ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Penguin 1×02 e sul precedente episodio della serie Sky
Dopo l’ottimo episodio iniziale della scorsa settimana (di cui qui potete recuperare la recensione), The Penguin è tornata col secondo episodio che continua a seguire la discesa di Oz nel sottobosco criminale di Gotham. Quella andata in scena è stata una puntata adrenalinica, incentrata largamente sul tentativo del protagonista di portare avanti il suo doppio gioco. Il Pinguino continua a muoversi pericolosamente sul filo della rivalità tra i Falcone e i Maroni, scansando da una parte l’insidia di Sofia, e cercando al contempo di creare con lei un ponte. Dal canto suo, la donna mostra segni d’imprevedibilità e tenacia, regalando alla narrazione un brivido d’incertezza davvero elettrizzante. The Penguin 1×02 ci fa intravedere gli intrighi di potere (di cui abbiamo parlato ampiamente nella nostra recensione in anteprima) e le enormi potenzialità dei personaggi invischiati.
Avventuriamoci, dunque, nella recensione di questo secondo appuntamento con lo spin-off di The Batman. Una puntata che dissemina indizi e che appassiona, ma che soprattutto offre diversi spunti da analizzare, fisiologici della complessità dell’intera struttura narrativa. Prima di andare avanti, vi ricordiamo che, se volete approfondire la storia del Pinguino, abbiamo ripercorso i punti salienti della sua evoluzione tramite i diversi media, dai fumetti al cinema e alla televisione. A questo punto possiamo procedere con l’analisi di quanto visto in The Penguin 1×02.
The Penguin 1×02: la lotta per il potere
Il primo elemento da sottolineare in questa puntata della serie disponibile su Sky è un retaggio della struttura da mafia drama di cui il racconto è intriso. Le morti prima di Carmine Falcone, e poi di suo figlio Alberto, hanno spalancato nella famiglia una sorta di vuoto di potere, riempito per il momento da Luca, fratello di Carmine. Sofia però, la figlia del defunto boss, scalpita, ed è una mina vacante davvero pericolosa. A connaturare indelebilmente lo show c’è questa lotta familiare, classica delle narrazioni incentrate sulla mafia. Per ora non c’è una disputa aperta, ma la tensione si respira ed è evidente che Sofia non intende controllarsi ancora a lungo. Anzi, ha già smesso di farlo.
La sua ricerca dell’assassino del fratello si sta facendo febbrile. Questa domina gran parte di The Penguin 1×02 e porta alla morte, viziata dall’ingannevole intervento di Oz, del suo fedele uomo Castillo. Una ferita profonda per Sofia, che sembra all’apparenza, nel finale di puntata, intenzionata a fare un passato indietro. La leadership di Luca, però, è quantomai fragile, tra le macchinazioni di Oz, la sete di sangue di Sofia e l’effettivo tradimento di Johnny Viti. Che non avrà venduto la famiglia ai Maroni, ma ha ingannato personalmente il boss.
La rappresentazione della lotta di potere all’interno della famiglia Falcone è uno dei punti forti della serie finora. E uno dei più riconoscibili. Come abbiamo detto già nella scorsa recensione, The Penguin è tante cose, tra cui un mafia drama intriso di violenza. E quest’anima si declina nei vorticosi intrighi che si stanno dipanando nella famiglia criminale. I quali sono destinati a ingarbugliarsi ancora di più, tra l’astuzia di Oz e la feroce determinazione di Sofia. Sotto questo punto di vista la narrazione si sta facendo davvero molto interessante e avvincente.
Gli echi del passato
I due grandi burattinai di questa lotta di potere sono Oz e Sofia. Per motivi diversi, i due hanno intenzione di creare scompiglio. Il Pinguino brama il potere, la donna pretende vendetta. I loro intenti possono incrociarsi od opporsi, a seconda delle esigenze. The Penguin 1×02 termina con una congiunzione tra i desideri dei due e l’alba di una nuova alleanza. Dati gli interessi opposti, però, e la convinzione che muove entrambi, questo equilibrio sembra destinato a durare poco. Anche perché, come ben sappiamo, è stato proprio Oz a uccidere Alberto. I due si muovono su un filo sottilissimo e ogni mossa, anche la più flebile, può essere decisiva nello scatenare una guerra.
