Fin dal suo debutto nel 2013, Rick and Morty ha raccolto consensi in tutto il mondo. Politicamente scorretta, piena di rimandi alla cultura pop e con una strizzata d’occhio a Ritorno al Futuro, la serie tv animata creata da Justin Roiland e Dan Harmon per Adult Swim ha conquistato il favore del pubblico e della critica assicurandosi un futuro roseo con un rinnovo di ben settanta episodi nel 2018. Nello show, l’humor più nero si combina a un approfondimento psicologico non indifferente. Nelle azioni apparentemente senza senso ed esagerate di Rick, Morty e degli altri membri della famiglia è possibile riconoscere tutti i vizi e difetti dell’essere umano amplificati per centro e in maniera sempre sarcastica. Non sono, però, solo le risate quelle ci aspettano in Rick and Morty ma anche svariati momenti di inaspettata commozione e partecipazione nelle vicende di questa famiglia sgangherata ma molto unita. Per non parlare del misterioso passato di Rick Sanchez che si disvela puntata dopo puntata.
Quali sono allora i migliori episodi di sempre di Rick and Morty? Ecco per voi una classifica in cui abbiamo raccolto le 10 migliori puntate secondo IMDB.
10) 4×10 – Il Rick-torno dello Jerri
Vi ricordate quando, durante le prime stagioni del cartone, Beth ha affrontato una crisi esistenziale tale da farle considerare di abbandonare per sempre la sua famiglia e di essere sostituita con un clone? Benissimo, l’episodio finale della quarta stagione di Rick and Morty riprende proprio quei dubbi e le conseguenze che ne sono derivate, aprendosi con una Beth nello spazio alla guida della ribellione contro la nuova Federazione Galattica. Da sempre convinta di essere lei la Beth originale, la donna deve rimettere la sua realtà in discussione quando scopre un chip impiantato nel collo. Precipitatasi sulla Terra per avere risposte, l’altra Beth deve fare i conti con la Beth rimasta a casa con gli altri e con la Federazione Galattica che continua a darle la caccia. L’episodio è un susseguirsi di scontri, battaglie con pistole laser, rapimenti, scambi d’identità e molto altro ancora.
Costruita un po’ come parodia di Star Wars, dal quale l’episodio trae ispirazione per il titolo, questa puntata è davvero molto importante perché segna un’evoluzione nella storyline della serie avendo ripercussioni anche a lungo termine. Da un lato alcuni eventi del passato vengono ripresi e approfonditi (non solo l’altra Beth ma anche Tammy e Persuccello), caratteristica che diventerà una costante nelle stagioni successive. Dall’altro, dopo un susseguirsi di episodi fini a se stessi, con trame autoconclusive, si torna qui a parlare di trama verticale con un approfondimento psicologico dei personaggi principali.
Diciamo pure, quindi, che con il finale della quarta stagione, Rick and Morty è davvero pronta a crescere.
9) 3×03 – Cetriolo Rick
Si tratta di uno degli episodi più assurdi e famosi dell’intera serie tv animata, tanto da aver ispirato una linea di patatine Pringles. Cetriolo Rick è diventato un po’ l’alter ego del nostro Rick Sanchez, inventato solo ed esclusivamente per non dover partecipare alla seduta di terapia insieme al resto della famiglia. Potremmo affermare che il suo sciocco esperimento fallito sia un modo contorto per parlare di scelte irresponsabili e di fuga dalle proprie responsabilità ma la verità è molto più semplice di così. Rick, diventato un cetriolo e senza il siero che potrebbe riportarlo in forma umana, si ritrova protagonista di un’assurda avventura nelle fogne dove deve trovare il modo di sopravvivere e ritornare a casa. Prima costruisce un esoscheletro utilizzando ciò che ha a portata di mano (una fauna molto simpatica), poi si ritrova senza volerlo all’interno di una agenzia governativa segreta dove compie una strage, infine si allea con un detenuto di nome Jaquar dal passato strappalacrime con il quale riesce a far fuori il direttore della sopracitata agenzia. Ma non è ancora finita del tutto, perché, contro ogni previsione, Rick riesce effettivamente a presentarsi alla seduta.
