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This Is Us: l’amore per l’altro si nasconde nella semplicità di dire ‘ci sono’

This Is Us
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Come si dimostra l’amore? Prende le mosse da questa semplice domanda il sedicesimo episodio di questa stagione di This Is Us. Servono grandi gesti? Forse bisogna avere quella capacità di sorprendere l’altro, di lasciarlo di stucco. Di togliergli il respiro. Forse bisogna essere come Jack che ogni anno sorprende sua moglie Rebecca in modi sempre nuovi e più clamorosi. Eppure, capiamo abbastanza presto, procedendo nella visione, che non è tanto questo. No, non servono i grandi gesti. O almeno non sono queste attestazioni in sé a fare la differenza. Anzi, possono diventare controproducenti facendo sì che l’altro non si senta all’altezza. Ma allora qual è il modo migliore per dimostrare quello che sentiamo?

Non è facile l’amore, non lo è mai. This Is Us ce lo ricorda di continuo. Anche la coppia più perfetta può dimostrarsi fragile, può mostrare la debolezza dell’incomprensione. È quello che accade a Randall e Beth, frapposti da un muro di sottile sofferenza. Entrambi hanno dovuto dire addio a Deja, una ragazza a cui si erano affezionati, a cui avevano aperto il cuore. La sua brevissima ricomparsa non ha fatto altro che riaccendere la tristezza dell’abbandono. Entrambi soffrono ma vivono diversamente questa sofferenza. Beth si nasconde dietro la scorza della razionalità, dietro la maschera dell’imperturbabile e forte donna in carriera. Randall invece nella sua consueta ansia non può far a meno che esprimere in forma esasperata tutte le sue preoccupazioni.This Is Us

Non è insensibile Beth e non è troppo emotivo Randall. Sono due facce della stessa medaglia, due espressioni di un amore che entrambi hanno perso e di cui non accettano la fine. L’amore c’è. È nelle pieghe delle loro discussioni, delle tensioni che salgono e lacerano la coppia. Un amore che in questo episodio vive per entrambi nella disperazione per ciò che hanno perso. Las Vegas rappresenta per entrambi una distrazione. Un modo per tirarsi fuori da quei problemi che li investono ogni giorno. O almeno così dovrebbe essere.

Per tutti i personaggi di This Is Us Las Vegas rappresenta una speranza. L’idea di poter raggiungere un traguardo. Per Kevin è l’Everest: resistere all’alcol nella tentacolare città dei vizi e delle perversioni. Lo fa con decisione e sfrontatezza finché la vita non lo mette di fronte alla difficoltà, alla delusione, almeno apparente, per quel ruolo d’attore su cui tante speranze aveva riposto. Kevin è fragile, lo abbiamo visto episodio dopo episodio, e non si è ancora rialzato. Sballottato dalla vita accetta passivamente il suo destino. L’amore per lui non può trovare posto. Non può esserci sentimento per l’altro se non riacquista prima l’amore per se stesso. Di fronte ha la prova più difficile, l’ennesima della sua vita. L’Everest che inizia a scatenare una tormenta tremenda.

Anche Toby vede in Las Vegas la terra della speranza. In questo viaggio ripone la fiducia di trovare l’amore e l’accettazione di nuovi “fratelli”. Quell’amore che il suo fratello minore non gli ha mai riservato. “Non volete sapere come ci si sente ad avere sedici anni e sentire vostro fratello di sei dire che non vuole più giocare con voi sapendo che lo dice sul serio”. Soffre per un affetto che manca, un legame che non può avere e verso cui i fratelli Pearson sembrano del tutto disinteressati, troppo presi dalle loro difficoltà quotidiane.

