Attenzione! Questo articolo contiene spoiler su The Umbrella Academy 2.
Dopo il successo riscosso con la prima stagione (qui la recensione), The Umbrella Academy 2 torna su Netflix con una nuova, intrigante avventura per i fratelli Hargreeves. Lo show, ispirato ai fumetti di Gerard Way e Gabriel Bá si è evidentemente impegnato parecchio per soddisfare le altissime aspettative del pubblico, rivelandosi ancora una volta un moderno gioiellino del piccolo schermo.
La seconda stagione ricomincia esattamente da dove si era interrotta, riprendendo con fluidità la narrazione.
Scampati all’apocalisse, i giovani eroi vengono trasportati – separatamente – indietro nel tempo, precisamente negli anni ’60 nella città di Dallas. Soli, confusi, lontani dalla propria casa e dalla propria famiglia, gli Hargreeves si adattano così alle circostanze e cominciano una nuova vita in quella linea temporale. Nel corso delle puntate assistiamo a un progressivo stravolgimento degli eventi, che causerà inevitabilmente un nuovo paradosso temporale il cui esito è ancora incerto.
Formata da dieci episodi, la cui durata è stata leggermente ridotta, questa serie tv si conferma un’eccellenza del genere supereroistico. Malgrado in questo nuovo capitolo il tema dell’apocalisse si ripeta, le dinamiche tra i vari personaggi e la loro crescita rappresentano una novità non irrilevante. Scorrevole e ricca di colpi di scena, The Umbrella Academy 2 ci mostra dei protagonisti apparentemente più responsabili e uniti.
Lontani dalle loro vite (a)normali, gli Hargreeves hanno modo di ricostruire da zero la propria esistenza nell’arco temporale che va dal 1960 e il 1963. C’è chi decide di sfruttare i propri poteri per sopravvivere, come Klaus o Luther, e chi invece si adatta e raggiunge i propri obiettivi soltanto con i propri sforzi, come Allison. Le storyline dei singoli personaggi sono accattivanti, originali e inserite in contesti tipici di quel periodo.
Le tematiche sociali affrontate nella seconda stagione dello show, quali il razzismo o l’omofobia, non servono solo a sensibilizzare il pubblico ma anche per dimostrare la crescita personale e il senso di responsabilità dei protagonisti.
Più uniti che mai rispetto al passato, i fratelli Hargreeves si ritrovano così pian piano, riscoprendo gli affetti e imparando a contare l’uno sull’altro.
La Umbrella Academy si trasforma, metaforicamente, nel più abbordabile Team Zero nel quale i ragazzi non si considerano più dei soldati privi di un nome ma dei fratelli, che si guardano reciprocamente le spalle e si proteggono a vicenda. Nel corso del secondo capitolo abbiamo inoltre la possibilità di vedere ancor più da vicino i poteri dei protagonisti. Scopriamo così che sia Klaus che Vanya hanno un maggiore controllo delle proprie abilità, e che Diego è capace di rallentare il tempo.
The Umbrella Academy 2 accoglie delle nuove, interessanti new entry, come gli Svedesi, il cui ruolo è quasi marginale, o Lila, rapita da The Handler in tenerà età e che si rivela essere una dei 43 bambini nati il 1º ottobre 1989. Episodio dopo episodio non solo abbiamo l’opportunità di scoprire delle novità legate agli Hargreeves, ma anche delle piccole curiosità legate al patriarca della famiglia, Reginald Hargreeves, come il rapporto romantico tra l’uomo e Grace che negli anni Sessanta è viva, vegeta e senziente.
Anche sul piano tecnico The Umbrella Academy 2 ha subito dei miglioramenti.
La sceneggiatura è brillante, scorrevole, e riesce ad alternare con armonia dialoghi comici e discorsi toccanti e delicati (pensiamo al sacrificio di Ben, o al suo funerale). Le scene d’azione sono ridotte rispetto alla stagione precedente, e leggermente sottotono. Qualche errore è sfuggito all’attenzione dello showrunner (ad esempio, l’inquadratura errata della controfigura di Numero Cinque), ma fortunatamente si tratta di difetti quasi impercettibili.
La colonna sonora è, anche questa volta, eccellente: le transizioni tra le scene si adattano perfettamente al ritmo della musica, il cui genere varia dal jazz al rock, sino al twist. Saltano immediatamente all’occhio gli ottimi effetti speciali e la scenografia, realistica quasi quanto i costumi tipici degli anni Sessanta indossati dai personaggi.
Lottando contro un’apocalisse che rischia di distruggere ancora una volta l’intero pianeta, gli Hargreeves si ritrovano per una nuova travolgente missione che, fortunatamente, ha un epilogo positivo ma al contempo inaspettato. Il cliffhanger finale infatti ci ha anticipato che i nostri disfunzionali eroi si ritrovano in una timeline errata, in cui Reginald Hargreeves è vivo, Ben è Numero Uno e la Umbrella Academy non è mai esistita. La Sparrow Academy, al contrario, ha accolto dei ragazzi con delle abilità speciali che – probabilmente – daranno del filo da torcere ai sette protagonisti dello show.
Le domande lasciate in sospeso restano comunque parecchie.
The Umbrella Academy 2 ha svelato qualche dettaglio su Reginald Hargreeves, il quale si rivela essere un alieno, e sul suo rapporto con Grace e il primate Pogo. Tuttavia i misteri da risolvere sono ancora molti: scopriremo mai le vere origini di Sir Hargreeves e degli altri ragazzini con abilità speciali? I nostri protagonisti torneranno mai nella loro linea temporale? E chi fa parte della Sparrow Academy? Insomma, i quesiti sono tanti, le risposte pochissime e le soddisfazioni che ci ha regalato questa nuova stagione innumerevoli.
Il secondo capitolo di The Umbrella Academy non ha deluso le aspettative dei fan, ma è addirittura riuscito a superarle e a confermarsi ancora una volta un successo. Non sappiamo se e quando avremo una terza stagione, ma siamo tuttavia convinti che non proseguire sia un madornale errore, considerando l’eccelsa qualità dello show e il grande sostegno dei fan. In attesa di ulteriori notizie a riguardo, teniamo le dita incrociate e speriamo in un nuovo, avvincente ritorno della famiglia disfunzionale più amata di Netflix.