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Riverdale: recensione 2×03 “Chapter Sixteen: The Watcher in the Woods”

Riverdale - Archie
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E rieccoci qui con la recensione del nuovo episodio di Riverdale: “Chapter Sixteen: The Watcher in the Woods”. Finalmente scopriamo qualcosa in più sul criminale che se ne va in giro a spaventare la gente della nostra creepy cittadina e non solo.

Innanzitutto, la mia teoria della scorsa settimana era sbagliata. Se fino a poche ore fa ero quasi certa che in qualche modo l’assassino ce l’avesse col povero Archie, adesso sono sicura che non abbia minimamente a che fare con lui. Ma sono più che disposta a credere che abbia a che fare con la famiglia Cooper. Stando a quanto abbiamo visto nell’episodio, il criminale che si fa chiamare “Il boia”. In traduzione hanno adottato questo nome, anche se personalmente trovo Black Hood più d’impatto, soprattutto perché può essere tradotto con Cappuccetto Nero ed è esilarante. Insomma, che nome carino e per niente pauroso!

Riverdale - Boia

Ma tornando a lui: a quanto pare non è un assassino seriale. Non ha ucciso i due ragazzi in auto e non ha ucciso il signor Andrews, li ha solo feriti. L’unica persona che ha ucciso è miss Grundy. Tra l’altro se osserviamo il modus operandi, l’uomo ha sparato a Fred e ai ragazzini drogati, ma ha strangolato a morte la signorina Grundy. Probabilmente con lei la questione era più personale di quanto credessimo. Il che mi porta a pensare che non sia troppo in là con gli anni. (Ricordate: troppo Criminal Minds fa male!)

Dagli elementi che ci hanno fornito in questa puntata, il criminale crede di essere in realtà un giustiziere. Segue delle precise regole morali, ha preso di mira tre specifici obiettivi al fine di smascherare tutto il sudiciume che gira per la città di Riverdale. Ha scelto come target un adultero, il signor Andrews (anche se in questo ruolo ci avrei visto meglio Hermione Lodge considerando che Fred e sua moglie sono separati, mentre Hermione stava ancora assieme a suo marito Hiram e se la faceva di nascosto con l’altro), un’adescatrice di adolescenti, ovvero la signorina Grundy e infine due tossicodipendenti. Strano che nonostante i suoi principi – apparentemente  nobili seppur completamente folli – non abbia ancora toccato i Lodge. Chi più di loro ha degli scheletri negli armadi?

Riverdale - Cooper

Ma andando avanti: mi chiedo quale sia il motivo per il quale abbia deciso di mandare il suo “manifesto” ai signori Cooper, in modo particolare alla signora Cooper. Infatti, le prove dei suoi crimini, ovvero il portafoglio del signor Andrews e gli occhiali dell’inutile Miss Grundy sono stati mandati direttamente a lei, senza passare per la polizia. Certo, Alice è il volto del giornale cittadino (certamente più di quanto possa esserlo suo marito) e non si fa problemi a pubblicare degli scoop e degli articoli che potrebbero risultare scomodi, tuttavia non credo sia l’unico motivo per il quale queste prove sono state mandate direttamente a lei.

Mädchen Amick, ovvero l’interprete di Alice Cooper, ha pubblicato su Instagram una foto molto interessante dopo la messa in onda dell’episodio.

#Betty #Alice #Chic #TheCoopers #bts #Riverdale ?‍?‍? I love these 2 even more than #MamaCoop luvs her kids ? @lilireinhart @hartdenton

Un post condiviso da Madchen Amick (@madchenamick) in data:

Come potete ben vedere tra gli hashtag nella descrizione ci sono “Chic” che a questo punto dovrebbe essere il nome del figlio perduto dei Cooper, quello di cui siamo venuti a conoscenza nella scorsa stagione. Poi abbiamo “The Coopers” e “Mamma Coop ama i suoi figli”. Quindi, mi è venuto spontaneo chiedermi se non fosse proprio il figlio perduto dei Cooper il misterioso criminale che terrorizza la città di Riverdale. Il fatto di portare le prove proprio da lei potrebbe essere un segno. Ovviamente voglio sapere la vostra opinione al riguardo.

