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Young Sheldon 6 – La recensione di una stagione profondamente diversa dalle precedenti

Ormai giunto alla sesta stagione (conclusasi in Italia la settimana scorsa su Infinity+), possiamo affermare che Young Sheldon non è più quello di una volta. E non lo diciamo in senso negativo. La serie targata CBS ha superato di gran lunga il suo essere il semplice spin-off prequel di The Big Bang Theory, incentrato sulla giovinezza di Sheldon Cooper, così come la sua natura da classica sitcom ambientata tra gli anni ’80 e ’90 e collocata in un’immaginaria cittadina del Texas chiamata Medford. Già la stagione precedente ci aveva dato un assaggio di questa trasformazione e in Young Sheldon 6 il tono oscuro è molto più evidente. Tanto che, pur continuando a strapparci dei sorrisi e rimanendo comunque spensierata, può essere definita quasi un dramma familiare. E, se ci pensiamo bene, è perfettamente coerente con la crescita dei personaggi, soprattutto dei più giovani come Missy, Sheldon e Georgie. A ciò contribuiscono anche le numerose trame affrontate, che lo rendono l’anno più dinamico dello spettacolo, e l’attenzione non più concentrata unicamente sul protagonista.

Perché in Young Sheldon 6 non si tratta più solo di lui.

Dopo le prime stagioni dove il geniale nerd era il protagonista assoluto, i creatori si sono resi conto che quelle battute su e di Sheldon non facevano più ridere, che dovevano evolversi e crescere assieme a lui. Effettivamente, è quello che hanno provato a fare, sebbene il suo arco narrativo sia stato il minor sviluppato di Young Sheldon 6. Il suo unico grande evento è stato il database fallito, prima della Germania, e la storyline del dormitorio è servita solo per alcuni momenti comici (come lui attaccato al muro con lo scotch), ma non ha apportato molto sviluppo al personaggio. Ammettiamo che non è facile scrivere di qualcuno di cui sono state già dette molte cose e che, dunque, non è semplicemente una cattiva gestione. Infatti, per comprenderlo appieno, è necessario focalizzarsi anche sulle persone che hanno influenzato la sua crescita; altrimenti, sarebbe bastato un film di due ore per racchiudere la sua storia. Inoltre, lo stanno lentamente trasformando nello Sheldon insopportabile e denominato dai vicini “il pazzo dall’altra parte del corridoio” che abbiamo conosciuto all’inizio di The Big Bang Theory. Perché quello nel prequel è ancora troppo amichevole, carismatico e non così eccentrico.

Young Sheldon 6

Peccato che, in questo modo, non viene sfruttata una delle sue trame più interessanti: la sua altalenate relazione con Missy. Dopo aver fatto la spia sulla sorella, rimane scosso dal fatto che lei smetta di parlargli e si scusa ripetutamente. Ciò umanizza Sheldon, rendendolo meno fastidioso rispetto al resto della stagione. Sarebbe stato interessante l’esplorazione di questa sua caratteristica ma, data la breve durata degli episodi, non è stato possibile. Allo stesso modo, non vengono esplorate le crescenti frustrazioni di Missy, così come la sua riluttanza a far pace con Sheldon.

Comprendiamo la reazione ribelle di Missy, costantemente ignorata da tutte le figure autorevoli della sua vita per i fratelli, addirittura dimenticata dai genitori durante il parto di Mandy. Vorrebbe solo godersi la vita, invece viene costantemente delusa. Solo l’uragano finale sembra riportarla sulla retta via, ma sappiamo già che non manterrà la promessa di fare meglio, dato che sgattaiola fuori di casa 32 volte sotto la supervisione di George, mentre Mary (di cui abbiamo visto un nuovo e rinfrescante lato) è con Sheldon in Germania. Certo è che Missy è sempre uno dei personaggi migliori dello show della CBS e Raegan Revord ne ha capito perfettamente lo spirito, riuscendo a portarne ottimamente in scena la ribellione adolescenziale. Così, brilla nonostante le venga concesso sempre poco tempo, tanto che ci rimane la voglia di saperne di più su di lei e sulla sua intelligenza emotiva.

