Lo so, aspettavate questo momento con ansia. Ebbene, eccoci qui: con il ritorno di The Vampire Diaries ritornano anche le mie recensioni. E vi posso garantire una cosa: in queste due puntate ci sarà davvero da divertirsi.
Una piccola precisazione: per “divertirsi” intendo che c’è proprio da spanciarsi dalle risate, perchè, in caso contrario, mi dovrei mettere le mani nei capelli e urlare per la disperazione. Ma ci tengo ancora troppo ai miei capelli per distruggerli per delle puntate così banali. Perchè è esattamente così che sono queste due puntate di The Vampire Diaries, banali e scontate. Forse non proprio sempre, ma vi garantisco che lo sono!
In più, dato che sono rimasta indietro con le puntate, quella di oggi sarà una recensione doppia. Vediamo quindi di fare un po’ d’ordine.
Breve riassunto dall’ultima puntata: Stefan e Damon si sono offerti come nuovi macellai per le anime crudeli al posto delle due sirene, per salvare le piccole gemelline figlie di Alaric e Caroline. Perchè si riesca a fare bene questo lavoro, Stefan è costretto a spegnere la sua umanità, anche se dovrà, stando ad un accordo, servire Arcadius solo per un anno.
Ed è qui che ritroviamo i due fratelli vampiri più amati. Siamo ad una specie di incontro degli alcolisti anonimi, solo che invece che parlare del tempo passato a non bere, si parla di chi ha fatto la cosa più spregevole o di chi ha il pensiero più terribile. La persona che perde, muore. Un giochino facile facile, quindi. Capiamo però che le regole sono un po’ cambiate rispetto a quando Seline e Sybil erano in servizio: ora non solo si cercano persone malvagie, ma si va ad insinuare il pensiero malvagio nell’individuo, per capire fino a che punto si può arrivare con la cattiveria.
Nuovi addetti ai lavori, nuove regole. La situazione dovrebbe risolversi con l’uccisione di un’unica persona, ma Stefan pensa bene di fare fuori tutto il circolo. Fa però molta attenzione a non spargere in giro troppo sangue, in modo da potersi controllare. E’ sempre e comunque uno squartatore, non dimentichiamolo. Quindi, se esce qualcosa in più dai due buchini dei canini, lui impazzisce. Mah, se lo dice lui…
Nel frattempo, a Mystic Falls, vediamo che Caroline è stata mandata come infiltrata nella sua vecchia scuola, per conto del suo capo. Motivazione: reportage dall’interno sulla preparazione della giornata dei fondatori. Quei begli eventi interessanti e per niente noiosi! Lo sentite l’odore di cosa già vista e sentita? Sì? Molto bene.
Tutto sembra andare per il verso giusto, inclusa la chiamata veloce con Matt che fa tanto flirt delle superiori. Ma meglio passare oltre. Caroline arriva in classe e cerca di familiarizzare con gli studenti. Del resto, non è invecchiata di un giorno, per lei è piuttosto facile fare l’infiltrata, ora che ci penso. La lezione comincia ed appare, così, dal nulla, lei:
Ve la ricordavate morta, vero? Eh, anche io. Almeno, sembrava essere così quando Damon le aveva strappato il cuore prima di partire in missione con suo fratello. Immaginavo che non avrebbe potuto restare morta a lungo, ma mi aspettavo che fosse un po’ più lunga, come cosa, o che la sua supposta morte valesse qualcosa i fini della trama. Macchè, niente di niente.
In tutto ciò, scopriamo che Sybil è lì perchè è una professoressa. No, sono seria! Insegna storia nel liceo di Mystic Falls. Come se quel posto di lavoro non portasse già abbastanza sfiga da solo, dato chi ci è passato! Scopriamo poi che è stata proprio Sybil a volere Caroline come infiltrata. Non per il servizio, di quello le importava davvero poco. Preferisce di gran lunga insegnarle la storia, quella vera… O almeno, vera secondo lei.
