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5 motivi per cui l’ultima stagione di Riverdale ha restituito valore al celebre mystery teen drama

Tutti i personaggi di Riverdale 7 (Il Granata)
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Eccomi qui, dopo aver finito l’ultimo episodio di Riverdale 7 su Netflix. Premetto che io appartengo a quella fazione che, sin dal principio, ha sviluppato una devota addiction per la serie, seguita da un’incommensurabile delusione per il declino della stessa dalla terza stagione in poi. A oggi, pertanto, sono innumerevoli le polemiche sulle scelte narrative dei suoi creatori. Questi hanno fatto di tutto per farci perdere la bussola tra Re Gargoyle, la Fattoria, poteri magici, RiverVale e altri scivoloni hard trash. Tutta roba già sentita e risentita, e che obiettivamente ha fatto precipitare l’hype di uno show che ha inaugurato la contemporanea escalation di teen drama (qui vi abbiamo elencato i migliori crime teen) di stampo mistery e a tratti fanta-thriller.

Figuriamoci quindi quale poteva essere l’approccio comune rispetto alla settima e conclusiva stagione di Riverdale! Di sicuro, infatti, la maggior parte di noi avrà esordito declamando “menomale che è l’ultima, cos’altro si saranno inventati stavolta!?“. Beh, questo però dimostra chiaramente quanto il velo di curiosità che da sempre avvolge lo show abbia investito in questo caso – più degli altri – tutti i suoi vecchi fan. E proprio qui, davanti a tutto il pubblico e soprattutto al cospetto di chi ha deciso di non volerne più sapere di Riverdale, non me ne vogliate, ma immergermi in questi 20 episodi è stato come tornare agli albori della storia.

Ci troviamo però catapultati negli anni ’50, dopo che la cometa di Bailey ha distrutto la città

A questo punto l’angelo Tabitha ha messo fine alla sua vita terrena salvando tutti i suoi amici e aprendo per loro un varco temporale. L’unico consapevole di questa traversata all’inizio era soltanto l’inquieto Jughead, che ben presto verrà gettato nell’oblio da Tabitha. La ragazza-angelo infatti aveva bisogno di tempo per rimettere in ordine il groviglio di linee temporale che si era creato dopo l’arrivo della cometa. E a questo proposito, assisteremo dunque a una sorta di rinnovata prima stagione con gli stessi ormai veterani personaggi e qualche simpatica new entry!

Questi dunque si troveranno a trascorrere le loro giornate in un’epoca costruita su impalcature tanto distanti dal contemporaneo. Ma per rendere tutto più chiaro, dividerò gli elementi di innovazione, miglioramento e interesse in 5 punti, lasciandovi con la certezza che, con Riverdale 7, il ricordo della serie verrà conservato nel tempo con il sorriso nostalgico di quando rimembriamo gli splendidi momenti del nostro passato. Quelli che non torneranno mai più.

1) Riverdale 7 parla di grandi tematiche sociali suscitando una delicata empatia

Toni e Cheryl si scambiano un bacio davanti alla macchina fotografica in Riverdale 7
Evolution Group (Cinefilos.it)

A differenza delle stagioni precedenti dello show – troppo dedicate all’aspetto più climatico e oscuro – in questo ultimo appuntamento viene applicata una maggiore profondità di argomenti. Ci troviamo infatti in un periodo storico in cui anche in America molte delle tematiche di cui oggi sentiamo parlare in modo talvolta esasperato erano ancora dei tabù. Primo fra tutti, il razzismo diventa qui una prepotente problematica presentata però in punta di piedi. Annoveriamo non a caso il circolo letterario fondato da Toni, Clay e altri dopo l’assassinio di Emmett Till, un ragazzino di 14 anni vittima dei movimenti razziali del Mississippi.

Inoltre, per celebrare la sua memoria, una Tabitha terrena andrà in giro con i genitori di Emmett negli Stati Uniti per diffondere l’odio verso ogni forma di razzismo e l’amore per l’uguaglianza e il diritto alla vita. Commovente è inoltre il momento in cui Toni leggerà dagli altoparlanti della scuola una vibrante poesia del poeta afrodiscendente Langston Hughes, che smuoverà la solidarietà di tutti gli studenti. Ma spostandoci adesso su un altro discorso altrettanto sensibilizzante, in modo inaspettatamente accorato viene descritto il tema LGBT+.

Conoscevamo già il travolgente amore tra Cheryl e Tony

Allo stesso modo conoscevamo l’orientamento di Kevin, che qui si legherà all’appassionato Clay. Non mancherà poi l’esplorazione della sfera più intima tra Betty e Veronica, le BFF più adorate della televisione! I curiosissimi Archie e Reggie, la loro prima volta insieme e in compagnia dell’esuberante sex worker della città. Opprimente in questo specifico caso risulta l’ambiente familiare e scolastico in cui vivono i ragazzi, bigotto e radicato ad un tradizionalismo tossico. Nessuna libertà di amare viene contemplata in quegli anni, soprattutto in una cittadina di provincia, portando gli interessati a nascondersi e vergognarsi prima di abbandonare ogni paura.

