Battito è la nuova hit di Fedez presentata a Sanremo 2025: ecco un’analisi approfondita del testo e del significato della canzone
L’attesa era altissima e, come spesso accade quando Fedez torna con un nuovo singolo, ci si aspettavano polemiche (a proposito, hai saputo di Francesco Gabbani che attacca alcuni artisti in gara per l’autotune?), sperimentazioni sonore e testi pieni di riferimenti alla sua vita privata. Con Battito – questo il titolo del nuovo brano presentato a Sanremo 2025 da Fedez – l’artista milanese ha deciso di scardinare ogni certezza, regalandoci un pezzo che si discosta sia dai testi più leggeri a cui ci aveva abituati negli ultimi anni. In quello che potremmo definire un flusso di coscienza dai toni cupi, Fedez esplora le zone d’ombra della mente, le ansie, le paranoie e i conflitti interiori, portandoci con lui in un viaggio tra i suoi “battiti” più oscuri. Intanto non perderti la scaletta di tutte le serate del Festival, le trovi qui.
Il testo integrale di Battito
Battito
Ti porterei in terapia
Solo per farti capire, il male che fai
Spero che sia un’amnesia
Spengo la luce e mi vieni a trovare
Fluoxetina, poca saliva
Quando mi trovo a parlare di te
Sei la carne è viva
La mente è schiva
Vaga nel buio più buio che c’è
Sento un pugno nello stomaco
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Illudimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
Battito, battito, battito, battito, battito accelerato affronto una guerra da disarmato
Ho alzato barriere di filo spinato
Ma le ho sempre messe nel lato sbagliato
Mi sento annullato
Dottore che cosa mi ha dato
Socialmente accettato
Anestetizzato
Da un metodo legalizzato
Calmati
Sto contando i battiti
Siamo così fragili
Ci feriamo anche sfiorandoci
Ti ho odiata te lo giuro
Facciamo un po’ ciascuno
Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro
Sento un pugno nello stomaco (nello stomaco)
Le paranoie hanno bisogno di troppe attenzioni
Forse mento
Quando ti dico
Sto meglio
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Sembra di galleggiare
Sopra ad un mare statico, statico
Stringimi avvolgimi
Poi lasciami respirare
Serotonina cercasi
Uccidimi
Dentro i miei occhi
Guerra dei mondi
Tu mi conosci
Meglio di me
Vorrei guarire
Ma non credo
Vedo nero pure il cielo
Vetri rotti schegge negli occhi
Prenditi i sogni
Pure i miei soldi
Basta che resti lontana da me
Vedo il bicchiere
Mezzo pieno
Con due gocce di veleno
Tu mi fotti
Respiri corti
E aumenta pure il battito, battito
Battito, battito
Un brano di “pancia” e di testa: l’analisi e la spiegazione del testo
Battito è, prima di tutto, un pezzo estremamente personale: la scelta di Fedez di puntare a Sanremo 2025 su temi come la depressione, l’ansia e i disturbi interiori non è nuova, ma qui sembra portata all’estremo. La canzone non si limita a fare riferimento generico al disagio, bensì rende palpabile l’angoscia con immagini taglienti come “Vetri rotti schegge negli occhi” e il costante riferimento alla mancanza di respiro, di “battito” appunto, che cresce e si fa frenetico. Già dalla lettura del testo possiamo intuire la volontà di trascinare l’ascoltatore in un vortice di sensazioni spiacevoli, come se non ci fosse via d’uscita.
È una scelta coraggiosa, soprattutto considerando la vetrina di Sanremo, spesso associata a brani più “sicuri” e tradizionali. Fedez, invece, sceglie di non indorare la pillola. Del resto, chi lo segue conosce la sua tendenza a trattare anche argomenti scomodi, affrontandoli con un linguaggio a volte crudo. Il testo del brano di Fedez a Sanremo 2025 è un viaggio nel disagio mentale e nei tentativi di superarlo, o almeno di conviverci. Spiccano i riferimenti a farmaci antidepressivi (“Fluoxetina”) e a sostanze chimiche (“Serotonina cercasi”), che ci ricordano quanto l’ansia e la depressione siano vissute in prima persona da Fedez anche nella realtà, oltre che nella musica.
Ci sono immagini molto forti nel testo di Fedez
- “Sento un pugno nello stomaco” – l’angoscia fisica e mentale prendono forma concreta, come se il corpo rispondesse in maniera violenta all’oppressione della mente.
- “Basta un po’ di zucchero e va giù pure il cianuro” – un contrasto quasi surreale che mette insieme il dolce (forse un riferimento all’apparenza, alla patina di normalità che spesso si vuole dare a tutto) e il veleno che corrode dall’interno.
- “Prenditi i sogni, pure i miei soldi” – la disperazione di chi è disposto a sacrificare tutto pur di liberarsi di questo demone interiore.
È chiaro come nel brano di Fedez a Sanremo 2025 ci sia un richiamo alla fragilità umana e al bisogno di trovare un appiglio, un rifugio, che a volte può essere la persona amata o, paradossalmente, lo stesso demone con cui si lotta. È un testo che si presta a molteplici chiavi di lettura: c’è chi lo leggerà in chiave puramente autobiografica, vedendo riflessi i momenti bui vissuti dall’artista, e chi invece lo interpreterà come una metafora universale della condizione dell’uomo moderno, isolato e perennemente in lotta con sé stesso e con le proprie paure.
Battito a Sanremo 2025 è per Fedez un grido d’aiuto, un’implorazione a se stessi e agli altri di fermarsi a osservare il buio che può abitare la nostra mente. Non cerca di mascherare nulla, anzi, enfatizza la sofferenza, i vuoti, la necessità di correre ai ripari e di chiedere aiuto. Il suo più grande pregio è senza dubbio la capacità di raccontare l’ansia e la depressione in modo vivido, usando immagini e versi schietti, senza mezze misure o censure.