Durante la lezione capiamo però che, in fondo in fondo, un po’ la sirenetta ha ragione. La città non è stata fondata dalle famiglie che tutti credono, ovvero Salvatore, Gilbert, Forbes, Lockwood e Fell, ma da una famiglia che stava lì molto prima, ovvero i Maxwell, costruttori, tra l’altro, della prima campana che viene suonata durante la parata dei fondatori. Tenete a mente questa cosa della campana, sarà utile poi.
Nel frattempo, Damon e Stefan stanno decidendo la loro prossima vittima. Dovendo spingere le persone fino al loro limite, è necessario che la sfida che si propongono sia un minimo stimolante. O almeno, così dovrebbe essere per Damon. E Stefan riesce ad accontentarlo piuttosto bene, trovando la perfetta vittima:
Vi ricorda mica qualcuno? Eh, esattamente! Questa povera ragazza è estremamente simile ad Elena, protagonista storica di The Vampire Diaries. Tra l’altro, siamo di fronte ad una dottoressa poco meno che trentenne, con, scopriremo poi, genitori morti in un incidente stradale. Non so, vogliamo metterci qualche altra somiglianza? Tipo un fratello che caccia vampiri? Vabbè, non commento nemmeno, che è meglio.
Una cosa che però notiamo è il fatto che Stefan è prontissimo a scoprire i segreti oscuri di questa ragazza, mentre Damon tenta di trattenerlo. Strano, ci aspetteremmo che uno che ha convinto suo fratello a spegnere la sua umanità sia più partecipe di tutta la vicenda, invece no! Gli basta stringere qualcosa che ha in tasca per ritrovare un briciolo di umanità. Stefan però se ne frega altamente, e obbliga Damon a prendere la verbena per partecipare a quel suo gioco perverso. L’amore fraterno tipico di The Vampire Diaries: che meraviglia!
Ecco qui per voi un esemplare di Damon in un letto di ospedale, indebolito dalla verbena in modo da non poter effettivamente intralciare i piani del fratello. Certo che Stefan quando spegne l’umanità diventa davvero una brava persona, non c’è che dire! È durante la permanenza in ospedale che i due fratelli vampiri scoprono la storia familiare della povera dottoressa, che risponde al nome di Tara. O meglio, Stefan scopre di come sono morti i suoi genitori, e tenta di convincerla che il pirata della strada che li ha uccisi è proprio Damon, che non meriterebbe, quindi, di essere salvato.
In realtà Stefan non è che ci prova a convincere Tara. Insiste talmente tanto sulla possibilità che avrebbe di fare giustizia ai suoi genitori che non ci mette poi tanto a insinuarle il dubbio che, forse forse, salvare la vita ad uno come Damon è totalmente inutile, perchè non merita nemmeno mezza possibilità per redimersi. E a nulla servono i tentativi del più vecchio dei Salvatore di convincere Tara che Stefan le sta mentendo: è troppo debole per soggiogare chiunque.
Dite quello che volete, ma Tara ed Elena sono davvero simili. Per quanto riguarda la nostra storia, invece, vi lascio immaginare come potrebbe essere finita dopo che Stefan ha tanto insistito sulla falsa colpevolezza di Damon. Una volta che Stefan le ha insinuato il dubbio, Tara si è sentita parecchio combattuta, tra il rispettare il codice che le viene imposto dalla sua professione e la possibilità di farsi giustizia da sè, uccidendo il supposto pirata della strada che fece fuori i suoi genitori.
Risultato finale: ha pensato bene di farsi giustizia da sé, dandola così vinta al peggiore dei fratelli Salvatore. Ha dunque fatto fuori Damon, convinta di ucciderlo sul serio. Il fatto che questo fosse impossibile è tutta un’altra storia.