In questo confusionario groviglio di speranze, delusioni e sofferenze si staglia qualcosa. Lo fa accompagnandosi ed esprimendosi anche nei flashback di un passato fatto di bei ricordi e gesti spettacolari. Questo qualcosa è l’attenzione che tutti, alfine, rivolgono all’altro. Ecco, l’esserci per l’altro. Dire: “Ti vedo, ti sento. So esattamente di cosa hai bisogno”. Tutti in This Is Us alla fine lo capiscono. Si rendono conto di dove realmente sia la grandezza di una stella cadente. Non è nel suo splendore ma nell’occhio di chi la osserva e ne rimane stupefatto.This Is Us

Un gesto non ha valore se non è rivolto all’altro. È destinato a rimanere oscuro, disperso nel freddo universo. Ma quando, nell’istante in cui quella cometa, quel gesto, si indirizza verso la Terra, verso di noi, allora, nella meraviglia di una stella cadente che si disintegra nell’atmosfera, nel gesto che si fonde nelle nostre vite, riusciamo ad apprezzarne la grandezza. La cometa è forse il più antico riflesso dell’origine della nostra nebulosa. Rappresenta il ricordo dell’atto fondativo di ciò che ci circonda. Così anche l’amore non è altro che il riflesso della nostra nascita che si riattualizza costantemente nei gesti che doniamo agli altri. Nelle attenzioni, nell’esserci per chi ne ha bisogno.

Lo capisce Kate che superando la rivalità con Beth, il suo complesso di inferiorità, restituisce alla donna la consapevolezza del suo enorme cuore. “Mi ero affezionata a quella ragazza e ora se n’è andata. E ho provato a non pensare a lei ma non ci riesco. È che… continuo a chiedermi se sta bene, se ha freddo, se è stressata, se il suo insegnante di scienze sa quanto è intelligente”, prorompe finalmente la moglie di Randall. In quella confessione c’è il senso di un dolore fino ad allora celato. La catarsi di una persona che si mette a nudo e si apre all’altro. Così anche Kate può ricevere nella confidenza che le viene rivolta l’attenzione che necessitava.

Anche Randall e Kevin donano importanza a un gesto d’amore. Quello che riservano a Toby nell’accoglierlo come parte della famiglia. Nel superare quello stacco tra i “Pearson” e i “randagi”, gli esclusi (Toby, Beth e soprattutto Miguel). “Ero davvero emozionato dall’idea di avere una seconda occasione per avere due nuovi fratelli, capite?”. Confessione dopo confessione ognuno getta la maschera e rivela le proprie insicurezze all’altro. Lo fanno gli stessi Kev e Randall con Toby. Di rimando ricevono quelle parole di sostegno di cui avevano fortemente bisogno. Quel “So esattamente di cosa hai bisogno in questo momento e voglio dimostrarti quanto questo sia importante per me” di cui parla Jack.This Is Us

A lui è affidato il senso finale di questo episodio di This Is Us: “Un grande gesto non consiste in ciò che effettivamente fai. Non consiste in ciò che dici. Ma nelle tue intenzioni. Consiste nel prendersi il tempo per dire alla persona a cui tieni: ‘ti vedo, ti sento”. Tutti i protagonisti si rendono conto di questo. In quei gesti, semplici, spontanei ma profondissimi si nasconde la grandezza. Nelle poche parole di conforto di Toby per Randall e Kevin.

Nel cuore fatto di cioccolatini che Kate dona a Beth accompagnato da un bigliettino che rassicura la donna su chi è davvero. “Hai un gran cuore, Beth Pearson”. Nella stessa Beth che inverte la direzione della macchina per assicurarsi di come stia Deja lasciandosi vincere da un amore che fa male ma non può essere represso. Cedendo alle preoccupazioni di Randall. Quelle preoccupazioni che sono anche le sue, quelle di una mamma affidataria.

Eccoli i grandi, piccoli gesti, le stelle cadenti che finisco per brillare nella luccicante Las Vegas, nella città che fa da sfondo all’ennesimo, profondissimo episodio di This Is Us. Ricordiamoci sempre dell’altro. Facciamolo nella semplicità di un bacio stampato di sorpresa, in un segno di affetto improvviso e inaspettato. Non servono grandi gesti, serve esserci e dimostrare all’altro che è nei nostri pensieri. Solo questo conta. Solo questo. Non diamolo mai per scontato, l’amore.

“Non ho bisogno degli anniversari per vederti. Io ti vedo ogni giorno. Sei la mia stella cadente quotidiana”

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