Ma questa è senza dubbio la stagione di Georgie.

Grazie anche alla crescita nella vita reale di Montana Jordan, che ha aiutato gli autori a prendere questa direzione, Georgie scopre che cosa significa diventare adulto. È un grande percorso a ostacoli, in cui coloro che hanno dei figli possono facilmente immedesimarsi. Insomma, ci vuole davvero un genio per montare un seggiolone in macchina! E sì, confessiamo pure che eravamo nettamente più interessati a lui che tenta di formare una famiglia con Mandy e di superare le insicurezze della ragazza riguardanti il loro futuro, piuttosto che su tutto ciò che riguardava Sheldon. C’è da dire, però, che la risoluzione del fidanzamento tra i due è stata un po’ affrettata, considerando l’importanza della loro storia in Young Sheldon 6. Inoltre, sarebbe stato interessante vedere più interazioni di Georgie con i suoceri, dato che probabilmente sarà grazie a loro che avvierà la sua attività in The Big Bang Theory.

Parlando di fatti che già conosciamo dalla serie madre, qualcosa non quadra con il fatidico tradimento di George. Quello che ha portato Sheldon a bussare a ogni porta per tre volte. C’è quel flirt con Brenda Sparks, ma è davvero tutto qui? O dobbiamo aspettarci qualcosa di più ora che Mary è in Germania? Forse lo spettacolo ha rinunciato a questa trama? A TVLine il produttore esecutivo aveva detto:

“Senza dirlo [il tradimento di George] non è avvenuto, non siamo obbligati a raccontare tutte le storie che Sheldon ha raccontato su The Big Bang Theory. Solo perché è successo non significa che sia una storia che deve raccontare.”

Dunque, non è perfettamente chiaro se George abbia tradito e non è stato raccontato in Young Sheldon 6 o se non è ancora successo niente. Certo, omettere o non riconoscere nel finale questa trama, considerando l’importanza nella vita del protagonista, non sembra la decisione migliore. Nonostante molti siano contenti di ciò, perché non rovina il bel personaggio di George, interpretato molto umilmente da Lance Barber. È vero, fino alla sua morte – che già conosciamo da The Big Bang Theory – niente è ancora detto. Però adesso, dopo essere stati sull’orlo del divorzio, i genitori di Sheldon non solo sono tornati alla loro normale dinamica, ma pare siano di nuovo in sintonia, sebbene non abbiano risolto completamente i loro problemi coniugali. Ed è una cosa che un po’ fa storcere il naso, nonostante sia più facile nascondere e tacere, che affrontare con coraggio i pezzi di un matrimonio fallito.

Tutto sommato e nonostante le perplessità espresse, Young Sheldon 6 riesce nel suo intento. Si rivolge a tutti gli spettatori, sia ai più giovani che ai più maturi, grazie alla vasta gamma di temi universali che affronta, come le difficoltà di integrarsi, le sfide della genitorialità e il senso di abbandono che può sorgere all’interno di una famiglia. In perfetto equilibrio tra leggerezza e dramma, i Cooper hanno avuto tutti il loro arco narrativo personale, tanto che spesso gli episodi incentrati su Sheldon risultano i più noiosi. Lo stesso riguarda i migliori momenti di un finale con un cliffhanger drammatico ma non troppo (è vero che Connie perde soldi e casa nell’uragano, ma nessuno almeno è morto). È stato sorprendente e in grado di cambiare il corso della serie della CBS, lasciando i personaggi in uno stato emotivo ben preciso, che metterà alla prova la loro identità. Mentre il terreno è stato preparato per il percorso di Sheldon verso la Caltech e il destino finale di George, non resta che attendere l’arrivo della settima stagione, che potrebbe anche essere l’ultima.