In soli 20 minuti assistiamo a una frenetica corsa contro il tempo, mentre Rick vive un’avventura in solitaria nelle fogne, scoprendo un’ecosistema da incubo e un mondo tutto nuovo. Anche il personaggio secondario di Jaquar aggiunge un’ulteriore tocco di ironia e follia a una storia che ci intrattiene dall’inizio alla fine. Non a caso si tratta di una delle puntate preferite dai fan e una di quelle che ha riscosso maggior successo, anche a distanza di anni.
8) 2×10 – Il mio squanch matrimonio alieno
Persuccello e Tammy si stanno sposando e tutta la famiglia è invitata alla cerimonia, anche se Rick non è molto convinto della scelta del suo migliore amico. I fatti gli daranno ragione visto che Tammy è in realtà un’agente sotto copertura con il compito di arrestare Persuccello per conto della Federazione Galattica. Il matrimonio si trasforma in una sparatoria durante la quale perde la vita lo stesso Persuccello. Spaventato per la sua famiglia Rick fugge via insieme agli altri e cerca di trovare il nascondiglio perfetto spostandosi da una versione all’altra della Terra. Ma la Federazione Galattica è intenzionata a catturarlo ad ogni costo e Rick, sul finire dell’episodio, si rende conto che l’unico modo per proteggere le persone che ama è quello di consegnarsi volutamente.
La seconda stagione si chiude, quindi, su questa nota amarissima, con Rick catturato e imprigionato dalla Federazione mentre il resto della famiglia si sente smarrita e confusa. La 2×10 è uno di quegli episodi di Rick and Morty che riesce a bilanciare in modo ottimo la comicità esagerata con una emotività inattesa. Dalle assurde versioni della Terra che i nostri visitano nella loro fuga, passiamo alla scelta commovente di Rick di sacrificarsi mettendone in luce un lato altruista che potrà essere sepolto ma che esiste.
7) 2×06 – S.P.Q.R: sono pazzi questi Ricks
Altro episodio famosissimo che prende avvio, come nella maggior parte delle storie di Rick and Morty, da un pretesto banalissimo per poi evolversi nell’ennesima pazza avventura.
A causa di un guasto alla batteria, l’astronave non può volare e così Rick e Morty sono costretti a entrare, letteralmente, dentro la batteria per capire meglio la situazione e aggiustare il danno. Mentre Summer li aspetta dentro il veicolo, protetta dal sistema di sicurezza un po’ troppo zelante, nonno e nipote finiscono all’interno del mondo della batteria dove si è creato un vero e proprio microverso con gerarchia sociale annessa. I suoi abitanti, che considerano Rick un dio, producono l’energia necessaria a far funzionare la batteria ma si sono talmente evoluti da aver creato, a loro volta, un microverso dentro un’altra batteria.
Pur non aggiungendo nulla alla trama principale, la puntata filler si discosta dalle altre perché ribalta in buona parte i punti di vista dei due protagonisti. Morty, che si ritrova sempre a rappresentare la parte morale del duo, finisce per cadere vittima della stessa mancanza di etica ed egocentrismo del nonno, trattando i poveri abitanti del microverso con disprezzo e superiorità. Allo stesso tempo, Rick utilizza le parole del nipote per rigirarle in maniera contorta e orribile a suo favore, utilizzando la morale come un’arma a doppio taglio. Nessun insegnamento, quindi, anzi i due si calano ancora di più nei panni di despoti senza pietà con Morty che pian piano soccombe all’influenza negativa del nonno.
6) 1×10 – Incontri ravvicinati del Rick-tipo
Il Consiglio dei Rick decide di arrestare il Rick originale (C137) a seguito di misteriosi omicidi a danno dei Rick di vari universi. Da sempre considerato una minaccia senza precedenti, Rick viene quindi portato al cospetto del Consiglio dei Rick insieme a Morty dove dovrà difendersi dalla accuse e trovare il vero colpevole. Vediamo così per la prima volta la fortezza istituita dal Rick originale per proteggere se stesso e tutte le sue versioni provenienti dai vari universi dalle minacce intergalattiche e non. Almeno è questo quello che dice al nipote ma sappiamo molto bene, arrivati ormai alla sesta stagione, che la verità è molto più complicata di così. Sulle tracce del killer, i nostri Rick e Morty si imbattono in una costruzione altissima in cui milioni di Morty sono legati e costantemente torturati per schermare le onde cerebrali del Rick assassino. La scoperta sconvolge Morty, sempre più adirato nei confronti del nonno che sembra considerarlo solo come uno scudo umano da sfruttare a suo piacimento.
