You è morta, ma questa volta Joe non ha alcuna colpa. You è morta perché Joe è stato snaturato, rotto e disintegrato da un cambiamento di rotta che non ha trovato alcuna spiegazione durante la prima parte della quarta stagione. Chi è che abbiamo davvero di fronte a noi, e dov’è finito il protagonista delle prime tre stagioni? E, soprattutto, dov’è finita You? La storia a cui abbiamo assistito durante questa prima parte rilasciata da Netflix non sembra corrispondere in alcun modo alla storia che abbiamo visto nascere e crescere in questi anni che, seppur piena di difetti, risultava comunque piacevole. Perché You ha sempre avuto dalla sua parte un modo tutto suo di gestire il trash e le assurdità della sua trama riuscendo quasi a convincere chi la guardasse che Joe fosse davvero irriconoscibile con il solo suo cappellino nero. Già con la sua terza stagione You aveva mostrato un declino, la perdita di un equilibrio già precario, ma dopo questa prima parte della quarta stagione gli interrogativi sono ormai a zero: You è morta, e tutto quello che conoscevamo di questa storia non esiste più.
Dimenticate l’ossessione, la perdita totale del controllo o il solito schema: You non è più questo. Adesso è un fallimentare tentativo di riportare in scena Agatha Christie, ma come l’autrice non vorrebbe mai
Joe, fin dalla sua prima stagione, ha girovato nascondendosi tra le diverse città americane. In questa quarta stagione il protagonista cambia totalmente strada partendo per l’Europa alla volta prima di Parigi e poi di Londra. Il suo obiettivo è chiaro: vuole ritrovare Marienne, ma il viaggio – questa volta – non andrà secondo i piani. Marienne è spaventata e Joe finalmente decide di lasciarla andare totalmente per cominciare una nuova vita inglese in cui la sua attività principale è quella di insegnare a un gruppo di studenti la letteratura. Dalle metropoli americane passiamo dunque al caos europeo di Londra, un caos che avvolgerà Joe e che non lo lascerà più andare. Il protagonista comincia infatti a legare con due ricchi vicini di casa, una coppia che gli permette di vivere la vita mondana di una Londra superficiale e ipocrita. Joe entra a far parte di questo mondo, ma senza mai davvero provare interesse. Non gli interessano i soldi e, paradossalmente, non gli interessano neanche le ragazze che ne fanno parte. Nessun colpo di fulmine che diventa ossessione, ma questo – purtroppo – non ha niente a che fare con una possibile redenzione del protagonista o un miglioramento della storia.
Il giorno dopo una festa, Joe si sveglia e scopre il cadavere del suo ricco vicino di casa. Il colpevole questa volta non porta però il suo nome. Qualcuno che vuole incastrarlo e minacciarlo manda continuamente dei messaggi anonimi che fanno capire che Joe sia pedinato, controllato e trattato come lui stesso ha fatto nei suoi ultimi anni. Il suo obiettivo stavolta è quello di capire chi sia l’assassino e chi, nel gruppo dei grandi ricchi inglesi, sia il vero colpevole. La trama basilare della serie dunque cambia drasticamente facendo un’inversione di rotta che cerca di raccontarci una nuova immagine del protagonista, un ritratto in cui da carnefice diventa vittima. Posto che un suo possibile cambiamento non rappresenti un problema, è chiaro ammettere che questa quarta stagione di You si presenti con una trama non coerente alla vera essenza della serie e, per di più, ridondante.
Le ultime due puntate della prima parte della quarta stagione eliminano infatti tutti i dubbi: You cerca di portare in scena i tipici tratti dei gialli di Agatha Christie, e a sostegno di questo intervongono i dettagli degli ultimi due episodi, episodi girati in una villa d’epoca con personaggi che utilizzano costumi anni ’60 e un ennesimo omicidio da risolvere. Ma da quando Joe è diventato il detective? E da quando, You, è diventato un giallo nel senso puro del termine?
Quello a cui abbiamo assistito non è il risultato di un processo di crescita o di un miglioramento del protagonista della serie. Quello a cui abbiamo assistito è un totale cambiamento di genere, la perdita completa e totale del vero motivo per cui You è iniziata. In un certo senso, questa quarta stagione poteva tranquillamente far parte di una prima stagione di una nuova Serie Tv con protagonista Penn Badgley. E’ inutile dunque girarci intorno perché la verità più fastidiosa è sotto gli occhi di tutti: questa non è You.
I personaggi secondari, in questa prima parte, assumono il solito ruolo dei tipici protagonisti di un giallo, una linea che stona però con la vera essenza della serie. In questo caso infatti nessuno di loro conosce anima o caratterizzazione. Il loro obiettivo è solo quello di venire chiamati in causa a intervalli regolari per farci interrogare sul loro possibile coinvolgimento. Dopo di che, la serie continua a promuovere il solo personaggio di Joe allontando però qualsiasi tipo di nostra analisi su di lui. Chi è adesso? Che cosa è diventato? Sta venendo a patti con se stesso? A queste domande You non fornisce risposte pensando di poter agire in modo silente. Di fatto Joe non compie neanche un omicidio durante la serie e, al tempo stesso, non perseguita nessuna donna. Questo, secondo You, dovrebbe bastarci per dichiarare che il protagonista sia cambiato. Ma c’è un segreto da svelare che potrebbe essere necessario: i cambiamenti dei protagonisti non possono avvenire tra una pausa e l’altra delle stagioni senza che il pubblico ne sia consapevole osservatore. Non si può mettere in atto una redenzione credibile sulla base di eventi mai visti e neanche raccontati.
Joe non mette in atto molti comportamenti ossessivi, ma noi non siamo invitati a capirne la ragione. Sembra essere sempre sul punto di tornare indietro, ma poi non cede. Al tempo stesso allontana qualsiasi senso di colpa facendoci capire che in realtà non ha ancora compreso la gravità delle sue azioni, e senza questo non esiste redenzione. Dunque che cosa abbiamo davvero visto in questa prima parte della quarta stagione?
Probabilmente solo la morte di una Serie Tv che avrebbe dovuto fermarsi tanto tempo fa e che adesso, con il suo ritorno, ha confermato il suo decesso. Il finale, com’è ovvio che sia dato che si tratta di una prima parte, ci lascia con la consapevolezza che Joe sta per affrontare la parte più succosa del mistero, ma anche in questo caso non c’è niente che leghi quanto visto alla vera realtà della serie. D’altronde You è morta e, almeno che non sappia trasformare l’acqua in vino, è molto difficile che risorga nella prossima parte o in un’altra stagione.