ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su The Penguin 1×05 e sui precedenti episodi della serie di HBO
Non era facile ripartire dopo un episodio eccezionale (addirittura, uno dei meglio recensiti di sempre) come quello di scorsa settimana. The Penguin 1×05 aveva l’arduo compito di riprendere le fila della narrazione dopo la magistrale ultima puntata (di cui qui potete recuperare la nostra recensione) e lo ha fatto con cura, prendendosi i propri tempi e spianando la strada che ci ha introdotti alla seconda metà di stagione. Siamo di fronte a un episodio più riflessivo, ma che non lesina colpi di scena (come l’omicidio di Johnny Viti) e momenti di tensione (come la sparatoria tra Oz e gli uomini di Maroni, con la morte di Nadia). Soprattutto, però, The Penguin 1×05 ridisegna gli equilibri delle parti in gioco, introducendo alcuni elementi – uno su tutti, come vedremo, relativo al passato di Oz – che saranno fondamentali in vista dell’epilogo.
Come di consueto, dunque, immergiamoci nell’analisi di quanto visto in quest’ultima puntata della serie tv firmata HBO e visibile da noi su Sky. Dalla definitiva metamorfosi di Sofia alla progressiva rivelazione del passato di Oz: riviviamo questa The Penguin 1×05. Se come noi state amando questa serie tv, per approfondite il personaggio vi suggeriamo anche la lettura della storia del Pinguino tra fumetti, televisione e cinema, per conoscere tutte le principali versioni del villain che si sono susseguite negli anni.
Dalle macerie dell’ultima puntata
Come detto in fase d’introduzione, The Penguin 1×05 si trova in una collocazione molto particolare. Con diversi, e gravosi, compiti da assolvere. Ha, innanzitutto, l’onere di condurci nella seconda metà di stagione, iniziando a instradare il racconto verso il proprio compimento. Per di più, questa puntata segue quel capolavoro che è stata la 1×04, ma narrativamente si ricollega a quella ancora precedente, visto che lo scorso episodio è stato principalmente un lunghissimo flashback. The Penguin 1×05 doveva, dunque, riavvolgere un attimo le fila del discorso. Riprendere i meravigliosi filamenti usciti fuori dalla tessitura e ridare una certa definizione al disegno complessivo.
In virtù di ciò, abbiamo assistito a una puntata più riflessiva. Soprattutto l’avvio di episodio è più macchinoso, ma una volta ripreso il giusto ritmo, The Penguin 1×05 non ci risparmia i soliti colpi di scena. Avvengono tante cose in questa puntata. La morte di Johnny Viti, quella di Nadia Maroni. Soprattutto, però, si compone un nuovo quadro, sorto dalle macerie degli ultimi due episodi. Da quel frenetico finale della 1×03, con Sofia che scopre il doppio gioco di Oz e la fuga di quest’ultimo grazie a Victor. E dall’eccidio dei Falcone di settimana scorsa, da cui è sorta, di nome e di fatto, una nuova Gigante. Siamo di fronte, dunque, a una puntata fondamentale, gestita, come di consueto ormai, con la giusta sapienza.
The Penguin 1×05 segna la definitiva metamorfosi di Sofia
Uno degli aspetti più interessanti di questa The Penguin 1×05 riguarda proprio il compimento del percorso di Sofia (interpretata sempre, sublimemente, da una Cristin Milioti in stato di grazia). In questo episodio abbiamo assistito alla realizzazione della sua definitiva metamorfosi, partita due settimane fa, con il tradimento di Oz, e maturata nello scorso trionfale episodio. Qui, dopo aver sterminato la propria famiglia, Sofia ne mette in piedi una nuova, di cui lei è la leader indiscussa. Quella della donna è una vera e propria rinascita, tanto da garantirle un nuovo nome. Per questo corso che sta inaugurando, Sofia adotta il cognome di sua madre, Gigante, abbandonando così, dopo che simbolicamente anche fisicamente, la pesante eredità dei Falcone.
Non fatichiamo a vedere nella parabola di Sofia uno schema tragico. Quello commesso dalla donna è il più classico dei parricidi, inteso chiaramente in senso figurato. Il padre, in questo senso, è la sua stessa famiglia. Surrogato collettivo della figura paterna dopo la morte di Carmine. Come Zeus con Crono, l’uccisione del padre permette a Sofia di prenderne il potere. Di diventare lei stessa “il padre”. Il capofamiglia. Il più atroce dei delitti porta alla più solenne delle incoronazioni. E così Sofia può rinascere, una gigante in mezzo ai suoi uomini. Pronta ad abbracciare finalmente il suo destino.
I cambiamenti nello scacchiere introdotti da The Penguin 1×05
Oltre che risvolti fortemente simbolici, la metamorfosi di Sofia ha anche delle conseguenze pratiche non indifferenti. Il massacro della più potente famiglia malavitosa di Gotham è destinata, ragionevolmente, a sconquassare il mondo criminale. I Falcone non ci sono più, e dalle loro ceneri sorgono due schieramenti. I nuovi Gigante di Sofia, ma anche gli uomini di Oz. Lui stesso, guidando i suoi fedelissimi, ha parlato di “nuova famiglia” e ha palesato la sua volontà di sfruttare questo vuoto di potere creatosi. Sofia ha stravolto lo scenario, ma tanto ha contribuito pure Oz, che ha provocato l’improbabile alleanza tra la fu rampolla dei Falcone e Sal Maroni, clamorosamente solo e bisognoso di partner dopo la morte della moglie.
Questi, dunque, sono i nuovi equilibri che si sono creati in The Penguin 1×05. Due nuove fazioni, pronte a scontrarsi per il predominio. La situazione, però, è quantomai instabile, perché alla guida delle due nuove compagni malavitose ci sono due leader non proprio affidabilissimi. Da una parte la fama di killer psicotica di Sofia. Dall’altra quella di imprevedibile traditore di Oz. Da inizio serie abbiamo assistito a un mescolamento delle parti, fino al loro rovesciamento e alla nuova composizione. Ora ci stiamo instradando verso il finale con una situazione del tutto nuova, ma abbiamo la netta impressione che gli stravolgimenti sono tutt’altro che conclusi.
Ombre dal passato
Questa sensazione ci viene soprattutto da un dettaglio. In The Penguin 1×05 ha riecheggiato con forza il misterioso passato di Oz, con alcuni riferimenti ben precisi. Quello ai fratelli, innanzitutto, ma anche quello dato dal morboso e sinistro rapporto tra il Pinguino e sua madre. La donna trasuda sofferenza, e potrebbe essere una pedina preziosa per chi intende colpire duramente Oz. Il protagonista rischia di scoprire il fianco mal celando il suo fardello personale. E con una Sofia decisa e spietata – e che può contare anche sulla mano armata dei Maroni – alle calcagna, non si prospettano tempi semplicissimi all’orizzonte per Oz. Aleggia un contesto di precarietà attorno al Pinguino: sarà curioso capire quali saranno le sue prossime mosse, ora che la morsa intorno a lui si sta facendo serrata.
A questo punto, dunque, possiamo tirare le somme di quanto visto questa settimana. The Penguin 1×05 è una puntata strategicamente molto importante, perché fa da ponte narrativo tra la prima e la seconda parte della serie tv di HBO. Nonostante il ritmo più compassato, l’episodio non perde la propria densità e mantiene un livello altissimo. Succedono diverse cose importanti, ma soprattutto si ridisegnano gli equilibri generali, destinati a incidere prepotentemente sulla narrazione nelle ultime tre puntate. Di settimana in settimana, la serie tv di HBO sta riuscendo a non sbagliare un colpo. All’orizzonte c’è, a questo punto, la sfida più complessa: chiudere bene ciò che è stato iniziato in maniera sublime. Già da prossima settimana avremo un’idea più nitida della direzione che prenderà l’epilogo, ma possiamo stare abbastanza sereni, perché finora The Penguin ha indovinato ogni singola mossa.