Rick contro Morty, Morty contro Rick. Se siete amanti di Rick and Morty non potete aver notato che parte del successo di questa fantastica serie animata non si deve solo alla folle e divertente scrittura di Dan Harmon e degli altri autori e alla sua infinita originalità, ma anche alla contrapposizione dei suoi due principali protagonisti. Creati come ovvie rivisitazioni di Doc Brown e di Marty della saga di Ritorno al futuro, questi due personaggi hanno però rivelato di essere tutt’altro che delle semplici parodie, sviluppando caratterizzazioni particolari e soggette a delle microevoluzioni che ci hanno fatto affezionare ancora di più alle loro storie. Un nonno e un nipote molto diversi tra loro ma che presentano anche più similitudini di quanto saremmo inizialmente portati a pensare. Ma se dovessimo provare a giudicare i due personaggi secondo dei precisi standard chi la spunterebbe?
Proviamo quindi a fare un confronto tra Rick e Morty. Attenzione, nel seguente articolo potreste trovare degli spoiler sulle stagioni finora pubblicate di Rick and Morty, attualmente disponibile su Netflix.
Genialità
Togliamoci subito dall’impiccio: non c’è storia che tenga, il nonno Rick vince a mani basse questa categoria. Il suo essere così geniale è infatti ciò che più lo caratterizza e che ha maggiormente influenzato la sua vita. Un intelletto superiore a quello di chiunque il suo, anche rispetto a quello delle sue infinite varianti che popolavano la Cittadella o gli altri universi paralleli. Qualsiasi idea che gli venga in mente o che gli venga proposta da un suo familiare trova infatti immediatamente la propria realizzazione, dall’iconica Sparaporte alla pozione d’amore che segna la fine del mondo della prima stagione a causa dei cronenberg, che dire poi del dispositivo per entrare nei sogni altrui? Anche se sicuramente tutti sappiamo che la sua più grande invenzione è sicuramente la Tv via cavo interdimensionale. Per quanto riguarda Morty, beh, diciamo che il ragazzo non ha mai brillato grazio a un intelletto sopraffino, pur avendo dimostrato in più occasioni, soprattutto nelle stagioni recenti, di aver imparato molto da quel pazzo di suo nonno.
Saggezza
Saggezza e intelligenza non vanno per forza di pari passo. Se prendiamo ad esempio la definizione proposta da Treccani, essere saggi infatti significa essere in grado “di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire“. E qui Rick cade: perché, alternando momenti di grande generosità nei confronti della propria famiglia ad altri in cui esibisce un impassibile menefreghismo nei confronti di chiunque non sia sé stesso, Rick Sanchez si dimostra tutto fuorché equilibrato e conscio della differenza tra bene e male, tra innumerevoli stragi e capricci come quello che lo porta a rischiare tutto solo per poter riassaporare la famosa salsa Szechuan del McDonald. Non che Morty si dimostri poi tanto meglio da questo punto di vista: se infatti inizialmente il ragazzo doveva svolgere il ruolo della persona più sana e normale all’interno del duo, con il passare del tempo ci siamo trovati di fronte a un personaggio che in più occasioni ha perso il controllo su sé stesso e sulle proprie emozioni come quando prende come souvenir un robot del sesso che lo porta a diventare padre o come quando, durante la Purga stermina un sacco di gente innocente. Nessun vincitore in questa categoria.
Empatia
Ma arriviamo ora a un’altra categoria che ci ha fatto riflettere molto. Sicuramente non saremmo portati a definire Rick Sanchez un individuo empatico. Caratterizzato sin dagli inizi da un grande sarcasmo e cinismo che non lo portano a mettersi nei panni degli altri, soprattutto in quelli del genero Jerry, lo scienziato ha, infatti, dimostrato un grande menefreghismo nei confronti del prossimo, tranne che in rare occasioni. Questo tipo di atteggiamento non gli ha fatto sempre un gran servizio e l’ha portato in passato ad allontanarsi dalla figlia Beth. Nonostante questo, Rick ha dimostrato di essere disposto a tutto per la sua famiglia e gli amici stretti come Persuccello e Squanchy: un amore capace di portarlo a macchiarsi di violenze nei confronti di chiunque altro. Da questo punto di vista, Morty, seppur con le proprie cadute, dimostra un generale atteggiamento più empatico nei confronti degli altri, come quando decide di salvare Puzzetta poiché lo ritiene degno di essere risparmiato, salvo poi dover, a malincuore, procedere a eliminarlo quando scopre le sue vere intenzioni. Vittoria per il piccolo Smith.
Determinazione
Se in Rick and Morty c’è qualcuno che ha fatto della determinazione una delle sue principali caratteristiche, questo è Rick Sanchez.
Forse più che determinazione, però, la sua è testardaggine: quando l’uomo si mette in testa qualcosa, non c’è davvero niente che possa impedirgli di portare avanti i suoi piani! Pensate anche solo a quando si fa catturare dalla Federazione Galattica con il solo scopo di farsi liberare e riottenere così il controllo sulla propria famiglia o a quando fa di tutto per riportare alla normalità il suo amico Persuccello dopo che era stato trasformato in Perfenice. E Morty? Non possiamo dire che Morty manchi del tutto di perseveranza: esemplare è infatti la convinzione con cui cerca in ogni modo di mettersi con la sua Jessica, ma molto spesso Morty si dimostra talmente passivo e demoralizzato da necessitare continue spinte da parte di Rick o di sua sorella Summer, decisamente più tosta e determinata di lui.
Pericolosità
Mi spiace, Morty: questa volta è abbastanza scontato dire che Rick venga percepito da chiunque come un pericolo ben più considerevole di te. Potendo contare su un genio smisurato, invenzioni mortali e su una moralità alquanto ambigua, Rick Sanchez C-137 ha scatenato caos e paura in tantissime galassie e universi paralleli. Temuto dai Rick della Cittadella, dalla Confederazione Galattica e dalle tante realtà aliene o non con cui è andato a scontrarsi nel tempo, il nostro Rick ha una fedina pressoché immensa. Se prendiamo invece a riferimento Morty C-137, scartando così il Morty malvagio che ha rappresentato per parecchio tempo la grande minaccia della serie, la lotta diventa alquanto impari. Certo, anche il giovane Smith ha dimostrato di sapersela cavare, ma sicuramente si presenta come molto meno temibile rispetto a suo nonno.
Comicità
Doppiati nella versione americana sempre da Justin Roiland (allontanato dalla serie a seguito di scandali da cui è in ultima stato scagionato), entrambi i protagonisti di Rick and Morty riescono a farci ridere e a strapparci una risata, il primo per le geniali battute da lui proferite e per la sua scorrettezza, il secondo per la sua inettitudine e per i guai in cui viene coinvolto. Tuttavia, anche questa volta non possiamo proprio fare a meno di preferire Rick, che nel corso delle stagioni si è reso protagonista di tantissime folli gag passate alla storia, una fra tutte quella di Cetriolo Rick. Grazie a un sarcasmo tagliente, a un modo di parlare unico e irripetibile e grazie alla sua capacità di smascherare con ironia le ipocrisie della gente e dell’universo intero, lo sboccato, volgare, vizioso ma anche estremamente veritiero scienziato ha sicuramente la meglio.