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Valeria 4 – La Recensione dell’ultimo saluto delle 4 amiche di Madrid

Lola, Nerea, Valeria e Carmen in Valeria 4
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Possiamo finalmente affermarlo: dopo un’inaspettata e trepidante attesa durata 2 anni, siamo giunti al capolinea della creazione di María López Castaño per Netflix, basata sui romanzi rosa di Elísabet Benavent. Valeria 4, più breve delle altre stagioni, ha ripreso le fila dall’esatto punto in cui eravamo rimasti, facendoci orientare nell’immediato e senza superflui giri di parole, seppur inizialmente ci abbia soltanto riconfermato certezze che avevamo già, non ha rinunciato alla vecchia abitudine di stupirci con i suoi colpi di scena. Tuttavia, non possiamo negare che l’intera serie, da sempre, si fosse costruita intorno ai suoi stessi clichè da commedia romantica dalle tinte erotiche, tanto che è diventata uno di quei guilty pleasure alla Emily in Paris (qui la recensione della quarta stagione ) a cui nessuno, soprattutto le ragazze di ogni età, possono rinunciare. Pertanto, che cosa ci racconterà mai Valeria 4?

Beh, avevamo lasciato la volubile Ferriz in preda ai suoi insormontabili blocchi dello scrittore e così la ritroviamo adesso. È sempre fidanzata con Bruno, che a quanto pare inizia a invadere maggiormente i suoi spazi, proponendole addirittura un convivenza nelle Asturie per stare più vicino a lei e alla figlia. Carmen, invece, sta vivendo una vera crisi post partum e nonostante abbia il cuore pieno d’amore per il piccolo Gonzalo e suo marito Borja, non vede l’ora di rientrare a lavorare e riprendere in mano la sua vita.

Nerea, per parte sua, vorrebbe che Georgina convivesse con lei nella casa nuova in cui si trasferirà. E se ne inventa di ogni pur di convincerla, ma invano. Lola, infine, si barcamena tra la sua relazione con il giovanissimo Rai, che vorrebbe vivere con lei, e un’imminente promozione di lavoro, combattendo pure contro un collega che flirta con lei solo per affossarla.

Valeria Ferriz e il blocco dello scrittore

Presentata così, sembra che in Valeria 4 non accada nulla di sorprendente

Tuttavia sono innumerevoli e di un certo valore i plot twist e le tematiche che Valeria 4 scoperchia con la sua briosa delicatezza. Parliamo innanzitutto della fatidica crisi di mezza età che attraversano tutti coloro che si appropinquano a compiere i 30 anni. Le nostre ragazze infatti, oramai adulte vere, sono cresciute insieme! Tra montagne russe emotive, fallimenti e successi lavorativi, limiti caratteriali e insegnamenti acquisiti dopo innumerevoli errori.

Soprattutto in Lola notiamo un rilevante e definitivo cambiamento di approccio. Di fatto, la giovane donna non solo è rimasta sempre fedele a Rai nonostante la potenziale tentazione, ma si è impegnata a diventare sempre più concreta, coerente con le sue scelte e rispettosa di se stessa. Nerea “la frigida”, invece, scoprendo che il suo apparato genitale non fosse molto fertile nonostante l’età, valuterà anche la possibilità di avere un figlio prima o poi. Con o senza Georgina che, andando in slow motion su molti fronti sentimentali rispetto a lei, rifiuterà anche questa sua proposta.

Legato a questi aneddoti emerge dunque il pregnante argomento della maternità

E questo, indubbiamente, ce lo racconta in primis lo spumeggiante personaggio di Carmen (qui trovi le serie cambiate per una gravidanza nel cast). Lei infatti, nei primi mesi dopo il parto, attraverserà quel senso di colpa di non possedere quell’innato istinto materno che fa abnegare naturalmente per il bambino. Così, ammetterà di sentire un viscerale bisogno di voler tornare in agenzia e di pensarci due volte prima di tornare a casa tra pianti, pannolini e tiralatte. Nonostante ciò, nulla viene descritto come bianco o nero. Di fatto, non mancheranno le situazioni in cui si confermerà madre dedita e accorta tanto che, se non fosse stato per l’invidiabile supporto del marito, avrebbe anche rinunciato alla proposta di trasferirsi a Parigi lontano dalla sua famiglia. A tal proposito, il principale comune denominatore è adesso la problematica di saper conciliare gli imperanti impegni di lavoro con le proprie relazioni sentimentali.

E più degli altri, si piazzano in questo crocevia Valeria e Bruno. Egli, infatti, si mostra più ossessionato del solito dalle sue scadenze da scrittore, dalla sua produttività e concentrazione, cercando di non cedere alle distrazioni più basilari come il tempo e le attenzioni da dedicare alla sua Ferriz. E per Valeria sarà ancora più dura sostenere il suo atteggiamento, considerato che si trovano entrambi sotto la stessa casa editrice, ma non solo. Alla loro prima fiera del libro insieme, Bruno non farà che sminuire i suoi lettori poiché invidioso della fama riscossa mediante i suoi romanzi.

