E’ stato uno dei trailer più chiacchierati degli ultimi anni. Una pellicola che in molti aspettavano e che finalmente è sbarcata su Amazon Prime Video. Una storia sentimentale, fatta di ettari ed ettari di trash che però vedeva il ritorno sullo schermo di Anne Hathaway. Quando The Idea Of You è stato annunciato, la presenza della meravigliosa attrice sembrava la scelta giusta per un film del genere. Con il suo talento e la sua presenza, ogni cosa sarebbe potuta sembrare più credibile. E sì, è stato così. The Idea of You è un film terribilmente trash, una miscela potentissima di ingredienti a cui i fan delle commedie sentimentali non potranno mai rinunciare.
E’ la storia di una donna qualunque che incontra l’idolo delle adolescenti. La star di punta che fa parte di una Boy Band. Per intenderci, il cantante Hayes fa canzoni che, oltre i 14 anni, non possono essere ascoltate. O almeno, se lo fai, non lo devi dire a nessuno. Te la devi portare fino alla tomba, quella traccia nascosta in una playlist segreta di Spotify. La stessa pellicola gioca più volte su questa cosa, definendo musica di scuola media le canzoni della Boy Band.
Fuori dallo schermo, tutto questo è stato reale. Ricordiamo i tempi di Justin Bieber e di Harry Styles. Guai a canticchiarle per sbaglio, le loro canzoni. Sempre in silenzio, coprendo la macchia del peccato con un buon David Bowie per affermare la nostra cultura musicale. Ma che sarebbe successo se uno dei due si fosse innamorato di una donna di quarant’anni e madre di un’adolescente?
Questa, in breve, la trama. E sapete qual è la cosa assurda? Che il tutto viene preso così sul serio da essere perfino convincente (entro i limiti della credibilità, s’intende)
Se non hai passato i tuoi 12 anni a sognare di incontrare la tua Pop Star preferita e di farla innamorare, non sei nessuno nell’olimpo delle scuole medie. Lì, per entrare, prima dei libri, devi portare il poster della Boy Band di riferimento, e poi dire alle tue amiche che ieri notte hai sognato di viaggiare per il mondo in tour con il cantante protagonista della tua ossessione. Quindi adesso chiama le tue amiche, e dì pure che il tuo viaggio mentale era talmente fatto bene che ha dato vita a una pellicola in cui all’interno non hanno messo una qualunque. Era talmente fatta bene che hanno dovuto chiamare Anne Hathaway. Anche per dare un certo tipo di somiglianza fisica alla te del viaggio mentale e alla protagonista.
Poi riunitevi, e gustatevi questo piatto. Tutto trash e amore in cui avere quarant’anni sembra una condanna a morte per una gallerista d’arte che s’innamora della star di quel momento. Con una figlia e un matrimonio finito a causa di un tradimento, Solène è abbastanza disillusa e lontana da qualsiasi interesse sentimentale. Fino a quando non si ritrova per caso nel bagno di Hayes. Lì non si può capire che cosa sia successo.
Si sono solo detti qualcosa come ho sbagliato porta & devo fare pipì e non si sa come sono arrivati alla fine della serata con lui che le faceva una dedica dal palco. Quindi l’amore, che fino a quel momento per noi era solo un apostrofo rosa tra che male ho fatto per innamorarmi di te & ma cosa siamo? è adesso presto diventato un apostrofo rosa tra ho sbagliato porta & devo fare pipi. Ed è tutto talmente credibile da farci diventare scemi.
Ci vediamo, lì. Imbarazzati. Disgustati dal modo con cui stiamo seguendo la trama. Talmente tanto presi da non capire che cosa stiamo guardando. Con gli occhi sognanti, aspettiamo che Hayes smetta di fare le facce da seduttore per dire a Solène che possono campare a suon di tour e ville in Francia senza farsi troppi problemi. Magari un cappello di tanto in tanto per non farsi riconoscere, come il vecchio Joe di You ha accuratamente insegnato. E ci vediamo anche dopo il film, smarriti in un ma che ho visto & però ti devo dire, mentre postiamo una storia in cui confermiamo alla società che adesso andremo a guardare un buon film di Christopher Nolan. Perché The Idea of You è come le canzoni di Justin Bieber o dei Jonas Brothers: tutti le sappiamo, ma non dobbiamo dirlo a nessuno.
