Approdata sulla sempre crescente piattaforma Disney+, Saint X è una serie di rara profondità. Quando ho cominciato a vederla ero inconsapevole della portata della sua storia e soprattutto delle lacrime che avrei versato. Si tratta di un crime “leggero” che si basa, più che sui fatti, sulle conseguenze che la sparizione della protagonista ha su chi è rimasto, in particolare la sorella. È un doloroso viaggio tra i ricordi di chi non accetta un verdetto, di chi è convinto che la verità sia un’altra, di chi troverà la pace solo scoprendo quello che è realmente accaduto.
Saint X è una serie che ci tiene con il fiato sospeso puntata dopo puntata, un prodotto nuovo che finalmente ci regala quella piacevole sensazione di voler a tutti i costi sapere cosa è successo, arrivare alla fine ma senza volerlo fino in fondo, perché quando qualcosa piace vorremmo che non finisse mai.
Saint X inizia come una vacanza in famiglia
Questo mistery thriller si apre con una vacanza in famiglia, inizialmente ci sembra addirittura di cogliere molte somiglianze con The White Lotus (la prima stagione è infatti ambientata in un resort alle Hawaii). Infatti praticamente fin da subito capiamo che il finale sarà terribile. Al centro delle vicende iniziali troviamo la famiglia Thomas, ovvero l’archetipo della benestante famiglia bianca in cerca di un rifugio paradisiaco per staccare la spina. L’ambientazione di questa storia è l’affascinante isola caraibica che dà il titolo alla serie, un luogo di incantevole bellezza e che sembra celare solo acque cristalline, buon cibo e riposo. Tuttavia, le loro aspettative idilliache vengono stravolte quasi alla fine della vacanza, quando Alison, la figlia di David Duchovny e Tèa Leoni, scompare in circostanze misteriose, solo per essere ritrovata tempo dopo morta.
Da quel momento la loro vita cambierà per sempre perché quella notte agisce come un macigno sulle vite della famiglia Thomas, gettando ombre di dolore e incertezza, ma soprattutto la voglia di verità. Vent’anni dopo, la sorella minore di Alison, Claire, ora conosciuta come Emily lotta con un passato che ancora la tormenta, e cerca di andare avanti con la sua vita lavorando come montatrice di documentari. Tuttavia, i ricordi dell’orrore subito da Alison la tormentano sotto forma di attacchi di panico ricorrenti. I genitori, invece, sono riusciti a superare completamente la perdita della loro amata figlia.
In Saint X la verità può davvero portare alla pace?
La ricerca della verità e la speranza di trovare la pace sono al centro della storia di Saint X, ma è nel suo scioccante finale che le rivelazioni raggiungono il culmine della sorpresa.
La notte in questione si svolse all’apice dell’emozione e del desiderio di Alison di distinguersi dalle altre ragazze con cui era stata. In un momento di euforia, propose un rapporto a tre con Edwin e Clive, ignara della natura del rapporto tra Clive ed Edwin che Alison scopre a baciarsi, prima di essere allontanata e scomparire nel nulla. Le indagini sul caso avevano concluso che Clive ed Edwin non potevano essere responsabili della morte di Alison a causa di una discrepanza temporale. Tuttavia, il sospetto sulla loro colpevolezza rimase, soprattutto in Emily (o Claire).
Scoprire la verità su quella notte era fondamentale per Emily, le rivelazioni su quanto accaduto ad Alison e i segreti che erano stati celati per anni mettono in moto una serie di eventi che portano a una chiusura dolorosa per alcuni personaggi chiave della storia. La morte di Edwin e il suo incontro finale con Clive pongono fine a un capitolo lungamente aperto, mentre Clive cerca di affrontare le conseguenze della sua vita segnata da sospetti e accuse false. Quindi la verità, pur portando chiarezza, solleva domande profonde sul significato dell’intera vicenda e sulla possibilità di trovare la pace dopo tanti anni di incertezza, che forse non arriverà mai comunque per nessuno di loro.
Una storia che pone l’accento sui pregiudizi
Saint X, pur concentrandosi principalmente su Claire, offre un’analisi approfondita delle conseguenze che le accuse hanno avuto sui due suoi co-protagonisti, Clive ed Edwin. Per gran parte della serie, essi sono considerati i colpevoli principali, e noi, come spettatori, li giudichiamo di conseguenza. Tuttavia, man mano che la narrazione si sviluppa, la colpevolezza di Clive inizia a essere messa in dubbio, mentre quella di Edwin sembra diventare sempre più certa, portandoci alla riflessione su come abbiamo valutato i personaggi.
La serie affronta in modo acuto il tema del pregiudizio, esaminando anche come la stampa ha trattato il caso di una ragazza bianca e ricca scomparsa in compagnia di due ragazzi di colore. Saint X ci conduce a riflettere su molteplici questioni, spingendoci a riconsiderare le nostre opinioni, a coltivare l’empatia, e a esaminare il concetto di vendetta. Inoltre, ci offre una prospettiva più chiara sulla vita dei due genitori che hanno lottato per andare avanti nonostante la tragedia. La serie ci porta a esaminare il concetto di privilegio e la sua impotenza di fronte alla morte, poiché, in ultima analisi, di fronte a questa realtà, siamo tutti uguali e impotenti allo stesso modo.
Saint X è un viaggio coinvolgente che consiglierei a tutti gli appassionati del genere crime (qui trovi qualche altro suggerimento). Sebbene includa sfumature tipiche delle più celebri serie drammatiche, con una totale assenza di commedia, il suo obiettivo principale è stimolare la nostra riflessione e non tanto indurci in uno stato di ansia. La serie è disponibile su Disney+ ed è composta da una sola stagione di 8 episodi.