The Gifted, 1×07, eXtreme measures.
eXtreme measures inizia con il momento in cui Eclipse, Polaris e Thunderbird si sono conosciuti. In una caffetteria sperduta nel nulla, un Marcos all’epoca al soldo del cartello e uomo di Carmen iniziava la sua collaborazione con il gruppo di mutanti clandestini.
Proprio il personaggio della donna ispanica irrompe sulla scena per riscuotere il debito del ragazzo. In questo episodio Carmen appare (purtroppo) una caricatura esagerata del boss al femminile. Sicura di sé, sprezzante, segue la missione in prima persona indossando abiti eleganti. Eppure, questa donna tutta d’un pezzo non riesce ad accettare che Eclipse l’abbia lasciata per un’altra. Quella Lorna che, scoperta la collaborazione tra i due, non sembra sentire ragioni, condannando l’operato del compagno.
Se l’intento era aggiungere una tensione funzionale nella coppia o dare un tono più oscuro a Eclipse, l’obiettivo non è stato raggiunto.
L’utilizzo dello slow-mo è abusato, mentre la mimica di Marcos, con quegli sguardi e i sorrisi piacenti durante l’operazione, non convince. Scelte pacchiane, non al livello apprezzato finora.
Al quartier generale invece si discute di rifornimenti e dell’aumento di controlli al confine, oltre che lavorare sugli Hard-Disk recuperati a Baton Rouge.
John decide di rintracciare Blink. Quando la trova, la ragazza è ancora ferita da ciò che è accaduto con Sonya. Questo rende complicato il dialogo tra i due, con Thunderbird che pare avere quale unica priorità la comunità, anche se decide di aiutare Clarice a trovare il luogo che sta cercando, la casa dove è cresciuta. Una volta arrivati, però, scoprono che tempo prima i Servizi Sentinel hanno attaccato il luogo e ne è scaturito un conflitto a fuoco.
Un evento fin troppo scriptato. Una scoperta che sarà la ragione per Blink di schierarsi una volta per tutte nella battaglia.
Sean, il nuovo personaggio appena entrato in scena, non convince per trasparenza. Mentre il rapporto tra lui e Lauren lascia perplessi sulla effettiva utilità alla storia, Reed scopre il suo nome tra i criminali mutanti indicati negli Hard-Disk rubati.
L’anima del padre e dell’Avvocato di Stato tornano a collidere. Da un lato vuole parlare direttamente con il ragazzo, ma Caitlin lo induce a più miti consigli, nel tentativo di non incrinare il rapporto con la figlia. Purtroppo le cose non vanno come sperato e ne nasce un alterco con la teenager.
Il confronto tra Lauren e Wes è un condensato patetico, trito e ritrito. Lei lo accusa di non essere stato sincero. Lui cerca di giustificarsi rifugiandosi in un passato tormentato. La pretesa di un dialogo immediato e una giustificazione legata alle circostanze. Il classico fraintendimento da storia d’amore, che stona a confronto con l’attuale dramma familiare che investe gli Strucker.
Lauren ha bisogno di suo padre.
Nel marasma generale, il ruolo di genitore diventa sempre più difficile. The Gifted sembra volerci ricordare a ogni costo che si tratta di uno show sulla famiglia. È quando Reed parla di giustizia e fiducia a Wes, mostrando uno spessore troppo spesso celato, che questo personaggio trova un equilibrio utile alla causa.
Sul versante nemico, il Dr. Roderick Campbell sembra oramai in controllo della situazione, scavalcando nel comando un agente Turner ancora scosso dai recenti avvenimenti.
Al centro la proposta di impiegare sul campo le risorse mutanti a disposizione.
La decisione con cui l’agente si prodiga per la battaglia lo porta in contrasto con un esponente del Dipartimento di Giustizia: una burocrate intenzionata a bloccare questa sorveglianza non autorizzata, ormai fuori controllo. Peccato che un’accesa discussione su valori e diritti politici venga interrotta da un incidente. La donna infatti è colta da un infarto, in realtà causato dall’intervento del mutante al seguito di Campbell.
La posizione di forza ottenuta da questo individuo lo legittima a essere identificato quale il pericolo numero uno, come certificato da un finale sorridente in cui mostra a Turner i suoi Segugi (già, proprio quegli Hounds di cui parlavamo nel finale della scorsa recensione!).
Un episodio innervato dai sentimenti, che parla di relazioni, di coppie e che si chiude idealmente con le note di I Dare You degli XX.
Peccato che in una sola puntata The Gifted mostri tutti i suoi punti deboli, proprio quando decide di dedicare spazio alle love stories.
Fin qui lodata per tono, maturità, la capacità di saper spiegare anche le dinamiche più personali, questa Serie Tv inciampa con un eXtreme measures lento e senza nerbo. Le varie storyline, così mostrate, non sembrano aggiungere tasselli imprescindibili alla stagione in corso, ma si perdono in 43 minuti dove c’è davvero poco di entusiasmante e concreto.
La forza dei dialoghi, tipica di The Gifted, non basta quando il contesto è apatico e privo di contenuti. Va bene la centralità della famiglia, ma in dinamiche come quelle proposte anche le vicende più teen andrebbero dosate con maggior cura. Non fanno eccezione la gestione di Marcos, né un legame ancora embrionale come quello tra Blink e Thunderbird.
Nota positiva, come accennato poc’anzi, la conferma del Dr. Campbell e l’ingresso del nome Trask Industries nella storia, che agli appassionati degli X-Men dirà sicuramente più di qualcosa. Se verrà toccata la storia di Bolivar Trask questo è tutto da vedere, intanto sappiamo che il padre di Reed ha lavorato lì, quindi aspettiamoci un nuovo volto da scoprire, nella speranza che il livello torni a rialzarsi sin da subito.