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Romulus 2×05/2×06 – È ora della battaglia

romulus 2x05
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Romulus 2×05/2×06!!

Superbia o sopravvivenza? Si combatte per dar sfogo alle ambizioni personali o per garantire un avvenire di sicurezza e prosperità alla propria gente? In altre parole: si scende in guerra per dare un senso al passato o per difendere il futuro? Sono gli interrogativi che Romulus 2×05/2×06 ci sottopone, in due episodi – andati in onda venerdì 4 novembre su Sky – che iniziano a raccogliere i semi gettati nelle prime puntate e a traghettarci verso il gran finale di stagione. La settimana scorsa, le peripezie vissute dai protagonisti ci avevano fatto comprendere che nessuno può veramente sfuggire al destino, a meno che non sia egli stesso un dio. La profezia pronunciata da Ersilia in uno degli episodi iniziali continua a penzolare nel nuovo spazio tratteggiato da Wiros e Yemos: Roma non può avere due re, uno solo sarà Romulus, l’uomo che guiderà i figli di Rumia alla conquista del mondo. Il dualismo, appena percepibile all’inizio della storia, inizia ora ad avere contorni ogni volta più netti, fino a sfociare sempre più spesso nell’aperto contrasto. Nel quarto episodio, avevamo lasciato i due re di Roma nel villaggio etrusco di Ersilia: la vita di Yemos appesa a un filo, quella di Wiros disposta a sacrificarsi per mettere in salvo l’amico e fratello. Entrambi sono sopravvissuti, entrambi sono tornati a Roma con le proprie gambe. Ma la nuova città costruita in prossimità di sette colli inizia a dover fare i conti con i primi problemi di sopravvivenza: il cibo scarseggia, la carne non riesce ad essiccare e l’unico stratagemma per mettere in salvo le provviste sarebbe quello di privare la dea Rumia delle sue scorte di sale sacro.

Romulus 2x05/2x06 (640x360)
Romulus 2×05/2×06 (640×360)

Ed è proprio qui che subentrano i primi veri contrasti tra Yemos e Wiros.

Fratelli di sangue, uniti dalla battaglia, i due re di Roma sono personaggi molto diversi, accomunati da un destino simile ma con dei background famigliari e personali completamente differenti. Yemos era il principe di Alba, destinato a succedere insieme a suo fratello gemello al nonno Numitor, re della Lega dei Trenta. L’assassinio di Enitos e la presa di potere da parte di Amulius hanno costretto il giovane principe a fuggire nei boschi e a trovare il suo destino altrove. Wiros era invece uno schiavo della città di Velia, pieno di paure e insicurezze, che nel lottare per la propria sopravvivenza ha tirato fuori una forza che non credeva di possedere. Entrambi sono stati “allattati” dalla lupa, svezzati e portati a crescere. La maturità i due personaggi l’hanno raggiunta a piccoli passi, lottando, difendendosi, uccidendo e combattendo per qualcosa che andasse al di sopra della loro stessa vita. E però il comune destino non cela le differenze che esistono tra i due re: Wiros è ancora un ragazzo pieno di rabbia, istintivo e battagliero, pronto a sfidare il mondo intero pur di dimostrare di valere davvero qualcosa. Yemos, al contrario, è il più ragionevole dei due. Le sofferenze patite in vita lo portano ad evitare le situazioni di rischio, quelle che mettono in pericolo la sicurezza della sua gente e delle persone a lui care. Sulla gestione dei primi problemi emergono allora le distanze di vedute tra i due re di Roma.

In Romulus 2×05, Yemos e Wiros discutono su come risolvere il problema del sale. Il branco si divide, i re devono prendere decisioni drastiche.

