Eccoci, The Falcon and The Winter Soldier 1×06 ha chiuso in bellezza una miniserie che in poco tempo ha saputo catturarci e farci appassionare alle vicende dei nostri eroi. Sei episodi che sono volati e che lasceranno un grande vuoto negli animi dei fan, che per circa un mese rimarranno orfani di una nuova serie Marvel fino all’avvento della fantomatica Loki, in arrivo l’11 giugno. Azione, divertimento e tanto cuore sono gli ingredienti di un ottimo finale di stagione, che chiude le principali sottotrame e apre allo stesso tempo futuri scenari per le future pellicole e serie tv made in Marvel.
Ma ora veniamo al dunque e passiamo ad analizzare con cura questo finale di serie che ha visto Sam, Bucky e tutti gli altri protagonisti prendere posizione per poi partecipare allo scontro decisivo.
Il piano dei Flag Smasher è chiaro: impedire il voto di rimpatrio nei confronti di tutti i profughi impoveritisi a causa del blip. Un nobile intento, non fosse per l’estremismo professato da Karli, che inizia a vedere la violenza come l’unico modo per far valere le proprie ragioni. Ed è così che tutto parte.
Si arriva presto al vivo dell’azione. Sequenze spettacolari vedono il nostro nuovo e definitivo Capitan America impegnato in una serie di scene adrenaliniche: dalla lotta con Batroc, agli inseguimenti aerei, fino alle eccellenti scene di combattimento al fianco dell’amico Bucky e di un Walker a suo modo redento.
Inizialmente accecato dall’odio e dalla rabbia, quest’ultimo vorrebbe solo vendicare la morte dell’amico Lemar mettendo in secondo piano quello che da sempre era stato il suo principale scopo di vita: proteggere le persone. Dopo momenti di smarrimento, John riesce tuttavia a rinsavire dimostrandosi comunque degno di portare i colori di Cap, anche se non il suo scudo. Un percorso di evoluzione che ci piace (anche se forse sarebbe dovuto essere un po’ più graduale) e che non scade nel ripetitivo: dopo una costruzione così ben fatta negli scorsi episodi, trovare un Walker malvagio e spietato ci sarebbe forse parso poco creativo e banale!
Belli i combattimenti, la regia, gli effetti visivi e le coreografie.
Accattivante il nuovo costume di Sam, capace di coniugare al meglio le attrezzature di Falcon e l’inimitabile fascino della divisa da Cap: quella bandiera che nelle scorse puntate ha fatto tanto discutere di sé e delle sue implicazioni. Ottima la colonna sonora, ma soprattutto fantastici i picchi emotivi che The Falcon and The Winter Soldier 1×06 regala.
Lo abbiamo detto più volte: al di là di alcune ingenuità di sceneggiatura e nella gestione di alcuni personaggi, questa miniserie è scritta davvero col cuore. Ancor prima che per intrattenere e divertire, The Falcon and The Winter Soldier punta infatti a far passare messaggi importanti e pregni di significato. La 1×06, così come le sue sorelle, mira a colpire gli spettatori dritto in faccia, a far capire che anche una serie tv apparentemente poco impegnata o impegnativa (come potrebbe parere sulle prime uno show supereroistico) può essere in grado di sensibilizzare su temi come l’integrazione, la discriminazione e il razzismo.
Ce lo insegna il nuovo Capitan America, un uomo che non nega l’esistenza dei problemi, ma li riconosce e cerca di risolverli impegnandosi in prima persona, mettendoci la faccia e cercando, laddove possibile, il dialogo più che la violenza. Ed è proprio il monologo che l’eroe recita di fronte a senatori, telecamere e al mondo intero che tocca l’apice dell’episodio e diviene l’emblema dell’intera serie.
“Io sono un uomo di colore che ha uno scudo a stelle e strisce: cosa c’è che non capisco? E quando prendo in mano questo scudo milioni di persone nel Paese mi odiano, lo so per certo. Anche adesso. Qui. Lo percepisco, negli sguardi, nei giudizi. E non posso cambiare le cose, eppure eccomi qui. Senza super-siero. Non sono biondo, non ho gli occhi azzurri. L’unico potere che possiedo è credere sempre che si possa fare di meglio. Non possiamo pretendere che la gente si esponga se non facciamo noi il primo passo…”
Sam Wilson
Ma tra tanti elementi positivi, ci sono anche alcune piccole perplessità. Ciò che probabilmente lascia meno soddisfatti sono la gestione del personaggio di Sharon Carter, cioè Power Broker, e del suo piano volto ad aiutare le due parti per poi reclamare i supersoldati e la grazia. Un piano, a dir la verità, non troppo ben delineato e a tratti incoerente con quanto visto negli episodi precedenti. Altro elemento che in questa The Falcon and The Winter Soldier 1×06 ha forse un po’ penalizzato la narrazione è la ridotta durata dell’episodio: il finale infatti avrebbe sicuramente beneficiato di qualche minuto un più con cui raccontare più approfonditamente le derive di alcune sotto-trame e le decisioni prese da alcuni personaggi.
A fronte di un finale positivo e chiuso che vede Bucky far finalmente pace con se stesso, Sam scendere in campo a dare il giusto riconoscimento a un eroe come Isaiah e la vittoria di quello che era l’ideale del Flag Smasher “Un mondo, un popolo”, tanti sono gli ami lanciati e gli spunti lasciati aperti.
Vediamo infatti come pure dal Raft, carcere di massima sicurezza, l’influenza di Zemo non si ferma. Assistiamo alla nuova identità che Walker assume grazie alla Contessa de la Fontaine (ossia U.S. Agent) e infine a Sharon Carter che ottiene la grazia solo con lo scopo di avvalersi della sua nuova posizione per rivendere armi e informazioni a diversi offerenti. Un passaggio al lato oscuro che mai, prima di questa miniserie, ci saremmo aspettati dalla donna. Insomma, tutti personaggi che sicuramente rivedremo in futuro tra film e serie tv di casa Marvel.
Se pensavate che dopo 21 film L’MCU avesse esaurito le frecce al proprio arco vi sbagliavate di grosso: l’universo in questione continua a espandere i propri orizzonti facendoci affezionare alle sorti di personaggi finora non valorizzati appieno o ancora tutti da scoprire. Una grande trama che ancora non ha finito di sfruttare il proprio potenziale e che promette grandi cose.
E poi, chi lo sa? Magari, tra i tanti prodotti Marvel, potrebbe scapparci anche un The Falcon and the Winter Soldier 2, anche se a dirla tutta dovrebbe per forza di cose cambiare titolo: Captain America and The White Wolf? Captain America and Bucky Barnes? Possiamo solo speculare. Quel che è certo è che nel frattempo sentiremo la mancanza di quei due!
E ora? Non ci resta fare altro che aspettare l’11 giugno per ritornare a parlare di Marvel, quando anche Loki approderà su questi schermi. Vi ringraziamo di essere stati con noi in questo bellissimo viaggio!