The Marvelous Mrs. Maisel 5 è finalmente arrivato su Amazon Prime Video con quel misto di eccitazione e nostalgia che caratterizzano solitamente le ultime stagioni. Già da subito è evidente che la quinta non sia come le precedenti, avendo in più l’elemento del flashforward che ci mostra dove Midge riesca ad arrivare in questo viaggio verso la fama. Che, per nostra gioia, conquista, ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Innanzitutto, non ha un bel rapporto con i figli: Esther – che in realtà nel suo essere ambiziosa, espressiva e nevrotica ricorda molto la madre, seppur segua le orme del nonno – è in terapia; Ethan, invece, la tiene all’oscuro del suo fidanzamento.
Queste finestre sui figli ormai diventati adulti sono molto interessanti in The Marvelous Mrs. Maisel 5.
Siamo sempre stati focalizzati su Midge e la sua carriera, arrivando a domandarci se Esther e Ethan non fossero diventati un peso per lei. Certo, nessuno mette in dubbio che li ami: basti osservare quando cerca di capire come far dormire Ethan nel suo letto o va a coccolare Esther. Ma, dopo aver trovato la sua vocazione, Midge non è più solo la classica casalinga che costruisce la sua esistenza attorno ai figli, per poi rimanere vuota quando, ormai grandi e indipendenti, vanno via di casa. Riesce a vivere pienamente, senza immedesimarsi con la prole e indipendentemente dal suo essere madre. E sarà un’apripista per tutte quelle donne, compresa Esther, che vogliono perseguire la carriera dei loro sogni in qualunque campo desiderino.
Intanto, però, si trova nella scomoda situazione in cui deve bilanciare tutto e nel migliore dei modi. Facendo la madre come se non lavorasse e lavorando come se non fosse madre.
Questa, infatti, è la fase in cui Midge deve tenere la testa bassa, aspettando il suo turno pur sapendo che così probabilmente verrà ignorata. Perché insistere troppo potrebbe portarla dritta nella lista nera di un settore piccolo, meschino e arretrato.
Ciò non toglie che, nel presente, The Marvelous Mrs. Maisel 5 esplori un nuovo lato di Migde, mentre si impegna sul serio nel dare una vera possibilità alla sua carriera. Il lavoro come scrittrice al Gordon Ford Show è un’esperienza fondamentale. Si trova catapultata in un mondo di uomini, che non sono sessisti di per sé, ma forse si sentono minacciati da questa donna che potrebbe essere addirittura più divertente di loro. Nel migliore dei casi riconosceranno la sua presenza nella stanza, nel peggiore svaluteranno la sua comicità trattandola come farebbero con le opinioni delle loro mogli. Siamo sicuri che Midge, con la sua tenacia e determinazione, li avrebbe conquistati prima o poi, sebbene ci metta ben quattro settimane per farsi approvare una barzelletta. Rischiando pure di rovinare tutto con quella litigata con Ford ripresa dai giornali. Cosa che invece rende lo show il numero uno in TV, salvandole così il posto. D’altronde, qualsiasi pubblicità è buona pubblicità, giusto?
Durante i festeggiamenti, Ford fa la sua mossa con Midge, rendendo chiaro quanto i tempi siano cambiati dagli anni ’60. Perché oggi quel bacio senza consenso è molestia, motivo di licenziamento e di vergogna sociale. Midge semplicemente lo allontana, quasi sbeffeggiandolo, mentre Ford si nasconde dietro il suo fascino. La cosa è ancor più problematica perché lui ha una moglie. E sappiamo che la protagonista, in quanto tradita dal marito, non accetterà mai di essere volontariamente l’altra donna. Il che fa pensare che una storia tra loro due sia improbabile.
Parlando d’amore, il documentario sulla vita di Midge in uno dei flashforward ci mostra quanto sia sfortunata in questo ambito, con i suoi quattro matrimoni e molteplici relazioni fallite. Mentre aspettiamo di sapere chi siano questi uomini, intanto Joel ha il suo meritato arco di redenzione – anche se può smettere di incolpare Midge per ogni disgrazia della sua vita – e ci viene rivelato il nome del bell’uomo di Milo Ventimiglia: Sylvio. La scena di lui e Midge che si rincorrono nella metropolitana è esilarante, caotica e così animata da ricordare quella in cui l’intera famiglia Maisel/Weissman stava conversando sulla ruota panoramica. Sylvio chiarisce il malinteso, facendoci capire che non voleva ingannare la protagonista di The Marvelous Mrs. Maisel 5. Probabilmente non lo rivedremo più, ma almeno abbiamo avuto una chiusura del cerchio.
