5) Il gran finale di Riverdale 7 è ancora bagnato delle nostre melanconiche lacrime
Nulla è rimasto in sospeso, partiamo da questo. Tutto però ci porta a fare domande e allungare le nostre conversazioni con gli amici dopo la battuta finale del grandioso narratore onnisciente. E così, come ogni lungo, appassionato e rocambolesco flusso di situazioni, tagliare la corda diventa davvero difficile. E questo è successo anche con prodotti ormai famigerati come Gossip Girl o di migliore qualità come Desperate Hosewives (una serie speciale, sopra le righe, e tremendamente multigenere). Tuttavia davvero toccante è l’immagine di una Betty ormai avanti con gli anni, non molto stabile di salute e in preda a qualche frequente vuoto di memoria.
Quando chiede alla nipote di riportarla a Riverdale, non possiamo che lasciar uscire la nostra prima lacrima! Soprattutto per l’estremo candore proiettato da un’anziana che ogni giorno legge i necrologi dei suoi amici di sempre. E a questo punto non poteva mancare un giovanissimo Jug che la riporterà con l’immaginazione all’esaltante ultimo giorno alla Riverdale High! Proprio perché ai tempi, avendo gli orecchioni, non aveva potuto partecipare.
Compirà il suo viaggio nel tempo e sosterà ognuno dei suoi amici per far firmare loro l’annuario
Chiederà poi a Jughead il loro trascorso dopo il diploma! Avrebbe voluto frequentare di più Veronica, più di ogni altro. Nonostante la distanza e gli innumerevoli impegni lavorativi, mentre Archie fondava la sua impresa edile e sposava una donna che lo faceva tanto ridere.
Ognuno con il proprio vissuto, pieno di sacrifici, soddisfazioni e pentimenti. Lei era felice della sua eredità professionale, in fondo. Così come Jug. E allo stesso modo di non essersi mai sposata, alla fine. Tuttavia, l’aver adottato sua figlia l’aveva riempita di gioia, mentre il nostro narratore si era pentito forse di non essersi mai sistemato. Ma “perché allora non vi siete riavvicinati voi due?“, la maggior parte di noi avrà gridato contro lo schermo!
Curioso è come l’ultimo necrologio porti il nome dell’arguto reietto Jones
E mentre la nipote portava nonna Betty nella cittadina abbandonata che le aveva dato i natali, la donna saluterà ogni elemento vivente e non di Riverdale. Giunti davanti al Pop’s lei esalerà l’ultimo respiro senza neanche accorgersene. Nessuno di loro, infine, calpestava più lo stesso suolo dei vivi. Tuttavia proprio Betty non poteva sapere che dall’auto della nipote si sarebbe teletrasportata all’interno di una fiammante limousine rosa.
Questa ora era parcheggiata sempre davanti a quella tavola calda crocevia di ogni singolo momento del loro passato. Adesso le è tornata la sua luminosa coda di cavallo bionda e non ha alcuna traccia di rughe. Apre dunque la porta del Pop’s e la campanella di sempre, fa voltare tutti i presenti verso di lei. Sono tutti i suoi amici, i migliori che abbia mai avuto.
Sorridono trasudando una felicità quasi impalpabile e terrena, anche se una scia angelica lasciano al passaggio. Non si può tornare indietro e non si può riconquistare il tempo perduto! Ma al traguardo dell’esistenza quello che conta è la qualità degli attimi condivisi. Il loro futuro è stato soltanto un’aggiunta, un proseguo di qualcosa di inestimabile e immortale che anche noi abbiamo vissuto con loro. Riverdale 7 ci ha ricordato quello che ci stavamo perdendo non permettendo al cerchio di chiudersi. E a questo proposito, così come recita l’ultimo episodio, gridiamo in coro “Addio Riverdale”!. Ti ringraziamo, nonostante il tuo male, le paure, gli insulsi intrighi, le ingiustizie e le mancanze. Grazie per aver cresciuto una generazione e non aver mai perso la speranza di fare di meglio. Fino alla fine. Proprio alla fine.