Mentre i due grandi protagonisti della serie HBO si osservano e si fronteggiano, emergono anche alcuni interessanti retroscena. Echi di un passato che presto verrà a bussare. In The Penguin 1×02 scopriamo qualcosa in più su Sofia. I mormorii della folla intorno a lei sono raggelanti. Sussurrano di omicidi e di violenza. Di un’efferatezza da serial killer consumata. Il sanguinoso passato della donna si è rincorso in queste prime due puntate della serie, e la curiosità di conoscerlo è altissima. Intanto, l’informazione raccolta è quella relativa all’assassinio di “almeno 7 donne”. La sensazione è che l’oscurità di Sofia sia ben più densa di quanto si possa intravedere.
Attenzione anche al passato di Oz, però. Parlando proprio con la sua rivale/alleata, il Pinguino accenna alla morte dei suoi due fratelli. Svela, poi, anche il suo più grande punto debole: la madre. A Sofia, Oz dice che lei è morta da anni. Ma l’abbiamo vista viva e vegeta. Un po’ confusa, certo, ma in salute. È chiaro che il criminale la stia nascondendo, temendo per la sua incolumità . Anche dal passato del Pinguino emergono ombre. Meno perturbanti, per ora, ma consistenti. Il confronto tra Oz e Sofia si giocherà anche su questi echi provenienti da giorni addietro.
Un rapporto complicato
L’ultimo elemento che vogliamo sottolineare in questa recensione di The Penguin 1×02 è quello relativo al rapporto tra il Oz e Victor. La scena in cui Cobb fa sdraiare il ragazzo tra i cadaveri è ripugnante, ma ci evidenzia due elementi, tra loro opposti ma in fin dei conti coerenti. Il primo è che Oz sta riversando su Victor tutto ciò che lui stesso, in prima persona, ha subito. I soprusi tipici di una struttura gerarchica come quella mafiosa, che evidentemente hanno segnato Oz più di quanto dia a vedere. Allo stesso tempo, però, e questo è il secondo elemento, c’è un – per certi versi malato – intento pedagogico nelle azioni del Pinguino. Lui vuole seriamente aiutare Victor. Fargli fare le ossa per proteggerlo da quel mondo violento in cui lui ha imparato a muoversi. È una logica chiaramente perversa, ma per certi versi comprensibile.
Con questo ultimo aspetto, dunque, chiudiamo l’analisi di The Penguin 1×02. Abbiamo toccato i punti più interessanti di un episodio intenso, la cui narrazione è stata dominata dall’ambiguo doppio gioco di Oz. In delicato equilibrio tra i Falcone e i Maroni, per ora il Pinguino resiste. Claudicante ma deciso. La sua situazione però, trasmette un’inevitabile sensazione d’instabilità , a cui contribuisce anche la presenza di Sofia. Sembra inevitabile che la donna arrivi a scontrarsi con Oz, nonostante l’alleanza di fine puntata. L’incognita è la sete di sangue della ragazza. Finora solo accentuata, ma pronta a esplodere da un momento all’altro.
Tra echi del passato, interrogativi sul futuro e presenti giochi di potere, The Penguin 1×02 è stata una puntata davvero interessante. Resta valido il giudizio positivo della scorsa settimana: da questi primi due episodi l’impressione è di essere davanti a una serie estremamente valida, dal livello qualitativo notevole. L’appuntamento va, quindi, a settimana prossima, e nel lasciarci vi proponiamo alcune delle ultime recensioni pubblicate: dalla terza puntata della serie Marvel Agatha All Along all’ottava della comedy Apple TV+ Bad Monkey.