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Yellowjackets 3×07 – Finalmente le domande iniziano ad avere delle risposte

L'incontro tra le ragazze e gli estranei nel bosco

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Yellowjackets 3×07 e sui precedenti episodi della serie tv

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Aspettavamo dei segnali dalla trama del presente e finalmente sono arrivati. Yellowjackets 3×07 riparte dal clamoroso finale della scorsa settimana (qui potete recuperare la recensione) e ci mostra le crude (come prevedibile) conseguenze dell’incontro nel bosco con quegli estranei arrivato proprio durante il banchetto delle yellowjackets. Passi in avanti importanti, che si riflettono, finalmente, pure sulle questioni attuali. Diversi misteri trovano (o almeno sembrano trovare) risoluzione in questa puntata della serie tv visibile sull’applicazione di Paramount+.

Intanto, sicuramente, ci portiamo a casa la risposta sulla natura delle voci. Ed è un inizio. Pare che anche il mistero dello stalker di Shauna possa essere rivelato, ma qui permangono ragionevoli dubbi, visto che in fondo tutto ciò che abbiamo è un ragionamento, per quanto logico e plausibile, della stessa donna. Più nebulosa rimane la questione della morte di Lottie, la cui risoluzione probabilmente andrà a braccetto con la definitiva rivelazione dello stalker. Bei passi in avanti, dunque, in questa Yellowjackets 3×07, che non sarà stata la puntata migliore della stagione, ma comunque ha avuto il grandissimo plauso di far ridestare, finalmente, una parte di trama finora troppo dormiente. Oltre che di suscitare alcuni ragionamenti molto stimolanti.

Uno dei ricercatori guarda inorridito la testa impalata di coach Scott
Credits: Showtime

Yellowjackets 3×07 tra misteri rivelati del passato e nuovi incontri

Rimaniamo per il momento sul passato. L’incontro con i ricercatori, come detto, svela alcuni misteri. Le voci, in primis, che altro non sono che i versi di accoppiamento di una particolarissima specie di rane. Fa un po’ sorridere la surrealità di questa rivelazione. La contrapposizione tra delle folli sensazioni uditive mistiche e il naturalissimo gracidio di un gruppo di rane. Rientra perfettamente, però, nello spirito della serie, che scherza continuamente con questi elementi sovrannaturali riconducendoli, poi, a spiegazioni molto più semplici.

Abbiamo scoperto pure le origini delle provviste trovate da Ben, che ci avevano anticipato un’altra presenza tra i boschi. Era solo difficile capire che fosse contemporanea. E poi abbiamo assistito alla reazione, prevedibilmente violenta, delle ragazze di fronte ai nuovi venuti. Ciò che preme sottolineare, al di là del delirio che poi si è scatenato sin dall’attacco a sorpresa di Lottie al ricercatore, sono le conseguenze di ciò che è successo. Questa notte può provocare una primissima, e fortissima, spaccatura nel gruppo. La reazione di Lottie, volta ad assecondare la Cosa, ha indispettito, giustamente, molte altre ragazze. L’illusione di una via di fuga se n’è andata con quel colpo alla testa e tutto questo panico notturno avrà sicuramente delle conseguenze.

L’implicazione più grande, però, è chiaramente l’arrivo di Hannah nel gruppo. Sappiamo già qualcosa di lei: ha legato con alcune ragazze, per cui deve essere rimasta per un tempo considerevole con loro, e al giorno d’oggi è morta. Per cui non è più, almeno in teoria, una minaccia. La sua, comunque, sembra una presenza tutt’altro che indifferente. Anzi, può rivelarsi decisiva per ricalibrare gli equilibri tra le calciatrici. Il suo impatto, sicuramente, si misura già sugli effetti, importanti, avuti nel presente.

In Yellowjackets 3×07 finalmente prende forma la trama del presente

Quello che è stato, finora, l’elemento più problematico di questa stagione inizia, finalmente, a fare segni di vita. E lo fa riallacciandosi direttamente alle questioni del passato. Andando a creare un filo davvero armonioso tra le due parti. Hannah, dunque. Sembra destinata a essere lei il baricentro della narrazione in questo momento. Attorno a lei, infatti, sembra orbitare ora il mistero dello stalker, anzi della stalker per meglio dire, visto che adesso i sospetti ricadono su sua figlia. La destinataria di quel nastro che Shauna ha ricevuto, e di cui finalmente conosciamo il contenuto.

