Vai al contenuto
Home » Resident Alien

Resident Alien 2 – La Recensione della seconda stagione del divertentissimo show Netflix

Max e Harry in una scena di Resident Alien 2

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoielr su Resident Alien 2!!

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. È arrivato Hall of Series Discover, l'abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi, direttamente sulla tua email. Con Hall of Series Discover avrai:
  • ✓ Zero pubblicità su tutto il sito
  • ✓ Articoli esclusivi e approfonditi
  • ✓ Consigli di visione personalizzati
Scopri di più su Hall of Series Discover

Molti di noi hanno scoperto Resident Alien grazie a Netflix. La serie tv infatti, prodotta per Syfy e tratta dal fumetto di Peter Hogan e Steve Parkhouse, era pressoché sconosciuta al grande pubblico. Almeno da noi in Italia. La distribuzione sul colosso dello streaming, a tre anni dalla prima messa in onda (2021), ha regalato nuova vita allo show, che finalmente è arrivato al grande pubblico delle piattaforme. Netflix aveva reso disponibili solo gli episodi della prima stagione, con la promessa di distribuire anche Resident Alien 2. Ma tanto era bastato per regalare allo show (andato in onda in Italia in prima visione su Rai 4) una seconda chance. Brillante, caustica, divertente e leggera, Resident Alien ha infatti conquistato il pubblico grazie al suo timbro sarcastico e al suo umorismo provocante.

La trama ruota attorno alle disavventure di un alieno che si ritrova catapultato per caso nella cittadina di Patience, in Colorado. Un posto tranquillo, lontano dal caos delle metropoli, un luogo in cui non accade mai nulla di rilevante. Il sindaco Ben Hawthorne (Levi Fiehler) si occupa della gestione di una comunità che somiglia più a una combriccola allargata di amici che a una massa senza volto da governare. Lo sceriffo Mike Thompson (Corey Reynolds, The Closer) segue casi di poco conto e il medico del paese è una specie di istituzione. In un paesaggio magnetico, che si mostra a poco a poco, l’alieno pone le basi della sua casa temporanea e assume le sembianze del dottor Harry Vanderspeigle (Alan Tudyk), nell’attesa di aggiustare l’astronave e rimettersi in contatto con il suo pianeta.

Harry e sua
NETFLIX

Solo che le cose si complicano parecchio nel corso della prima stagione. Non tutto fila liscio come Harry avrebbe voluto. Piano piano, il suo contatto con il pianeta Terra riesce a umanizzarlo più di quanto lui stesso avrebbe immaginato.

A Patience, l’alieno crea dei legami talmente forti da spingerlo a restare, malgrado le controindicazioni. Resident Alien 2 parte proprio dal cliffhanger con cui si era chiusa la prima stagione. Appena decollato per lo spazio, Harry si rende conto di non essere solo a bordo. Max (Judah Prehn), il ragazzino che prima di tutti lo ha smascherato, si è intrufolato nell’astronave e costringe Harry a tornare indietro. I due si schiantano in un atterraggio improvvisato e, malgrado la botta in testa, riescono a sopravvivere a tornare alla loro “vita normale” a Patience.

Harry era stato mandato sulla Terra per conquistare il pianeta e uccidere tutti gli esseri umani. L’incontro con Asta (Sara Tomko) però, ha cambiato del tutto i sui programmi. Perciò adesso escogita tutte le soluzioni possibili per sottrarsi al suo compito e mettere in salvo una parte dell’umanità, perlomeno quella a cui Asta è affezionata. Nei nuovi episodi di Resident Alien 2 (ecco le altre novità della settimana), distribuiti su Netflix, vediamo come l’alieno provi a barcamenarsi per inviare segnali al proprio pianeta per bloccare gli ordini ricevuti. Harry si è ambientato nel contesto. Patience è diventata un po’ anche casa sua e gli umani che lo circondano sono legami che, con grande sforzo e un po’ di diffidenza, si è creato.

Harry recupera l'uovo ET a New York
EVERETT COLLECTION

La bellezza di Resident Alien sta forse proprio nel mostrarci il processo di umanizzazione di un alieno. In un mondo che appare costantemente orientato verso la deumanizzazione degli esseri umani, Resident Alien fa il processo inverso. Con leggerezza e naturalezza, come una videocamera che segue i primi passi di un bambino.

Resident Alien 2 cresce rispetto alla prima stagione. Se non tanto a livello qualitativo, sicuramente dal punto di vista della complessità della trama. I filoni narrativi che negli episodi della prima stagione erano stati solo accennati, vengono adesso approfonditi e sviscerati, concedendo a ciascun personaggio uno spazio in più rispetto al passato. Ma è anche la complessità della materia a farsi un aspetto sempre più preponderante in questa nuova stagione. D’altronde, per uno show che parla di extraterrestri, ufo e destino dell’universo, è naturale che la misura dell’incomprensibile sia destinata a crescere.

Nella prima parte di Resident Alien 2, Harry e Asta si mettono sulle tracce di Goliath, l’unico altro esemplare di extraterrestre presente sul pianeta Terra di cui Harry abbia notizie. Arrivati fino a New York, i due amici non trovano Goliath, ma al suo posto ricevono un uovo extraterrestre pronto a schiudersi e a dar vita al primo ibrido metà alieno e metà essere umano (ecco altre serie tv che hanno un alieno come protagonista). Il destino dell’uovo, e il mistero attorno alla figura di Goliath, rappresentano la trama principale di Resident Alien 2. Goliath non è nient’altro che una versione del futuro dello stesso Harry, che attraverso un varco temporale, è riuscito a fare un salto indietro di 500 anni per avvisare l’Harry del presente della minaccia incombente ed evitare la totale distruzione del pianeta.