Come se non bastasse, non poteva mancare il concorso di Miss Reginetta di Bellezza trasmesso sulla rete nazionale proprio dalla recondita Riverdale! Qui Alice, ex reginetta, si batterà con tutta se stessa affinché a partecipare saranno soltanto quelle fanciulle che rispondevano a rigidi canoni convenzionali. Ed è qui che compare il viso mesto di Ethel, che dopo aver perso i genitori, avrebbe desiderato tanto partecipare ed essere considerata così più “normale”. Tuttavia, il suo giro vita non era di certo come quello di tutte le altre nonostante questo non verrà mai affermato ad alta voce da Alice. L’antifona carica di body shaming dei suoi discorsi, però, risulta a dir poco lapidaria.

2) La cornice femminista ha racchiuso ogni episodio di Riverdale 7 dentro una luce folgorante

Veronica fa indossare lingerie sexy a Betty in Riverdale 7 (Prime Video)
Amazon Prime Video

Se non ho inserito la tematica femminista all’interno del primo punto è proprio perché merita un paragrafo a parte. Quanta energia e complicità pullula tra le giovani donne di questa stagione! Combattono contro madri come Alice. Un preside e un terapeuta che tremano quando avvertono che una come Betty possa avere impulsi sessuali e poi contro una coetanea come Evelyn che, pur di non contrariare i grandi, va contro le sue consorelle. Quanto è meraviglioso assistere all’ambizione di una giovane Veronica che, sin da subito, lontana dai genitori e alla mercé di una nuova città bacchettona, riesce a diventare una geniale imprenditrice. O Betty, che non smette neanche un istante di fare i dispetti ad un sistema che la vorrebbe inutilmente pudica e conforme lungo un percorso di vita già prestabilito.

E ancora Polly, una sorella maggiore diseredata dalla famiglia perchè magnifica ballerina di burlesque

Orgogliosa di sé e in procinto di sposarsi con un uomo che ha saputo andato oltre. Sono creature esageratamente forti, impavide e senza vergogna. Desiderose di crearsi una vita a loro misura, urlando a gran voce il loro punto di vista! Proprio come faranno Vee e Bee con il testo della loro canzone per il musical di Kevin che poi, ahimè, sarà sostituito con il beghino Oklahoma.

Queste sono ragazze che si sentono attratte dal sesso opposto e cercano informazioni sull’intimità ovunque. Tra esperienze delle altre, libri “scabrosi” e riviste per adulti. Tuttavia, decidono di non mettere mai nessun ragazzo prima della loro amicizia, della fiducia reciproca e del tempo condiviso. Sono donne moderne che non vogliono rinunciare proprio a niente puntando anzi ogni giorno ad essere felici, senza avere necessariamente chiodi fissi come matrimonio o figli. Queste ultime sono traguardi che raggiungeranno soltanto se saranno loro a volerlo. Per il resto, vogliono vivere la loro vita come fosse un luna park tutto da esplorare, senza barriere, pregiudizi, dogmi o false verità volte “a proteggerle”.

Iconiche pertanto, sono alcune scene di Riverdale 7

Queste, immedesimandoci in quei tempi, possono risultare fortemente provocatorie. Vediamo così una Betty che fa lo spogliarello dalla finestra per Archie o che scrive un libro per le adolescenti del Paese con una copertina super sexy. Veronica che organizza pomiciata party e con adorabile humor si prende un po’ gioco dei suoi spasimanti. Poi c’è la nuova arrivata Midge che ama alla follia il suo Fangs e non ha aspetatto il matrimonio per creare una famiglia con lui.

Tutte hanno qualcosa da offrire a questo mondo, sono curiose in maniera viscerale e non temono il fatidico terrore più di essere cacciate fuori casa! Questo perché alcune di loro hanno già vissuto tutto ciò. Si tratta di due generazioni di donne che si scontrano. Quella proveniente dall’età delle due Guerre e quella delle loro figlie baby boomer. Betty e Alice questo duello lo rappresentano in maniera così sagace e tempestosa che tutti restiamo col fiato sospeso nell’attesa di capire chi vincerà.

Beh, la forza dell’autodeterminazione e dell’intesa femminile avrà la meglio alla fine! Alice, grazie all’aiuto della figlia, divorzierà da un marito traditore, diventerà hostess come bramava da ragazza, girerà il mondo e sposerà un uomo che davvero amerà. Sono destinate alla vittoria tutte quante e anche se sembra un destino troppo fantasioso non fa altro che accendere molte scintille che ancora ai nostri giorni tendono a rimanere soffocate. Questo è il regalo più bello che potesse farci Riverdale 7, e quindi “Signore e Signore”, come direbbe Vee, non possiamo che esserne infinitamente grate.

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