Questa non è una storia di perdono. Ce lo dice subito Emily Thorne, non appena si apre il primo episodio di questa serie tv di quattro stagioni che è stata trasmessa tra il 2011 e il 2015. Sono passati anni, eppure Revenge è una serie del tutto attuale che tratta un argomento complicato e ricco di sfaccettature: la vendetta. L’opera che ha ispirato questa storia è proprio uno dei romanzi sulla vendetta per eccellenza, ossia Il Conte di Montecristo di Alexandre Dumas. Questo non basta per farvi venire voglia di guardare (o di riguardare) Revenge? Vediamo se con questi 5 motivi cambierete idea.
1) Emily Thorne
Ci bastano pochi minuti del primo episodio per capire che Emily Thorne non è una protagonista come le altre. Alle spalle ha un passato tortuoso, oscuro e pieno di misteri. Situazioni e vicende ignote allo spettatore che, però, intuisce abbiano lasciato cicatrici profonde nell’anima di questa ragazza. Emily è una donna decisa, forte e con un obiettivo ben preciso: vendicarsi (e qui potete trovare le 10 vendette femminili più iconiche delle serie tv). Per colpa della famiglia Grayson, suo padre è stato condannato e processato per la presunta partecipazione a un’azione terroristica e ora Emily non ha pietà per nessuno. Tutti devono pagare. Vediamo quindi una protagonista senza scrupoli – o è quello che emerge all’inizio – pronta a oltrepassare la sottile linea tra legalità e illegalità in nome di una giustizia personale. Il risultato è un personaggio principale sfaccettato, pieno di luci e ombre che ne svelano il carattere e l’interiorità piano piano, nel corso degli episodi.
2) La vendetta non è banale
Il tema della vendetta viene spesso utilizzato come fulcro della narrazione, anche se il rischio di banalizzarlo è elevato. Questo non avviene nel corso delle quattro stagioni di Revenge.
Lo spettatore si trova catapultato in una società che ha più difetti che pregi, una società in cui la vendetta non è soltanto quella della protagonista nei confronti della famiglia Grayson, ma è anche quella tra famiglie diverse o addirittura tra membri della stessa famiglia. Rivalità, antiche amicizie che si trasformano in odio, conflitti, tutto genera vendetta o scaturisce dalla vendetta. Ecco quindi che questo tema viene trattato da molteplici punti di vista, senza un giudizio univoco: vendicarsi è giusto o sbagliato? Il pubblico immagina una risposta differente a seconda della situazione.
3) Indagini e colpi di scena
Revenge è una serie dinamica. Innanzitutto, per attuare la sua vendetta, Emily deve indagare, scoprire segreti, trovare punti deboli e può farlo solo grazie al fedele aiuto del suo migliore amico Nolan Ross, un hacker provetto in grado di ricavare qualsiasi informazione. Episodio dopo episodio, quindi, lo spettatore viene trascinato in una girandola di ricerche e misteri che si svelano piano piano. Ma non è solo questa la potenza della serie. La serie vanta un grande numero di colpi di scena che spesso ribaltano totalmente le situazioni di partenza. Nulla è quello che sembra e ogni teoria del pubblico può essere spazzata via in un soffio. Se amate le serie tv travolgenti e mai scontate, Revenge è proprio quella che fa per voi. E forse è il caso di recuperarla anche in vista del reboot, di cui parliamo qui.
4) Le location da sogno
Anche l’occhio vuole la sua parte e le scene di Revenge sono spesso collocate in location da sogno. Le vicende principali si svolgono negli Hamptons, all’estremità orientale di Long Island, nella Contea di Suffolk. Questa ambientazione, che è in pratica il classico luogo di villeggiatura estivo delle famiglie più ricdche di New York, non può che lasciare grande spazio a spiagge interminabili, cieli azzurri e, soprattutto, il mare. Ma anche gli ambienti chiusi non sono da meno: siccome i protagonisti di Revenge appartengono a un’alta società, assistiamo a un grande numero di feste o ricevimenti in case e ville sontuose, immerse nella natura o che si affacciano sulla spiaggia.
5) I monologhi di Emily a inizio episodio
Ogni episodio ha un tema centrale, più o meno legato con quello della vendetta, che viene sempre introdotto da un breve monologo iniziale della protagonista. Sono sempre frasi preziose che descrivono le più svariate sensazioni che può provare l’essere umano, pensieri in cui ognuno di noi può ritrovarsi. Ad esempio, all’inizio del quarto episodio della seconda stagione, Emily ci parla dell’intuito, arma a doppio taglio:
Alcuni credono che l’intuito sia un dono, ma può anche essere una maledizione. È una voce che ci chiama da luoghi che dovrebbero rimanere inesplorati, un’eco di ricordi che non moriranno mai, pur volendo disperatamente sopprimerli.
Revenge, 2X04
Ancora non basta? Aggiungete personaggi complicati, storie di amori tormentati, finzioni e depistaggi. Gli ingredienti sono molti, ma ben amalgamati: le stagioni sono soltanto quattro, il numero giusto per sviluppare e approfondire le vicende senza incappare in ripetizioni noiose, in eccessivi strascichi di situazioni o in colpi di scena telefonati. Cosa state facendo ancora qui? Correte a guardare Revenge!