Riverdale - Lodge

Nel frattempo, tornando all’episodio, mi è piaciuto un sacco. Sono arrivata al punto in cui non riesco più a digerire Archie e Veronica. Lui sta cercando disperatamente di essere ammazzato e se non lo fa Il Boia, lo farò io. Lei gioca a fare la figlia di papino per portare l’uomo a darle fiducia e per poterlo pugnalare alle spalle alla prima occasione. Peccato che il signor Hiram Lodge non è uno sprovveduto e sicuramente non è un idiota a differenza di sua figlia. Sembra che entrambi i ragazzi vadano a caccia di guai più di tutti gli altri adolescenti completamente fuori di testa di Riverdale. Non so voi, ma Pel di Carota mi sembra sempre di più una versione moderna di Dawson di Dawson’s Creek per quanto sta diventando insopportabile.

Riverdale - Archie

Quando finalmente ha realizzato che Il Boia non ce l’ha con lui e con le persone che ama, ha fatto in modo di attirare l’attenzione su se stesso: dapprima organizzando quella stupidissima vigilanza con altri stupidissimi adolescenti senza un minimo di cervello come lui e poi girando quello spot penoso che mi ha fatto venire voglia di asportarmi i bulbi oculari a mani nude. Non capisco questa sua irrefrenabile voglia di buttarsi di testa nel cuore dei guai. Tra lui che cerca di fare l’eroe e lo psicopatico che invece crede di essere un giustiziere, non so chi sia più mentalmente instabile.

Riverdale - Veronica

Per quanto riguarda Veronica, sta davvero giocando col fuoco. Suo padre l’ha minacciata in precedenza, minaccia sua madre e lei non fa altro che volersi incasinare ancora di più. Sono più che convinta che stia cercando di distruggere la sua famiglia standole vicino e spacciandosi per una di loro, ma questa idea è completamente stupida. Non si rende conto di quanto sia pericolosa. Non so voi, ma ho amato senza eguali il momento in cui Hermione la prende in giro alimentando ancora di più i suoi già presenti Daddy Issues. Mi ha davvero svoltato la giornata e mi ha divertito da morire. Vorrei più momenti come questi.

È tornata Polly ed è anche andata via. Insomma, sentendosi un bersaglio facile, ha deciso di girare i tacchi e sparire dalla circolazione. E fa benissimo. Ecco, questa è una delle poche persone intelligenti che girano per Riverdale (o meglio, giravano). Considerando che porta in grembo il frutto della relazione con Jason Blossom che in realtà è suo cugino, sparire era la cosa migliore che potesse fare per sé e per suoi gemelli.

Finalmente abbiamo conosciuto Toni Topaz, la ragazza che fa da mentore a Jughead nella scuola del Southside. Mi sta piacendo, so che si metterà tra i Bughead e la cosa mi rattrista, ma non posso non ammettere che sembra una che sa quello che fa e che – in qualche modo – cerca solo di aiutare Juggie a fare del Southside casa sua. Non vi dico quanto mi ha fatto male il cuore quando l’hanno picchiato.

Mi è piaciuto molto il fatto che finalmente stiano dando un po’ di spessore al personaggio di Kevin. Insomma è l’unico personaggio dichiaratamente omosessuale di Riverdale e nessuno aveva pensato di dargli una bella storyline nella scorsa stagione. Finalmente, grazie a questa puntata, ne sta avendo una davvero interessante. La scena con suo padre mi è piaciuta moltissimo, mi dispiace soltanto che non riesca a capire che Betty sta solo cerando di aiutarlo.

Il che mi porta a parlare di Cheryl. Non so quante volte l’ho ripetuto, ma Cheryl Blossom è il personaggio che preferisco di Riverdale. In questo episodio, anche se è apparsa per due secondi sparsi qua e là per la puntata, l’ho amata. Proprio come un’anziana comare che passa il tempo a spettegolare con le amiche e che trae piacere dalle liti altrui, si è messa in mezzo alla diatriba tra Betty e Kevin per alimentare ancora di più la tensione tra i due. Lo so, non è una cosa molto carina da fare, ma che ci possiamo fare? Se facesse cose carine, non sarebbe Cheryl Blossom. Lei è la Regina George di Riverdale, non possiamo pretendere che si comporti bene, non sarebbe normale vederla comportarsi bene.

Anche per questa settimana sono molto soddisfatta dell’episodio, spero davvero che continui su questa strada e che non mi deluda come invece mi ha deluso la Season Premiere. Non vedo l’ora di sapere di più riguardo a Cappuccetto Nero (Il Boia). Speriamo che la mia teoria di questa settimana si avvicini, almeno un po’, alla realtà. Fatemi sapere quali sono le vostre teorie.

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