“Tu hai solo la guerra in testa”
Sono queste le parole che riassumono i due episodi di The Punisher. Dopo una lieve pausa e un piccolo momento di stasi (qui la recensione) Frank torna all’opera. E con lui anche tutti gli altri personaggi della Serie Tv, buoni o cattivi che siano.
Billy Russo continua a essere uno dei protagonisti indiscussi. Procede con la sua messa in scena, seduce Madani che purtroppo non sospetta di lui. Una donna così intelligente, che è riuscita a stanare la microspia nel suo ufficio, che sta preparando un finto piano per incastrare i colpevoli, a causa del bel faccino di Billy, non si è ancora (sottolineiamo ancora) resa conto di chi egli sia.
Purtroppo nell’operazione che l’agente aveva preparato nei minimi dettagli, perderà la vita Sam Stain, uno dei pochi ad avere la fiducia di Dina. Ma Madani sottolinea qualcosa; lo sguardo del suo amico in punto di morte non era triste o spento, era sorpreso, perché ciò che l’agente non sa, è che a ucciderlo è stato proprio il suo bel faccino Billy Russo, che dopo aver reclutato dei mercenari, si è diretto con loro nella missione. Il direttore dell’ANVIL ne sta davvero combinando di tutte i colori, e per ora la sta passando sempre liscia.
Dopo due episodi in sordina, finalmente il nostro supereroe torna all’opera. E lo fa affrontando quello che abbiamo detto essere l’altro antagonista della prima stagione, ovvero Lewis Wilson. Il ragazzo ormai ha perso il controllo, si ritiene essere molto simile al punitore, ma non è proprio così. La bomba fatta scoppiare dall’ex soldato ha coinvolto innocenti e civili, e questo nell’etica di The Punisher è una cosa da evitare assolutamente. Pestare e rapire Curtis poi è una mossa davvero errata.
In primis perché voleva solo cercare di aiutare Lewis, e in secondo luogo perché in questa maniera ha scatenato l’ira del punitore, cosa mai buona, tutti conosciamo Frank.
Inoltre Wilson ha preso di mira anche Karen, la persona a cui Castle tiene di più al momento. È davvero come se si fosse scavato la fossa da solo (in realtà ha fatto una cosa del genere nei primi episodi). La guerra tra i due la vincerà sicuramente Punisher, ma purtroppo per il momento il ragazzo è in leggero vantaggio. È grazie alla sua chiamata infatti che tutto il mondo scopre nuovamente che Frank Castle è vivo. Ora l’eroe è costretto a scappare, tutti pensano ancora che sia una criminale, non c’è posto per lui in questa città.
Questi due episodi inoltre ci confermano ciò che ormai avevamo capito da tempo. Frank potrà fare il duro, ma ormai ritiene David uno di famiglia, e così anche la moglie e i bambini dell’analista. La lezione che dà al piccolo bullo è esemplare. Non potrà più riavere Maria e i suoi figli, ma The Punisher ormai ha preso a cuore e David, e farà di tutto per aiutarlo. La scena comica dei due in un momento di sbornia, è indicativa di quanto ormai siano entrati in sintonia. C’è solo una cosa che li divide. Lieberman non vuole far fuori Rawlins, ma vuole contattare Madani. Frank invece, che nei primi episodi ha espresso la condizione di far fuori tutti i colpevoli, non ne vuole sapere. Una battaglia di ideali, vedremo chi la spunterà.
Abbiamo superato la metà della prima stagione, le storie iniziano a intrecciarsi tra loro. Rawlins si è leggermente defilato per lasciare posto a Russo, nonostante il rapporto tra i due non sia idilliaco, Wilson si è mostrato per quel che è, uno psicopatico che ritiene di essere simile a The Punisher. Madani e Lieberman vogliono la stessa cosa, ora sta tutto nel convincere Castle.