E se i nostri sogni fossero solo una minuscola parte di un mondo costruito nel confine sottile tra il sonno e la veglia? E se a dominare e tenere sotto controllo quel mondo ci fosse un uomo senza tempo, capace di scivolare silenzioso e sinuoso al di là di quel confine, ogni volta che qualcuno, in qualsiasi parte del mondo chiude gli occhi? Questo è l’argomento principale di The Sandman, serie a fumetti scritta da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra 1988 e 1996, nonché del suo omonimo adattamento seriale che ha come protagonista Tom Sturridge nei panni del Re dei Sogni, Morfeo. Tom ha conquistato milioni di spettatori con la sua interpretazione di Sogno. Un ruolo difficile da gestire, soprattutto se si pensa all’enorme carico di aspettative che avevano i fan e l’autore stesso della serie a fumetti.
Negli anni sono stati molti i tentativi di creare un riadattamento di The Sandman che fosse all’altezza della graphic novel originale, ma nessun attore sembrava essere adatto a questa parte così complessa. Invece, Tom Sturridge è finalmente riuscito a dare un volto alla personificazione antropomorfa dei nostri sogni, i più bui e i più luminosi, e a regalarci un personaggio sfaccettato. Vediamo quindi cosa c’è da scoprire su un attore talentuoso che probabilmente non ricordavate di aver già visto altrove.
1) Il protagonista di The Sandman è figlio d’arte
Nato a Londra il 21 dicembre 1985, Tom viene da due genitori provenienti dal mondo dello spettacolo. È infatti figlio del regista Charles Sturridge e dell’attrice Phoebe Nicholls, ma in famiglia i suoi non sono gli unici ad aver intrapreso questa carriera. Anche suo zio Anthony Nicholls e sua zia Faith Kente sono attori. Inoltre, Tom è il primo di tre figli e indovinate un po’? Anche i suoi fratelli minori, Arthur e Matilda hanno scelto di lavorare in televisione. L’esordio di Tom come attore è stato all’insegna del lavoro di famiglia, perché la prima volta che è comparso su uno schermo è stato nel 1996, quando era appena un bambino, nel riadattamento de I viaggi di Gulliver a cui suo padre ha lavorato come regista e sua madre invece come membro del cast. Un esordio decisamente niente male per un giovane Sturridge che è riuscito ad arrivare così in alto.
2) Ha un caro amico molto particolare
Ebbene sì, la star di The Sandman è un grande amico di Robert Pattinson, attore straordinario e poliedrico. I due si sono conosciuti quando avevano circa 13 anni, all’Harrodian School, la scuola che frequentavano i fratelli di Tom. Da quel momento sono stati inseparabili e ancora oggi sono molto amici, nonostante gli impegni che spesso li tengono lontani l’uno dall’altro. Per anni c’è stato chi ha accusato Tom di aver sfruttato la popolarità dell’amico e collega britannico, divenuto particolarmente famoso dopo la partecipazione alla saga di Twilight. In realtà, il talento di Tom ha presto messo a tacere gli haters, che se lo sono trovato sullo schermo nei panni dei personaggi più disparati (ultimo ma non meno importante proprio il nostro amato Morfeo). Chi se non Robert Pattinson poteva essere un padrino migliore per il figlio della sorella di Tom Sturridge? Questo la dice tutta sulla loro amicizia di lunga data.
3) Ha quasi soffiato il ruolo da protagonista in un film a Hayden Christensen
Dopo aver esordito sullo schermo nel 1996 con I viaggi di Gulliver, Tom ha scelto di continuare il proprio percorso nel mondo del cinema e, nel 2004, ha preso parte a ben due film: La fiera della vanità e La diva Julia – Being Julia. Nel 2006 lo abbiamo visto nel ruolo più impegnativo di Nigel, nel thriller psicologico Symbiosis – Uniti per la morte, nel quale recita come co-protagonista al fianco di un giovanissimo Eddie Redmayne. Nel 2008, invece, avremmo dovuto vederlo nel film Jumper – Senza confini, se solo il ruolo principale non fosse stato affidato a Hayden Christensen, all’epoca molto più conosciuto di Tom. I produttori di quest’ultimo film, New Regency e 20th Century Fox, per non rischiare di spendere moltissimi soldi (circa 100 milioni di dollari) e scritturare come protagonista un attore ancora sconosciuto alla maggior parte delle persone, alla fine hanno optato per il famoso interprete di Anakin Skywalker.
