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Alessandro Borghese giudica il Pop’s Chock’lit Shoppe di Riverdale

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Ciao, sono Alessandro Borghese. Benvenuti a questa puntata speciale di 4 Ristoranti: il mio viaggio nei Diner americani. Un solo concorrente in sfida e quattro categorie da votare: lochescion, menù, serrvizio e conto. Ma non basta. Con il mio voto posso confermare o ribbaltare il risultato. Il primo e unico concorrente di oggi è il Pop’s Chock’lit Shoppe di Riverdale.

Ormai mi conoscete. In questo viaggio alla ricerca dei migliori sapori del mondo, sono approdato spesso fuori dal nostro amato paese, l’Italia. Ah, l’Italia. Prima di partire per questa avventura non mi aspettavo di trovare buon cibo. Soprattutto per gli standard a cui siamo abituati. Eppure, devo ammettere che con un po’ di spirito d’adattamento non è da buttare.

Saprete però che anche le brutte esperienze non sono mancate. Il Williamsburg Diner è stato il posto in cui ho mangiato peggio in tutta la mia vita. Per questo motivo mi sono tenuto alla larga dai Diner per un po’ di tempo, ma è arrivato il momento di affrontare le mie paure. Quindi, dopo la mia esperienza alle Nozze Viola, eccomi qui, oggi, pronto per dare un’altra chance a questo tipo di ristorazione.

Sono giunto al Pop’s Chock’lit Shoppe a Riverdale, una piccola cittadina degli Stati Uniti. Ad accogliermi c’è il proprietario Pop Tate.

Che inizi la sfida!

1) Location

Riverdale è una piccola cittadina degli Stati Uniti, il posto perfetto per un Diner: chi è di passaggio può fermarsi a mangiare e chi abita qui ha un accogliente posto di ritrovo a due passi da casa. Il locale è arredato in maniera tipicamente “Diner”: con i soliti tavoli circondati da divanetti comodissimi. All’interno però manca un po’ di illuminazione che non farebbe male, soprattutto di sera, quando fuori è buio e nemmeno le enormi finestre riescono a far entrare la luce. L’atmosfera retrò tuttavia è un punto a favore per il Pop’s Chock’lit Shoppe.

Voto: 8

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