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Untold: la Fidanzata Inesistente – La Recensione del nuovo documentario Netflix

Untold: La Fidanzata Inesistente
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Attenzione: l’articolo contiene spoiler sul documentario Untold: La Fidanzata Inesistente

Untold: La Fidanzata Inesistente è il nuovo capitolo della serie documentaristica Untold targata Netflix. I prodotti, che si destreggiano in ogni appuntamento tra storie personali e sportive, sono racconti veri e spesso inediti che si mostrano per quello che sono: vividi e ricchi di dettagli estrapolati da testimonianze dirette e ricerche approfondite sapientemente miscelate e che non lasciano mai il pubblico con una storia a metà. Che si tratti di un arbitro coinvolto in un giro di scommesse, di sconfitte cogenti o di risse in NBA, il format è sempre lo stesso: chiaro ed esaustivo. Nemmeno questo capitolo, diviso in due parti della durata di un paio d’ore complessive con il quale la piattaforma racconta la storia della giovane stella del football americano, l’hawaiano Manti Te’o, fa eccezione.

Untold: La Fidanzata Inesistente. Manti Te’o vittima di catfishing

Manti Te’o e Naya Tuiasosopo. Da Untold: La Fidanzata Inesistente

Quello del catfishing, ovvero il raggiro per cui qualcuno si finge un’altra persona attraverso internet, è un problema serio e attuale. Diffuso con l’avvento dei social, ha spesso coinvolto vittime innocenti che si sono indebitate all’inverosimile o che hanno subito gravi ripercussioni a causa di un inganno perpetrato ai loro danni per un lungo periodo. Che le conseguenze possano essere devastanti lo sa bene Manti Te’o, samoano nato alle Hawaii, classe ’91 e protagonista, almeno in parte, del documentario. Il ragazzo sin da piccolo, seguendo gli insegnamenti della famiglia (che si basano sostanzialmente sulle tre F di fede, football e, chiaramente, famiglia) sogna di diventare un giocatore di football professionista. E, sia fisicamente che mentalmente, sembra avere tutte le carte in regola per riuscire nell’impresa: Manti Te’o, infatti, è una vera e propria promessa del Notre Dame, la squadra del college in Indiana in cui si distingue per talento e serietà. Le sue prodezze gli spianano la strada verso l’NFL, la massima lega professionistica. Sembra tutto facile per il ragazzo prodigio: anche in amore le cose sembrano andare molto bene per Te’o che intraprende una relazione con una ragazza californiana, Lennay Kekua, conosciuta su Facebook. C’è solo una nota stonata in questa bella storia d’amore: la coppia è continuamente in contatto senza mai incontrarsi. Confidenze, promesse, segreti, una relazione apparentemente normale se non fosse per alcuni sospetti che non provengono, però, dal diretto interessato. Te’o si mostra come un bravo ragazzo, forse un po’ naif, ma abbastanza innamorato da decidere di rimandare l’incontro con Lennay nonostante l’impazienza. A un certo punto il dramma: il giocatore non dimenticherà mai l’11 settembre 2012, giorno in cui riceve una notizia sconvolgente e in cui il suo mondo si sgretola letteralmente: sua nonna e la sua ragazza sarebbero, infatti, entrambe morte. Profondamente distrutto, Manti decide di rendere orgogliose le donne amate cercando di essere un uomo e un giocatore migliore. É quello il giorno in cui gioca la partita della vita. Sembra davvero un film con Te’o idolo dei media e dei tifosi. Peccato che questo momento di gloria duri poco. Da quell’evento la sua carriera subisce un tracollo perché il mondo scopre, grazie a una rivista che vuole vederci chiaro, ciò che lo stesso Te’o non sa: Lennay Kekua non esiste. A chattare con lui su Facebook è Ronaiah Tuiasosopo, il ragazzo transgender, oggi Naya, altro protagonista del documentario.

Con Untold: La Ragazza Inesistente Netflix mette a segno un altro colpo

Untold: La Fidanzata Inesistente, quindi, racconta non solo la storia dello sportivo fine a se stessa ma coglie l’occasione anche per mostrare e approfondire il rapporto che c’è tra media e sport in America. Lo sport vive grazie alle narrazioni mediatiche e queste ultime sopravvivono grazie allo sport in una relazione quasi asfissiante ed esasperata. Di conseguenza, gli sportivi ricoprono dei ruoli precisi e, alle volte, passano dall’essere dei veri e propri eroi (Manti Te’o viene osannato fino alla scoperta del catfishing) a vedere la loro carriera totalmente distrutta (Te’o, infatti, nel 2013 viene scelto solo nel secondo giro di Draft e non per demeriti sportivi). Il documentario, con una serie di confessioni del protagonista racconta esattamente come si è sentito Te’o che è letteralmente precipitato dalle stelle alle stalle con tutte le conseguenze psicologiche che questa caduta ha comportato. I suoi sentimenti, come quelli di Naya, vengono messi a nudo anche con rivelazioni intime.

Naya Tuiasosopo, infatti, accetta di partecipare a Untold: La Fidanzata Inesistente per raccontare la sua versione dei fatti, ovvero le motivazioni che l’hanno spinta prima a contattare il giocatore di football, poi a fingere la sua morte. L’attenzione si sposta su di lei e sulla sofferenza che ha interiorizzato prima di trovare il modo di stare bene con se stessa. Dalle parole di Naya traspare, nonostante tutto, un sentimento reale nei confronti del giocatore, sentimento che la spinge, ad un certo punto, a sparire nel modo peggiore possibile. Naya è senza ombra di dubbio colpevole di aver raggirato il giocatore, ma è anche vittima del suo stesso inganno. Il pregio di Untold sta nel fatto che, nonostante possa sembrare una storia semplice, perché potrebbe ridursi tutto alla domanda ”Come ha fatto Manti Te’o a non accorgersi della trappola in cui stava cadendo?” in realtà mostra una vicenda profonda e complessa in cui un fatto inizialmente privato diventa di dominio pubblico. Ciò, per forza di cose, scatena un polverone mediatico che mette alla gogna entrambi, in particolare Manti Te’o che perde di credibilità: prima complice poi credulone, lo sportivo si vede costretto, pur di non perdere tutto ciò che gli resta, a dimostrare continuamente di essere una persona diversa rispetto all’etichetta con cui il mondo lo ha classificato dopo la vicenda.

Le interviste vengono montate in maniera sapiente e sanno coinvolgere un pubblico incredulo, ma appagato. Lo spettatore, quindi, viene chiamato a diventare una sorta di giuria popolare a cui viene dato il potere di farsi una propria idea della vicenda. Ciò è possibile perché Untold: La Ragazza Inesistente è un prodotto moderno e professionale, che riesce a sentire e coinvolgere tutti i protagonisti restituendo un quadro chiaro e completo di ciò che è accaduto, svelando a poco a poco tutti i pezzi del puzzle che costituiscono l’intera vicenda.

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