La comunità di Patience nella seconda stagione dello show
JAMES DITTIGER/SYFY/NBCU PHOTO BANK VIA GETTY IMAGES

Così lo show si fa molto più complesso rispetto al passato. E, qualche volta, questa complessità sembra essere una stonatura rispetto al tono leggero del prodotto.

Ma accanto al filo conduttore principale, che vede Harry impegnato nella sua missione di salvataggio della Terra, si aprono tutte le sottotrame che coinvolgono la comunità di Patience. Il sindaco Ben, perennemente tormentato dal giudizio degli altri, sta lavorando al progetto di realizzazione di un resort che sconvolgerebbe gli equilibri della cittadina. Progetto che lo vede scontrarsi con i suoi concittadini e con la moglie Kate (Meredith Garretson), che invece inizia ad apprezzare il senso di comunità che si respira nella cittadina. D’arcy (Alice Wetterlund) prova invece a rimettere in piedi la sua carriera sciistica, alternando momenti di esaltazione a vecchie ricadute, strappando e riducendo più volte il suo rapporto con gli altri personaggi.

Lo sceriffo Mike affronta per la prima volta il suo trauma risalente ai tempi del servizio a Washington e dell’assassinio del suo partner, mentre il vice Liv (Elizabeth Bowen) è tutta presa dagli enigmi alieni e dalla volontà di raccontare al mondo la sua verità sugli extraterrestri senza essere scambiata per pazza. Max e Sahar (Gracelyn Awad Rinke) si imbattono involontariamente nei casini di Harry e continuano a rappresentare per lui i migliori alleati e le peggiori rogne da evitare. La trama di Harry e Asta, già di per sé abbastanza intricata, si infittisce ancora di più quando emergono segreti sul vero Harry Vanderspeigle e i suoi loschi rapporti a Patience.

Harry e Asta in una scena di Resident Alien 2
SYFY

Resident Alien 2 è, insomma, un vero casino.

Le storie si intrecciano e si aggrovigliano tra loro creando spesso confusione in chi guarda. Una confusione che però passa in secondo piano quando prevale la vena umoristica dello show. Le battute, i dialoghi, le situazioni imbarazzanti dalle quali Harry deve di volta in volta tirarsi fuori rappresentano il vero cuore dello show. Possiamo dire che Resident Alien 2 sia una serie che si guarda non tanto per la trama, quanto per la simpatia dei suoi personaggi, destinati a farci sentire parte di quella stessa comunità di cui loro stessi sono l’anima.

E l’anima dello show è naturalmente Harry Vanderspeigle, interpretato da un Alan Tudyk. Che, attraverso la sua mimica facciale e le espressioni di genuino stupore, riesce a essere davvero alieno in tutto e per tutto. I grandi temi di Resident Alien 2 ruotano sempre attorno all’amicizia, alla percezione del diverso (qui in un’ottica ribaltata), al senso di comunità e al rapporto genitori-figli. In particolare in questa seconda stagione, il topos viene quasi esasperato. Il rapporto di Asta con la figlia abbandonata Jay (Kaylayla Raine) continua a essere esplorato, seppure in maniera meno preponderante rispetto alla prima stagione. La stessa Asta in Resident Alien 2 incontra la madre biologica, da cui resta profondamente delusa.

Harry e Asta nel settimo episodio della seconda stagione

I dubbi di Ben e Kate sulla seconda gravidanza della donna, la ricerca ostinata del figlio da parte del Segugio degli alieni (Terry O’Quinn), l’arrivo imprevisto della figlia adolescente del vero Harry, sono tutti espedienti per raccontare la forma d’amore più forte alla quale l’essere umano è legato: quella di un genitore nei confronti del figlio.

È questo, in particolare, che Harry impara in Resident Alien 2. E tutto sembra essere una preparazione per la vera novità della seconda stagione, che è il suo diventare genitore. L’uovo affidatogli da Goliath si schiude dando vita a un Baby-alieno che, di fatto, è l’essere più speciale dell’universo. Un ponte (Brigitte) tra la Terra e il mondo extraterrestre da cui proviene Harry. Resident Alien 2 non cresce dunque a livello qualitativo. Ma in compenso pone i suoi personaggi di fronte a nemici sempre più misteriosi e pericolosi e rafforza il senso di comunità e il legame di amicizia tra i personaggi.

È uno show che riesce ancora una volta a essere piacevole e divertente. E questo soprattutto grazie al personaggio di Harry, alla sua simpatia e all’umorismo generale che accompagna tutta la serie sin dalla prima stagione. Sappiamo già che esiste una terza stagione, già andata in onda nel 2024 negli Usa e ancora inedita in Italia. Il cliffhanger con cui si chiude Resident Alien 2 potrebbe spingere qualcuno ad andarsi a cercare la terza stagione su altri canali.

Per chi vorrà seguire la distribuzione di Netflix (qui ci sono tutte le serie tv e i film in arrivo a marzo 2025), c’è invece ancora da aspettare. Intanto, ecco i 10 motivi per cui amare questo show.

Tag: