Vai al contenuto
Home » Romanzo Criminale

5 parole in romanaccio che abbiamo imparato grazie a Romanzo Criminale

Un abbonamento che cambia il tuo modo di guardare le Serie Tv

Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.

Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:

  • ✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
  • ✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
  • ✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
  • ✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
  • ✓ Zero pubblicità su tutto il sito

Scopri di più Hall of Series Discover

L’eccezionale creatività citazionale di Stefano Sollima ha trovato un fertilissimo terreno nel dialetto (o meglio nella parlata) romano già famoso per la capacità di sintesi e l’originalità aforistica. Ecco quindi cinque parole del romano che abbiamo appreso grazie a Romanzo Criminale. Scopriamole ripercorrendo la serie e provando a chiarirne (e quindi apprezzarne ulteriormente) il senso.

1) Abbozzare

Romanzo Criminale

– Zeta: Ci stai minacciando? L’hai già fatto una volta, mi pare, e non ti è andata bene!
– Libanese: Allora nun hai capito… Io nun abbozzo du’ volte!

Ricordate questo scambio di battute del Libanese con i due membri dei Servizi deviati? Il capo della banda chiede l’aiuto dei due per rientrare in possesso del coltello del Terribile. La sua psicosi è agli inizi. La parola, tipicamente gergale, ‘abbozzare’ rimanda a un atteggiamento ben preciso. Indica un comportamento arrendevole nei confronti di un’angheria ma, in un’accezione leggermente più positiva, un autocontrollo per evitare di rispondere alle provocazioni. Sinonimo del termine è ‘pippa’ inserito nella frase ‘fare pippa’, cioè rimanere in silenzio, non opporsi. Da non confondere con pippone che indica invece un discorso prolisso e noioso.

Pagine: 1 2 3 4 5