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The White Lotus 3×03 – Cominciamo a fare il punto della situazione

Leslie Bibb, Carrie Coon e Michelle Monaghan in una scena di The White Lotus 3
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Tornando indietro di una settimana, ricorderete bene che avevamo parlato della seconda puntata di The White Lotus 3 paragonandola alla calma che precede un uragano. Tutto resta immobile prima di un uragano, asserivamo. Lo abbiamo detto, con convinzione, guardando e assistendo inermi alla calma piatta con cui i personaggi cercavano di gestire il caos che avevano portato con sé in valigia. Dopo una settimana, The White Lotus 3 ci accoglie esattamente così in questo terzo episodio. Raccontando il sogno di Victoria, è la stessa produzione HBO a parlare concretamente, in modo letterale e simbolico, della calma che precede uno tsunami.

«L’oceano è così prima di uno tsunami» afferma Lochlan guardando la calma piatta del mare di fronte a sé. Quell’esatto istante, che non è altro che un sogno, acquisisce però un’importanza. Non soltanto per noi. Non soltanto per chi quel sogno l’ha sognato. Acquisisce un’importanza soprattutto Timothy, il patriarca di una famiglia in cui ogni cosa è sempre stata al posto giusto almeno all’apparenza. Almeno davanti al prossimo.

The White Lotus 3 non è una Serie Tv che corre. Va a passo lento. Ma possiamo cominciare a fare il punto della situazione, partendo proprio da questo terzo episodio

Una delle protagoniste di The White Lotus 3, Belinda
Credits: HBO

Timothy conosce bene il significato di quel sogno. E lo sa soprattutto perché proprio in quella stessa notte, dall’altra parte, i federali stanno ribaltando il suo studio. Le sue carte adesso non sono niente. Non sono più ricchezza, vanto, soddisfazione. Non sono documenti che si trasformeranno in ricchezza, come da sempre. Sono un ammasso di cartacce che, da lì a poco tempo, potrebbero diventare il biglietto per la distruzione del sogno americano. Di quella vita perfetta, che adesso non sembra contare più niente. Perché è questa la costante dei personaggi di The White Lotus 3: senza quella certezza, valgono come il loro possibile fallimento economico.

Restano privi di qualsiasi forza o essenza. Non sanno re-inventarsi. Non sanno come si faccia a ri-alzarsi da terra. A volte non lo sanno perché nessuno glielo ha spiegato, e altre volte non lo sanno perché non si sono mai posti la domanda. Perché hanno dato per scontato che se esiste una verità, questa dice che loro usciranno illesi da qualsiasi cosa. Imbattibili, come quell’impero che hanno costruito. E così Timothy si perde, scappa da sé, dal suo telefono, dalla sua famiglia. Scopre che nessuno è infallibile, neanche un milionario. E come non è infallibile Timothy, non infallibile nessun altro personaggio di The White Lotus 3 che, in questo episodio, comincia a prendere atto della vita che s’è creato.

Come nel caso di Kate che, nella notte, quando tutto è spento e i segreti campano meglio, scopre quanto le sue amiche non la stimino, quanto la vedano lontana da loro a causa non soltanto di idee politiche differenti, ma anche per lo stile di vita che le distingue. Se ci fosse una gerarchia, Kate per le sue migliori amiche ricoprirebbe l’ultimo posto tra le persone più stimate. Ma l’ipocrisia alberga qui in ogni dove, e se c’è una cosa che sappiamo per certo già in questa terza puntata è che no: nessuna di loro metterebbe l’altra tra i primi posti.

Perché questa non è mai stata amicizia. E’ stato, e continua a essere, un auto-elogio. Un mezzo attraverso il quale spendere al meglio i propri soldi condividendo con qualcuno il lusso della propria vita. La loro amicizia non serve a niente se non a farle sentire fortunate di essere quel che sono, e di non essere l’altra.

Leslie Bibb, Carrie Coon e Michelle Monaghan in una scena di The White Lotus 3
Credits: HBO

Adesso che siamo giunti alla terza puntata (come sempre disponibile su Sky e NOW) possiamo cominciare a tirare le primissime somme. Come sappiamo, The White Lotus non è una Serie Tv che concede facilmente le risposte, e questi primi tre episodi sanno come depistarci non condividendo mai alcun tipo di informazione circa quanto accadrà al White Lotus. Il colpevole e la vittima potrebbero essere dunque chiunque, al momento. Ma è chiaro che, nonostante le poche informazioni, ci siano alcuni nomi più papabili di altri. Come nel caso di Belinda e Greg, i personaggi storici di The White Lotus che si incontrano di nuovo anche in Thailandia. Che i due possano essere il colpevole e la vittima è un’ipotesi che, al momento, appare forse perfino scontata.

Come sappiamo, nella prima scena della prima puntata di The White Lotus 3 (qui recensita) la vittima viene ritrovata proprio dal figlio di Belinda, e questo potrebbe essere un punto a favore per questa ipotesi. Greg, che intanto cerca di non farsi riconoscere dalla donna, potrebbe essere il colpevole. Non sappiamo cosa attenderà i due protagonisti nelle prossime puntate, ma il filo conduttore che li unisce è Tanya, e sappiamo quanto Greg abbia da nascondere in questo senso, che cosa sia avvenuto alla fine della seconda stagione (qui la recensione). Eppure, una parte di noi si chiede se davvero The White Lotus 3 abbia intenzione di rimettere in gioco questo tipo di dinamica. Già nella precedente stagione la Serie Tv ha deciso di sacrificare un personaggio già conosciuto, e ri-farlo potrebbe essere una ripetizione un po’ banale e scontata che vorremmo non vedere.

Un’altra possibile teoria, almeno per il momento, riguarda uno dei personaggi fino ad adesso più interessanti: Rick. Sotto sua stessa ammissione, Rick racconta di aver fatto cose di cui non va fiero in passato. E racconta quel passato con un nodo alla bocca dello stomaco, parlando di una rabbia che non riesce a seppellire. Quando sei arrabbiato, così arrabbiato come lo è lui, quella tristezza che ha condannato la tua vita non è ancora passata. E’ viva, e sta continuando a distruggerti. A volte ne esci comunque con le ossa rotte ma la certezza di non voler mai diventare quello che hai combattuto, e altre volte ti trasformi nell’astio che ha distinto la tua vita, andando a fondo fino a perderti completamente. Rick sembra far parte di questa categoria.

Sappiamo, almeno per il momento, che il padre è stato assassinato prima che lui nascesse. Eppure, in quel posto sembra esserci qualcosa che lo ri-colleghi al passato, qualcosa che potrebbe essere legato a Sritala, a cui si approccia in modo ambiguo proprio durante questa terza puntata. Se questa sensazione è reale, forse chi ha rovinato la vita di Rick prima ancora che lui sapesse parlare è proprio lì. Cammina tra le strade di Bangkok, ed è il marito di Sritala. Che Rick sia alla sua ricerca è oramai chiaro, ma è davvero questo il motivo? E’ il marito di Sritala la rovina dell’esistenza di Rick? E’ lui il personaggio a cui si presenterà il conto da pagare mentre intanto lo tsunami arriva portando con sé ogni frivolezza, lasciandoli tutti impotenti tra le mecerie della propria distruzione e auto-distruzione?

Per avere una risposta a questa domanda probabilmente dovremo attendere lo sviluppo dell’intera stagione, ma una cosa è certa fin da ora: nessuno ne uscirà illeso, e chiunque sopravviva andrà via dal White Lotus con la consapevolezza di non essere infallibile. Di non essere il Superuomo di D’Annunzio, ma una persona comune. Come tutti noi.

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