Se ne rende però conto quando, uscita dall’ospedale, si ritrova Stefan davanti ad aspettarla. E lui non solo la mette davanti al fatto che ha ucciso una persona, ma le fa capire senza troppi mezzi termini che sta per ucciderla. Damon tenta di intervenire, di nuovo, ma senza risultati. Anche perchè, nel frattempo, Stefan ha trovato la cosa che suo fratello teneva nella tasca, che lo trattiene dal dare libero sfogo alla sua vera natura: il ciondolo di Elena.
Quindi, dimostrando che quella cosa per lui non ha più nessun valore, Damon lascia che Stefan uccida Tara, mandando la sua anima direttamente all’inferno per ciò che ha fatto. Non contento, però, Stefan intimerà a suo fratello di sbarazzarsi di quel ciondolo, dato che sembra portare solo problemi. Ed è esattamente ciò che Damon farà, se escludiamo il fatto che andrà a cercarlo e a riprenderselo il giorno dopo.
Non dobbiamo però pensare che questa puntata di The Vampire Diaries sia incentrata solo sui fratelli Salvatore. Abbiamo anche i nostri amici già citati sopra. Mentre Sybil sta tenendo praticamente in ostaggio Caroline e un’intera classe di studenti, Matt si trova all’Armeria, per consegnare i documenti raccolti da Tyler su Seline. Arrivato lì, si cerca di capire a cosa serve tutta l’attrezzeria, incluso il diapason e la sfera che Damon cercava dal padre di Matt.
Sembra, in tutto ciò, che tutto quello che stava nella scatola di Tyler concorra a comporre questa mitica campana storica creata dai Maxwell, i primi primi fondatori di Mystic Falls. Ed è proprio il padre di Matt a dare a suo figlio e al povero stagista di Alaric le risposte di cui hanno bisogno. Insomma, tanto tempo per lavorare e neanche un po’ per la famiglia, che bellezza.
Guardate un po’ la faccia contenta di Matt: quanta gioia e quanto amore filiale!
Comunque, le ricerche per capire come funziona questa campana stregata devono attendere. Matt viene chiamato da Caroline, che si trova in una parte sperduta del bosco con Sybil che vuole bruciare vivi degli studenti. Motivazione: Sybil vuole a tutti i costi trovare la campana originale dei Maxwell, ma non si capisce bene per quale motivo. Gli studenti sono solo un incentivo per avere l’aiuto di Caroline. Insomma, passano i mesi ma la cara sirena non cambia mai!
Ed ecco perchè la giovane vampira bionda richiede l’aiuto di Matt. La campana avrebbe dovuto trovarsi nel fiume a Wickery Bridge, ma, ovviamente, non c’è. Sembra che tutta la roba sia nel garage di Caroline, dato che Matt aveva consegnato tutto a sua madre ancora in tempi non sospetti.
Padre e figlio si mettono alla ricerca degli studenti per cercare di salvarli dalla follia di Sybil, mentre la sirena e Caroline raggiungono il garage di lei per recuperare la campana. Peccato che sia tutto imballato, e della campana nemmeno l’ombra. C’è però un piccolo biglietto lasciato da Seline, che a quanto pare è arrivata prima della sorella.
Sybil sta davvero per dare di matto e lanciare il segnale ad una povera studentessa, per dare fuoco ai suoi compagni, tutti ovviamente soggiogati a dovere. Fortuna vuole che Matt e suo padre siano arrivati in tempo, quindi, anche stavolta, tutti salvi.
La puntata 8×08 di The Vampire Diaries, in sè, si conclude qui. Davvero, non c’è nulla che sia effettivamente interessante o che non si sia già visto. Inclusa l’aggiunta di Sybil che cerca di insinuare il dubbio in Caroline sulla moralità più o meno salda di Stefan come squartatore. Ah, ecco! L’ultimo avvenimento, a fine episodio, è proprio l’immagine di Stefan che ha di nuovo perso totalmente il controllo.
Scioccante e inaspettato, vero?
Passiamo quindi direttamente alla 8×09 di The Vampire Diaries, giusto giusto alla prossima pagina!