un climax ascendente che non può lasciare indifferenti soprattutto nel finale.
Se i primi episodi erano stati soprattutto un grande ritratto della società americana e delle lotte sociali, ora questi aspetti diventano non meno centrali ma oggetto di minore spiegazione. È affidato al dettaglio, allo speciale televisivo, al telegiornale, ai manifesti propagandistici la critica a certe dinamiche della nostra attualità. E il tutto risulta meno pedante, politicizzato, forzato. Lo spettatore rivede in questi aspetti, mai posticci ma ben integrati nel racconto, la società in cui vive, le sue contraddizioni, le eterne lotte politiche e culturali. Mentre in primo piano sfilano le individualità, i protagonisti di The Boys 4 e le loro fragilità.
La 4×07 e 4×08 di The Boys 4 rappresentano il momento della scelta, di quella definitiva o quasi.
Alcuni dovranno decidere se voler continuare nella lotta o ritirarsi per sicurezza personale e dei propri cari. Altri se lo schieramento a cui appartengono è davvero quello giusto. Altri ancora come uscire da un impasse che mette a rischio la sopravvivenza. Come sottolineato già in The Boys 4×01\02\03 – La recensione siamo in una situazione molto vicina alla guerra civile. Vicina a una deriva autoritaria che potrebbe portare, come in epoca romana, sotto Silla, a vere e proprie liste di proscrizione per i nemici politici e ideologici.
La situazione nel finale di The Boys 4 degenera e non arriviamo quasi più a distinguere i “buoni”, se mai ci sono stati, dai cattivi. Le parti si sovrappongono e alternano continuamente. E allora occhio a dare troppo ascolto a quella voce che ci sussurra che l’unica scelta è la distruzione totale.
Ci sarà da emozionarsi, inca**arsi e spalancare la bocca.
Ma un elemento che ci preme sottolineare è anche la fine ironia che riesce a calarsi perfettamente tra le pieghe della trama, senza risultare innaturale o fuori luogo. Piccoli momenti, semplici gesti che però restituiscono quella freschezza e vitalità che finalmente The Boys riconquista. Lo fa con un racconto che non appesantisce mai, che avvince dall’inizio alla fine e lascia col fiato sospeso, nell’irrefrenabile desiderio dell’ultima stagione.
Ci sarà molto di cui discutere, tanti dettagli da analizzare e teorie da avanzare ma per ora godiamoci semplicemente questo finale così ben congeniato e avvincente. E attenzione a un nuovo potentissimo Super che è sempre stato… sotto i nostri occhi!