Víctor e Valeria

D’altro canto, anche Lola proverà lo stesso disagio

Di fatto lei, in corsa verso l’ascesa professionale, sembrerà non trovare in Rai il sostegno e l’entusiasmo di cui aveva bisogno in quello specifico periodo. A non mancare, inoltre, è il perenne e traviante contrasto interiore tra la vita precedente e quella attuale, la crisi di appartenenza a un’identità nuova, diversa, che ce la mette tutta per far sentire “impostore” le nostre ragazze. Giusto per citare il principale alter ego di Valeria. Ed è proprio a questo punto che fa capolino la personificazione in carne e occhi verde smeraldo della massima “certi amori fanno giri immensi, ma poi ritornano”.

Víctor, infatti, fa la sua entrata di scena con un’insolita discrezione. O meglio, in punta di piedi come non aveva mai fatto nella vita di Valeria. Le propone un’amicizia sana e apparentemente disinteressata. Le dà tutto il sostegno e l’ispirazione di cui aveva bisogno per il nuovo romanzo che sembrava non prendere forma. E si distinguerà, ancora una volta, da tutti coloro che la circondavano, anche solo per un pensiero, uno sguardo, un consiglio. Seppur la sua promessa finale di amore e convivenza suggellata da una meravigliosa nuova casa e da un anello, sembrerà un po’ artificiosa per i suoi standard.

Quindi, che Víctor fingesse entusiasmo per la sua relazione con Bruno lo avevamo capito già

Ma non lo ha fatto in maniera arrogante. E quasi nulla, del suo nuovo modus agendi, ricorda oggi il narcisista inaffidabile e superficiale che era in passato. Tanto che ancor più scontato era che Valeria avrebbe lasciato Bruno dopo l’inconveniente alla Fiera e l’azzardatissima decisione di trasferirsi con lui nelle Asturie. Ciò detto, tali decisivi processi, in Valeria 4, vengono narrati in maniera molto più profonda rispetto alle battute trascorse.

Lì, a dirla tutta, si trattava per lo più di gossip tra amiche dopo inquantificabili cocktails e aitanti conquiste. Adesso, come capita molto spesso alle donne di questa controversa età, le quattro ragazze ci pensano due volte prima di vomitarsi in chat cosa è appena successo loro pochi secondi prima. Ogni avvenimento diventa più privato e invalicabile. Da tutelare anche con gli artigli, se necessario, di chi ha imparato a contare su se stesso piuttosto che pendere sempre dalle labbra degli altri. Nonostante ciò, tuttavia, nulla è cambiato nella loro amicizia.

Nonostante si parli meno, ci si riesca a vedere poco tra lavoro e figli, l’una per l’altra rappresenta sempre un punto di riferimento fisso. Un faro nel buio dell’ignoto. Pertanto, non possiamo che emozionarci anche questa volta che Valeria e le sue migliori amiche, nonché famiglia, ci dicono addio. Ed è stata una trovata geniale quella di inserire il cameo della Benavent che ringrazia e saluta Valeria alla fiera. Difatti, questa scena simboleggia un cerchio che si chiude e da subito spazio all’elemento metanarrativo sul finale, che vede i romanzi di Valeria destinati a diventare una serie tv su quattro amiche non di New York, bensì, pensate un po’, della caliente Madrid (per voi un confronto con Sex and The City).

Le protagoniste in Valeria 4 (Movieplayer)

In Valeria 4 rileviamo poi un uso eccentrico di estetica, colonna sonora e montaggio

Relativi a quest’ultimo, efficaci ma mai invadenti, risultano i numerosi flashback (qui i flashback più memorabili delle serie) e anticipazioni, che aiutano il racconto e tengono alta l’attenzione di chi guarda. Per non parlare delle stravaganti grafiche e dei brani selezionati per i momenti più memorabili, piacevolmente spagnoleggianti e trascinanti. Dunque che dire, in conclusione. Anche questo fortunato percorso fatto di legami autentici, amori puri, passionali e alle volte tossici, è giunto al termine. Ma se pensate si tratti solo di questo, vi sbagliate non poco. Valeria ci ha soprattutto insegnato a metterci in discussione ogni volta che ci autoconvinciamo di qualcosa che in fondo, ci fa solo stare male.

Ci ha fatto capire che i consigli a fin di bene, concessi dalle persone fidate, valgono più dell’oro… nonostante spesso feriscano l’armatura che indossiamo. Infine, ci ha sussurrato all’orecchio che l’amore non è poi così diverso dall’amicizia. Si tratta di provare nell’animo, in entrambi casi, una sensazione tanto rara e preziosa. Come il calore del primo sole sulla pelle, il cioccolato che si scioglie in bocca o il vino rosso, che ci migliora l’umore anche dopo un solo sorso. E noi i sorrisi fragorosi e luminosi di Valeria, Carmen, Lola e Nerea che guardano al loro futuro fiere e appagate, faticheremo davvero a dimenticarli.