E così, al nostro olimpo dei segreti si aggiunge anche questa pellicola. E lo sappiamo che non lo direte troppo in giro. Allora vi spianiamo la strada, e lo facciamo noi. Ci prendiamo noi questa responsabilità. *Respiro* Uno, due, tre: The Idea of You non è così male. Per essere una commedia romantica del 2024, s’intende. Molte in questi ultimi anni ci hanno provato, ma non ci sono riuscite facendoci perdere troppo velocemente l’attenzione. Era un trash scadente. Invece qui, oh, tutto questo trash è talmente imbarazzante che funziona. Si prendono così sul serio che davvero ci crediamo. Ed è questo il punto: in The Idea Of You sono talmente bravi a confezionare questa storia, che te la rendono piacevole. Con tutti i limiti del caso, come dialoghi di cui avremmo fatto volentieri a meno e che hanno risvegliato quel senso di colpa che cercavamo di soffocare.
Ma tolti questi, The Idea Of You ci ha divertito. Non chiamiamo in causa buoni sentimenti o ammmmore drammatico. Non ci va di prenderci anche noi sul serio, ma va benissimo che lo abbiano fatto loro, confezionando un finale che apre uno spiraglio di possibilità per due che sembrano affrontare la vita come se fossero Romeo e Giulietta. La pellicola infatti si prende talmente sul serio da voler parlare di amore ogni oltre pregiudizio, e forse in questo perde un po’, trasformando in alcune parti un guilty pleasure in una storia d’amore drammatica e impossibile. Perché lo sia, non è ancora chiaro. O meglio, lo è, ma l’amore oltre ogni pregiudizio è un’altra cosa. Quindi sì, The Idea funziona nella misura in cui si amano, lui è un cantante e lei pensa troppo.
Non appena va fuori da questi margini, cade un po’ in trappole che non erano necessarie ed erano più che evitabili. Ma noi la perdoniamo, perché ha reso un nostro viaggio mentale una realtà. Hayes qui non è solo Hayes. E’ il nostro personalissimo Zac Efron, Jesse McCartney, Nick Jonas e chiunque altro vi venga in mente. E’ il pane quotidiano degli anni in cui il nostro unico problema era non essere interrotti mentre immaginavamo un concerto in cui avevamo il prestigioso ruolo di ispirare il cantante.
Dilemma seguito solo dal capire chi fosse quella tipa in copertina con lui, dato che non avevamo mai avvalorato l’idea di avere con lui una relazione aperta. Cosa che in quel momento neanche conoscevamo. Dell’amore ne sapevamo pochissimo. Pensavo dovessimo solo presentarci a un concerto per avere i fiori d’arancio. E alla fine eccoci qui: siamo cresciuti e abbiamo capito che ci volessero sforzi maggiori. Ma The Idea of You l’ha fatto. Ci ha portati al concerto che immaginavamo e ha coronato l’amore.
Ma soprattutto, The Idea of You ci ha riportato indietro negli anni, facendoci ringraziare ogni Santo presente in cielo per aver fatto sì che questo film arrivasse solo durante l’età adulta. Perché se avessimo visto tutto questo in quel momento, probabilmente saremmo scappati da casa come una Cenerentola qualunque, per andare a comunicare a Zac Efron di essere uniti dal filo rosso del destino. O forse, sarebbe stato un bene guardarlo anche in quel momento. Per ricordarci di continuare a immaginare scenari quasi impossibili. Continuare a costruirci un mondo tutto nostro anche solo per un minuto al giorno. Per non dimenticare di fare qualche sogno ancora. Prima di cadere nella profonda disillusione degli adulti.