E il nostro amato Lenny Bruce?
Sì, ci siamo illusi che The Marvelous Mrs. Maisel 5 potesse riscrivere la sua storia. Però, l’intensa scena all’aeroporto ha il sapere di un addio; del resto, è così che la interpretano Brosnahan e Kirby. Ormai il mentore non ha più niente da insegnare all’allieva, che deve andare per la sua strada. Dalle parole di Lenny traspare che lui, anima spezzata, crederà sempre in Midge, ma non sarà lì per vederlo – e il perché lo sappiamo benissimo purtroppo. Quel momento è speciale e doloroso, in un modo che è semplicemente difficile descrivere a parole. Ma la cosa va oltre, perché i flashforward ci mostrano quanto i due siano profondamente simili. Lenny è sempre stato una sorta di specchio per Midge e, sebbene non sia caduta nelle dipendenze come il comico, ha avuto molte relazioni tumultuose e ha sacrificato un’esistenza genitoriale stabile per il bene della carriera. Come Lenny Bruce.
E sempre in quello speciale, abbiamo la rivelazione più dolorosa in assoluto di The Marvelous Mrs. Maisel 5 e riguarda Midge e Susie.
Il loro legame sembrava eterno, dato che si conoscono profondamente, si fidano ciecamente dell’altra e hanno affrontato questo viaggio sempre insieme. Susie è disposta a tutto per realizzare i sogni di Midge – e di conseguenza i suoi – e quest’ultima crede intensamente nella sua manager. Come dice a un Alfie che pensa di lasciarla, è facile notare un diamante in mostra, ma è molto più difficile con uno grezzo e questo fa Susie. Ciò è in netto contrasto con il futuro. Entrambe ottengono il loro meritato successo, ma non percorreranno più la stessa strada. Ed è straziante. Che sarà accaduto di così grave per distruggerle? È una domanda che ci tormenta senza sosta.
Ecco perché, pur essendo eccitante vedere il futuro, ogni flashforward è inquietante e cupo, perché mostra come tutto si sia eroso nella vita di Midge. In più, non sembra felice, maschera il dolore e la stanchezza con l’ironia, dimostrando che la fama non è tutto. Non è più quell’esplosione di energia, colore e dinamite di un tempo e gli anni non c’entrano niente. Se Brosnahan riesce a mostrare meravigliosamente le sfumature di Midge presente e futura in The Marvelous Mrs. Maisel 5, ritrova anche la meravigliosa chimica con Borstein, che fa quello che riesce meglio a Susie: pensare fuori dagli schemi. Non solo ruba i riflettori mentre pattina sul ghiaccio, ma dimostra la sua capacità di gestire qualsiasi situazione nella scena con Kelly Bishop in prigione.
E gli elogi proseguono per le altre eccellenti interpretazioni, sorrette da un’ottima regia e sceneggiatura. I Maisel/Weissman hanno tempi comici impeccabili, trasformandosi in puro oro per la TV. Da Moishe e Shirley che riescono a essere divertenti e fastidiosi allo stesso tempo a Rose impegnata nel suo business, passando per un esilarante Abe sconvolto per aver compiuto un banale errore di calligrafia.
E sì, uno spin-off sui Weismann ce lo meriteremmo tutto.
Per adesso, possiamo affermare che The Marvelous Mrs. Maisel 5 è partito alla grande, con l’inserimento di quei flashforward che ampliano la prospettiva in senso macro, portandola forse in direzione diversa da quello che ci aspettavamo, ma senza mai perdere un colpo o rendere le cose irrealistiche, fingendo che la protagonista possa avere tutto e subito. Dunque, non resta che attendere la prossima settimana per godersi un’altra tappa del meraviglioso viaggio di Midge Maisel.