La puntata è piena zeppa di colpi di scena spiegando meglio il funzionamento della Cittadella e l’ordine instabile dei Rick e introducendo un villain importantissimo all’interno della trama principale: Morty malvagio. Questo Morty, infatti, è la versione più fredda, cinica e spietata del Morty originale e di qualsiasi altra dimensione, la cui cattiveria è stata alimentata dalle ingiurie e dai maltrattamenti del suo Rick. Morty malvagio è in fondo una vittima del sistema dei Rick, trasformatosi lui stesso in aguzzino per sfuggire alle cattiverie del nonno e ribellarsi allo strapotere imposto dai Rick dei vari universi.
5) 5×10 – Rickmurai Jack
Dopo il bruttissimo litigio nel nono episodio, questo season finale di Rick and Morty si apre con i due protagonisti che intraprendono percorsi separati.
Mentre Rick continua le sua avventure in stile anime con i due corvi, Morty si sente perso senza il nonno. Ovviamente la separazione dura il tempo necessario per capire l’errore commesso e i due partono, di nuovo insieme, alla volta della Cittadella. Qui, convocati dal Presidente Morty si rendono conto che si tratta in realtà del Morty cattivo, salito finalmente al potere dopo gli scioccanti eventi delle passate stagioni. Morty cattivo rivela che esiste una Curva centrale, creata da Rick stesso insieme al consiglio dei Rick, all’interno della quale sono contenuti tutte le realtà in cui Rick è l’uomo più intelligente dell’unievrso. Utilizzando la sparaporta per sbarazzarsi di quanti più Rick e Morty possibili, Morty malvagio riesce a creare un portale da utilizzare per scappare dalla Curva e trasportarsi in una realtà che sfugga al controllo di Rick.
Il ritorno di Morty malvagio si rivela un efficacissimo risvolto narrativo che spinge la serie tv verso un futuro totalmente inedito. La sesta stagione è, infatti, molto più densa di lore rispetto al passato, a discapito di episodi filler e di trame orizzontali. Inoltre, attraverso alcuni flashback scopriamo di più sul passato del Rick originale e sul perché sia diventato l’acido ed egoista scienziato che tutti noi conosciamo e amiamo. Aver assistito alla morte della moglie e della figlia nella sua realtà ha fatto precipitare Rick in un vortice oscuro che l’ha spinto a inventare la sparaporta e a cercare attraverso tutti gli universi possibili il Rick alternativo che ha ucciso la sua famiglia.
4) 4×08 – L’episodio della vasca d’acido
Quale modo migliore per fingere la propria morte e sfuggire così a dei loschi malviventi alieni che gettarsi in una vasca piena d’acido? Ma l’idea non funziona a dovere e Morty risolve la faccenda a modo suo, rimproverando il nonno di non costruire mai davvero un’invenzione utile ed efficace. Il ragazzo lo sfida quindi a realizzare una delle sue idee, una sorta di telecomando che permetta di “salvare” i progressi come all’interno di un videogioco. Un telecomando, insomma, che fermi il tempo creando un punto di salvataggio al quale poter ritornare nel caso le cose si mettano male. Inutile dire che lo strumento si ritorcerà contro il suo stesso proprietario.
Ogni azione ha una reazione. Questa è la morale che, seppur in maniera crudele, Rick ha voluto insegnare a Morty attraverso uno strumento che non può davvero resettare la realtà ma solo sostituirla con una alternativa. Così tutte le azioni compiute da Morty sono veramente avvenute e il ragazzo deve affrontarle e conviverci. Tutte gli eventi che viviamo hanno un significato, belli o brutti che siano e spetta a noi accettarli e andare avanti, facendo tesoro di ciò che abbiamo imparato da loro. Nel bene e nel male. Resettare la realtà significherebbe non vivere davvero ma saltare da un evento all’altro con superficialità e senza imparare nulla.
3) 2×04 – Total Rickall
Una giornata come tante in casa Smith si trasforma in un’invasione aliena in piena regola. Una razza di parassiti alieni, in stile La Cosa, si insinua infatti nella vita dei nostri protagonisti creando dei falsi ricordi. Più i ricordi prendono piede in flashback appositamente creati, più i parassiti riescono a moltiplicarsi. Lo stesso Rick si trova in seria difficoltà non riuscendo a distinguere i personaggi realmente esistenti da quelli creati dai loro falsi ricordi. La situazione degenera creando una serie di personaggi e situazioni allucinanti, come Sleepy Gary, un uomo in pigiama e berretto, Mr. Beauregard, il maggiordomo inglese, fotografo Raptor, il cugino Nick da Brooklyn, l’agnellino canterino Tinkles e moltissimi altri personaggi strambi e folli. In men che non si dica la casa viene invasa da questa moltitudine di personaggi che confondono Rick e gli altri membri della famiglia, vittime dei propri falsi ricordi.