Romulus 2x05/2x06 (640x360)
Romulus 2×05/2×06 (640×360)

Ma è con l’arrivo della guerra che il rapporto si complica e rischia di mettere a repentaglio persino la sopravvivenza della stessa Roma. Gli eserciti di Titos sono arrivati alle porte della città. Il sovrano di Cures – semidio paranoico e disperato – sigla alleanze di cui poi si libera in maniera sorprendentemente irrazionale, per un puro capriccio personale. L’assenza delle sacerdotesse e la morte dei suoi uomini più fidati lo stanno spingendo ai limiti del delirio. La sua guerra ai Romani sta entrando nel vivo, l’esercito e pronto ad attaccare, la battaglia finale non è più rinviabile. In Romulus 2×05/2×06, malgrado il ritmo lento e attendista di alcuni passaggi, le sequenze d’azione raggiungono il loro culmine. Sono gli episodi in cui esordiscono dietro la macchina da presa i registi Francesca Mazzoleni (Romulus 2×05) e Michele Alhaique (Romulus 2×06), che dirigerà anche i due episodi finali. Una direzione superba, con inquadrature che alternano stabilità e simmetria a dinamicità e confusione. Le geometrie perfette dei momenti di attesa e riflessione e le messe a fuoco caotiche delle scene d’azione. La battaglia tra i soldati di Roma e l’esercito di Cures è stata girata senza effetti speciali. I corpi si schiacciano nell’inquadratura, che ora appare congestionata, poi prende aria. Le guerre dell’VIII secolo a.C. si combattevano senza grosse armi, senza particolari stratagemmi, senza coreografiche disposizioni in campo. Il corpo a corpo era lento, sfibrante, e Romulus 2×05/2×06 riesce a renderlo proprio così, senza fronzoli e ornamenti accessori. Le scene di battaglia della serie Sky ci forniscono ulteriori indizi sul grado di preparazione e il livello di attenzione riservato allo show dai suoi creatori. Nulla è lasciato al caso, i dettagli fanno la differenza e una splendida regia riesce a consegnarci due episodi che ci avvicinano al season finale.

Romulus 2×05/2×06 (640×360)

Il passo indietro di Yemos, la sua presa d’atto finale, sembra spalancare le porte a un decisivo scatto nel rapporto tra i due re. Noi spettatori sappiamo che alla fine la profezia di Ersilia si avvererà. Quel che ignoriamo è come si arriverà a quel punto. Roma non è già più la casa dei disperati e degli emarginati. È una realtà emergente, ambiziosa e affamata di gloria come tutte le altre realtà. Non è la tranquillità che anela, ma il potere e la smania di affermare la propria libertà rispetto a tutto. Un altro arco narrativo è giunto intanto a conclusione in Romulus 2×05/2×06. Amulius è caduto sul campo di battaglia nel sesto episodio, ucciso dalla mano di sua figlia Ilia che questa volta non lo ha risparmiato. Il vecchio re usurpatore di Alba è un personaggio completamente cambiato in questa seconda stagione. I fantasmi che vedeva negli episodi precedenti sono diventati in Romulus II tormenti troppo ingombranti per essere sopportati. Amulius ne è uscito fuori stravolto, svuotato fino alle viscere, disperato e irrimediabilmente perduto. Rabbia, frustrazione, senso di inadeguatezza e assenza di speranza ne hanno fatto una specie di mostro destinato ad annegare nel suo stesso sangue. La sua morte non ha messo solo fine a una pagina importante della storia di Romulus, ma potrebbe aver indirizzato anche lo sviluppo della guerra. Amulius/Servios era il miglior generale in campo di Titos, la sua sconfitta avrà un peso sulle sorti della battaglia. Una battaglia che però non è finita, ma che al contrario si preannuncia ancora più cruenta e devastante negli episodi finali che andranno in onda venerdì prossimo su Sky. I Sabini sono arrivati alle porte di Roma, le prime luci della battaglia scintillano all’orizzonte, nel buio della notte. Romulus II sembra pronta a stupirci nell’epilogo di questa seconda stupenda stagione.