Per paura di questo, io resterò per sempre accanto a te e non mi partirò mai più da questo palazzo della scura notte. Qui, qui, voglio restare insieme ai vermi, tue fedeli ancelle, qui fisserò l’eterno mio riposo, qui scrollerò dalla mia carne stanca il tristo giogo delle avverse stelle. Occhi, guardatela un’ultima volta, braccia, stringetela nell’ultimo abbraccio, o labbra, voi, porta del respiro, con un bacio puro suggellate un patto senza tempo con la morte che porta via ogni cosa.
La nuova Serie Tv originale Netflix si chiama “The Innocents” ed è stata resa interamente disponibile il 24 agosto. La storia ruota attorno alla fuga di due giovani innamorati che vogliono iniziare una nuova vita. La ragazza, però, manifesta delle strane e inquietanti abilità che attirano attenzioni indesiderate. La fuga si trasforma così in una corsa alla sopravvivenza, per tentare di sfuggire alle grinfie di un uomo nell’ombra.
La recensione che state leggendo riguarda il primo episodio e oltre non mi spingerò.
La mia intenzione è darvi un quadro quanto più chiaro possibile di questo nuovo prodotto originale sfornato da Netflix ed esprimere le emozioni e impressioni che questo inizio stagione mi ha suscitato. Procediamo con ordine. Intanto c’è da dire che il primo episodio di “The Innocents” è costruito in modo tale da attirare lo spettatore e convincerlo ad andare avanti. Con il procedere degli eventi siamo interessanti alle vicende dei due innamorati, e curiosi di venire a capo del mistero che avvolge June. La puntata, insomma, si chiude lasciando tanta curiosità.
Siamo di fronte a un inizio abbastanza promettente, non certo entusiasmante come quello di altre Serie Tv originali presenti nel catalogo, ma per ora ce lo faremo bastare. L’unico elemento che fa sorgere qualche dubbio è la durata: ogni episodio dura all’incirca un’ora. Considerato però che la storia non punta a chissà quale colpo di scena o costruzione narrativa, e anzi il grosso è già detto nel corso della prima puntata, è legittimo pensare che otto ore potrebbero alla lunga stancare.
I due giovani protagonisti sono molto affiatati, riescono a mostrarci le diverse sfaccettature della loro relazione e del viaggio che stanno intraprendendo insieme.
Il tutto con insolita dolcezza. Molti momenti sembrano quasi realizzati in punta di piedi. June e Harry hanno solo sedici anni. Quando l’amore è ancora una scoperta e va vissuto con innocente trasporto.
D’altronde il titolo della Serie Tv punta l’attenzione proprio sulla purezza d’animo dei due ragazzi e sulla ingenuità con la quale essi si approcciano al vasto mondo. Socha Groundsell e Percelle Ascott riescono a toccare le corde giuste passando dalla tenerezza all’impulsività tipica dell’età, dalla risata piena di conquistata libertà al pianto disperato.
“The Innocents” è quindi fondamentalmente una storia d’amore, condita dagli elementi sci-fi del caso per renderla più mainstream e movimentata.
A fare da cornice al viaggio di questi due moderni Romeo e Giulietta sono i meravigliosi paesaggi del Nord Europa.
Boschi, scogliere e lande sconfinate rappresentano una scelta visiva di grande impatto che ben si sposa con la produzione inglese-norvegese ma soprattutto con il sentimento generale della Serie Tv. Le location in Inghilterra e in Norvegia esercitano un notevole fascino trascinando lo spettatore nel cuore di terre fredde e inospitali, terre quasi incontaminate in cui la natura può svilupparsi selvaggia. Allo stesso modo anche l’amore di June e Harry potrebbe finalmente essere libero dai vincoli e dagli oneri delle rispettive famiglie. Lei con un padre fin troppo protettivo e un fratello agorafobico, lui con un padre di cui deve prendersi costantemente cura.
Ma come ho scritto prima, “The Innocents” (anzi per rimanere fedeli alla duplice natura della Serie Tv “The Innøcents”) presenta anche elementi paranormali. Mentre Harry e June fuggono via, un’altra storia si sviluppa parallelamente. Quella di Ben, interpretato da un criptico Guy Pearce, che in un luogo isolato conduce degli esperimenti su persone particolarmente simili a June. Quali siano le sue intenzioni non è chiaro. Il personaggio rimane abbastanza nell’ombra e non è nemmeno certo che lo si possa definire il villain della storia.