Si tratta anche della puntata in cui compare per la prima volta Mr. Buchetto per Popò, mascotte della famiglia Smith, che compare spesso nei titoli di cosa degli episodi magari per annunciare il rinnovo della serie. Ogni falso ricordo e flashback serve a gettare uno sguardo sui rapporti frustranti e imbarazzante che uniscono questa famiglia. Soprattutto in questa seconda stagione, in cui la trama verticale è ancora abbastanza acerba e il focus sono più le singole avventure dei protagonisti.
2) 3×01 – Le ali della Rick-libertà
La prima puntata della terza stagione riprende da dove ci eravamo lasciati. Rick è stato catturato dalla Federazione Galattica, intenzionata a scoprire ad ogni costo il funzionamento della sparaporta per poterla replicare e utilizzare. Lo scienziato inganna sia noi che gli insettoidi con una falsa orgin story che mostra il passato di Rick ma in larga parte modificando e nascondendo l’evento più importante. Nel frattempo Morty e Summer iniziano una corsa contro il tempo per salvare il nonno e liberarlo ma anche la Cittadella ha degli interessi personali e vuole approfittare della situazione per uccidere Rick e sbarazzarsi di lui per sempre. La situazione si ribalta ed è Rick alla fine a salvare i nipoti, a distruggere l’economia della Federazione Galattica e indebolire il Consiglio dei Rick.
La vicenda, però, ha una risoluzione ancora più cupa e cinica. Infatti, Rick non solo si sbarazza di tutte quelle che per lui sono considerabili minacce esterne ma anche della minaccia interna più pericolosa di tutte: Jerry. Si, fa abbastanza ridere pensare che Jerry possa rappresentare una qualche forma di pericolo ma, dal punto di vista di Rick, l’uomo è anche la sola presenza maschile che si frapponga realmente tra se stesso e la figlia Beth. Sbarazzarsi di lui significa diventare il solo maschio adulto della famiglia. Cupo vero? La crudele decisione di Rick nasconde in realtà un trauma emotivo risvegliato dal periodo di detenzione e dall’aver dovuto rivivere, seppur modificati, i ricordi della perdita della sua famiglia. Anziché aprirsi e lasciare entrare la famiglia nel suo cuore, Rick torna a chiudersi nei suoi stessi sentimenti, scegliendo la strada della solitudine e dell’individualismo.
1) 3×07 – A Rick-atlantide
Una puntata di Rick and Morty ma senza Rick e Morty, almeno non quelli originali.
L’episodio si svolge interamente nella Cittadella, dove milioni di versioni alternative di Rick e Morty hanno creato una società funzionante e in cui tutti rivestono un ruolo più o meno specifico. Una serie di piccoli siparietti si susseguono uno dopo l’altro mostrando diverse scene di vita come l’azienda di wafer Semplice Rick, il cui ingrediente segreto sono i ricordi felici di un Rick, o un’indagine svolta da un poliziotto veterano Morty e da una recluta Rick. Ognuna delle vignette ha un rimando a un popolare film come The Departed, La Fabbrica di Cioccolato o Stand by Me. L’evento più importante però è quello riguardante Morty malvagio che riesce a farsi eleggere sindaco della Cittadella. La puntata si chiude proprio con quest’ultimo che, dopo essere salito al potere, si sbarazza del consiglio dei Rick e inizia a prepare il suo piano malefico.
Con una sigla d’apertura e un titolo appositamente scelto, l’episodio sembrerebbe un filler inserito all’interno della serie tv e nulla di più. In realtà, dopo il susseguirsi di diverse scene che ci descrivono la vita nella nuova Cittadella, sul finire dell’episodio capiamo che tipo di ripercussioni avranno questi eventi sulla trama principale. Di fronte ai Rick più influenti della Cittadella, il neo Presidente Morty, rivelatosi Morty malvagio, instaura un regime totalitario con un discorso “dai sottintesi sinistri”.