Non abbiamo certezze in tal senso, ma se escludiamo una rediviva Melissa (a quanto pare già morta, forse proprio nei boschi), non ci sono chissà quali altri plausibili sospettati. Sarà questione di poco, ormai, visto che Shauna è pronta ad affrontare la figlia di Hannah, per cui dovremmo, con tutta probabilità, scoprire qualcosa in più già la prossima settimana. Quantomeno se sia davvero lei la stalker o meno.

Cambiano le carte in tavola pure per ciò che riguarda l’assassinio di Lottie. Da Taissa, i sospetti si spostano su Shauna. Qui la situazione è parecchio più nebulosa, perché manca un elemento che giustificherebbe uno scenario del genere. È possibilissimo che sia accaduto qualcosa di cui ancora non siamo a conoscenza, ma col quadro che abbiamo ora, è complicato capire perché Shauna avrebbe dovuto uccidere Lottie (pure se quella sua reazione di fronte al ciondolo che lei ha dato a Callie fa pensare).

Infine la trama nel presente si carica del dramma di Van, la cui malattia ha avuto una pesantissima ricaduta. Al di là di ciò che accadrà, sembra evidente che, se dovesse sopravvivere, Taissa possa rivolgersi nuovamente alla Cosa e mettere in atto un sacrificio per salvare la vita della sua amata. La donna ha ammesso di essere disposta a vivere in questo modo, per cui attendiamoci, pure sotto questo fronte, sviluppi sinistri.

Shauna appostata fuori dalla casa della figlia di Hannah nel finale di Yellowjackets 3x07
Credits: Showtime

Shauna e la malvagità

L’ultima considerazione che Yellowjackets 3×07 ci regala è relativa alla parabola di Shauna, fattasi decisamente oscura in questa stagione. La puntata riflette molto su questa traiettoria, e lo fa sul finale tramite le parole di Callie, che avanza l’idea che la madre sia, semplicemente, una persona cattiva. Abbiamo sottolineato nelle scorse recensioni come il trauma vissuto spieghi solo in parte la crudeltà e il cinismo mostrati da Shauna, evidenti anche in Yellowjackets 3×07 quando vuole uccidere senza appello Hannah. Questo è un tema che fa riflettere, e che getta nuove ombre su di lei, soprattutto ora che è anche al centro dei sospetti per la morte di Lottie e si appresta ad affrontare la figlia di Hannah senza buone intenzioni.

Il lavoro portato avanti sul personaggio di Shauna è semplicemente grandioso. Siamo vicini, con tutta probabilità, al compimento della sua parabola, finora, forse, la più definita di tutta la serie tv. La sua evoluzione è stata un po’ emblema di tutto ciò che hanno vissuto le ragazze. Il dolore, la sofferenza e quell’evidente trauma che hanno tirato fuori qualcosa che però non è ben chiaro se già fosse dentro di loro. Shauna è quella che ha pagato di più, ma che poi ha anche, di conseguenza, colpito con più forza. Ed è estremamente interessante ragionare sul fatto se quella malvagità sia frutto dell’esperienza o se sia una sorta di componente innata.

Facciamo fatica a dare una risposta. Perché, probabilmente, darla è quasi impossibile. Ci limitiamo a osservare. A farci delle domande, come Callie, senza però il coraggio di avanzare teorie. Senza la forza di farlo perché ponderare ciò che lei ha dovuto affrontare è impossibile. Ciò che tutte loro hanno dovuto affrontare. È complicato, però, comprendere anche tutto ciò che poi hanno fatto. Soprattutto quando l’abitudine è sopraggiunta allo spirito di sofferenza. Magnificamente, Yellowjackets 3×07 ci porta in profondità nell’analisi degli istinti umani, confermando ancora una volta la forza di una serie tv capace di sostenere la costruzione narrativa con un sostrato concettuale davvero stimolante.

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