4) Tom ha dominato anche la scena di Broadway
Nonostante le molteplici produzioni cinematografiche a cui ha preso parte, Tom ha deciso di recitare anche a teatro, mantenendo attiva questa passione. Il teatro lo ha portato lontano e gli ha permesso di maturare ancora più esperienza in campo attoriale. Nel 2009 ha debuttato con la commedia di Simon Stephens Punk Rock, recitando al Lyric Hammersmith Theatre di Londra. Questa interpretazione gli è valsa una nomination come Miglior attore emergente all’Evening Standard Theatre Awards e la vittoria del Critics’ Circle Theatre Award per la stessa categoria. Ma solo nel 2013 è arrivato a Broadway, debuttando nel dramma Orphans al fianco di Alec Baldwin. Il suo talento, anche in questo caso lo ha premiato, e questo spettacolo gli ha fatto ricevere un’altra candidatura per un riconoscimento importante: il Tony Award come Miglior attore protagonista in un’opera teatrale. Candidatura che, nel 2019, ha ricevuto ancora una volta, ma per la pièce Sea Wall/A Life messa in scena all’Hudson Theatre di Broadway.
5) Dal set di The Sandman ha portato via qualcosa di cui Morfeo non avrebbe potuto fare a meno
Chi ha visto The Sandman sa quanto alcuni oggetti fossero importanti per Sogno, fino a diventare addirittura delle parti di lui. È proprio sul recupero di questi oggetti che si basa buona parte della serie. Stiamo parlando del suo elmo, della collana con il rubino e della sabbia con la quale sprigiona tutti i suoi poteri. Ma ce n’è uno in particolare che ha attirato la sua attenzione. Come fanno anche molti attori alla fine delle riprese di un film o di una serie tv, anche Tom Sturridge ha preso dal set qualcosa per sé come ricordo dell’esperienza passata. E quello che ha scelto di tenere è proprio uno di questi tre cimeli essenziali per il personaggio che ha interpretato. Tom ha deciso di portare via il sacchetto con la sabbia che Sogno ha tanto faticato a recuperare, quella che più di tutti forse è connessa con la sua esistenza. Un ricordo davvero particolare.
6) La difficile disciplina necessaria a interpretare Sogno
Il ruolo di Morfeo, Re dei Sogni è stato voluto per anni da tutti, persino Michael Jackson avrebbe voluto interpretarlo in un adattamento cinematografico. La scelta infatti, quando la produzione di The Sandman ha iniziato la ricerca del suo protagonista, non è stata affatto semplice. Tom è riuscito a sconfiggere ben 1500 candidati. Sturridge è stato fra i primi 10 attori di cui Neil Gaiman ha visto il provino, ma poiché la serie ha subito dei rallentamenti dovuti alla pandemia, lo scrittore ha pensato di continuare il suo esame per molto tempo. Eppure, l’audizione di Tom gli tornava sempre in mente, e così alla fine gli ha affidato la parte. Per onorare un ruolo tanto importante, Tom ha deciso di impegnarsi molto e ha affrontato sfide mentali e fisiche. Ha seguito una dieta rigorosa per dare a Sogno un aspetto duro e impassibile, spigoloso e segnato dal proprio ruolo. Aveva sulle spalle la pesante responsabilità di un ruolo così ambito e, soprattutto, così amato dai fan. Non poteva permettersi di sbagliare.
7) The Sandman non è la prima serie tv in cui lo abbiamo incontrato
The Sandman ha lasciato gli spettatori sopresi e incuriositi dall’immenso mondo che Neil Gaiman ha riadattato prima come graphic novel e poi come serie televisiva (qui la recensione della prima stagione), ma non è stata la prima esperienza in ambito seriale per il nostro Tom. A parte la sua prima esperienza ne I viaggi di Gulliver, miniserie con cui ha esordito, Tom ha recitato in un’altra miniserie, esattamente 20 anni dopo, nel 2016. Stiamo parlando di The Hollow Crown: The Wars of the Roses, riadattamento seriale delle opere shakesperiane Enrico VI, parte I, Enrico VI, parte II, Enrico VI, parte III, e Riccardo III. Qui veste i panni proprio del folle Enrico VI d’Inghilterra e ci regala un’altra magnifica interpretazione. Se vi manca The Sandman e volete a tutti i costi ritrovare Tom Sturridge, potete recuperare The Hollow Crown, miniserie del 2012 di cui, The Wars of the Roses è la seconda parte.