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Sanremo 2021 – Le Pagelle della Seconda Serata: Random a caso, Vessicchio a casa e Bugo al Quirinale

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E poi non dite che Sanremo non serve a niente. Tra le tante conseguenze negative della terribile pandemia che ha stravolto le nostre vite nell’ultimo anno, c’è anche un aumento esponenziale dei casi d’insonnia. Il “farmacista” Max Gazzè ha proposto una soluzione col suo pezzo pieno di sostanze rilassanti, ma la verità è che il problema si poteva risolvere molto più facilmente. E Sanremo l’ha risolto, eccome se l’ha risolto.

Non riesci a dormire? Assumi intorno a mezzanotte due dosi abbondanti di Gigliola Cinquetti. Ma non fare il timido, non fermarti. Procedi con due di Fausto Leali, poi dai la botta finale: due di Marcella Bella e via a veder le montagne verdi nel mondo dei sogni. Se per qualche motivo l’insonnia dovesse persistere, assumere dopo una decina di minuti pure una dose di Gigi D’Alessio. Meglio se accompagnato da un gruppetto di trapper tamarri. Ancora meglio se la dose di D’Alessio è vestita a sua volta da trapper tamarro, giusto per andare sul sicuro.

Fatto? Secondo i dati elaborati dall’Università della Strada di Bordighera, alle 0.14 l’88% delle persone che coraggiosamente erano ancora davanti alla tv sono crollate in un sonno profondo. Uno stato comatoso che dovrebbe concludersi per tutti stasera intorno alle 20.15. Giusto in tempo per una terza serata che dovrebbe finire alle 16.00 del giorno successivo, visto che oggi si esibiranno tutti i 26 campioni in gara. Tutti, con le cover e i duetti. Ma ci sarà pure Lundini che farà Penso Positivo di Jovanotti con Fulminacci, quindi andrà tutto benissimo a prescindere.

Detto questo, s’è fatta una certa ed è arrivato il momento di tornare alla seconda serata di Sanremo. Con le nostre pagelle, semiserie e inattendibili come sempre. Quindi partiamo: abbiamo un Cinquetti-Leali-Bella da votare con grande affetto.

LE PAGELLE DELLA SECONDA SERATA

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AMADEUS 8

Ancora più sciolto e a suo agio rispetto alla prima serata, porta a casa benissimo pure la seconda con la solita solidità, mostrando anche delle insospettabili doti da cubista.

FIORELLO 7.5

Improvvisa, improvvisa tantissimo. Improvvisa quasi tutto e per questo funziona alla grande. Purtroppo, però, ogni tanto fa anche altro.

ELODIE 6.5

Difficile farci caso in quel momento, soprattutto per il distratto pubblico maschile. Ma il terribile playback fuori sync nel medley musicale rappresenta tanto di quello che non vorremmo vedere in una manifestazione come Sanremo. In generale se la cava abbastanza bene, ma quel playback… dio mio.

LAURA PAUSINI 8.5

Una superospite degna di questo nome. Umilissima, giocosa ed emozionata anche dopo aver vinto un Golden Globe.

L’OMAGGIO A MORRICONE 6.5

È stato bello: avrebbe potuto essere bellissimo.

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ACHILLE LAURO 6

Stavolta non lascia il segno, comunica pochissimo. E per uno come lui, le capacità comunicative sono praticamente tutto.

CINQUETTI-LEALI-BELLA 4

All’ennesimo acuto stonato, abbiamo temuto che Fausto Leali necessitasse della manovra di Heimlich. Un’esibizione buona solo per un pubblico che a mezzanotte stava già a letto da tanto.

GIGI D’ALESSIO 5

Non gli manca il coraggio di sperimentare ed esplorare nuovi territori, ma il risultato è quello che è.

WRONGONYOUY 6.5

Come abbiamo sottolineato anche ieri, mai come stavolta è semplice spiccare tra le Nuove Proposte. Lui più o meno ci riesce, anche con un testo non certo indimenticabile.

GRETA ZUCCOLI 6.5

Avrebbe meritato di passare il turno e con ogni probabilità non avrebbe avuto problemi nella prima serata, ma i posti erano solo due. Peccato.

DAVIDE SHORTI 7.5

Un’efficacissima contaminazione di generi per un pezzo raffinato e orecchiabile: funziona benissimo.

DELLAI 6

I due gemelli assomigliano parecchio a uno degli Zero Assoluto, ma soprattutto hanno qualcosa di Bugo. A un certo punto, infatti, abbiamo temuto che avrebbero concluso l’esecuzione chiedendo dove fosse finito il papà. “Io sono Luca”, però, è buona solo per un falò in spiaggia senza mezzo pensiero.

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ORIETTA BERTI 5.5

Un brano fuori dal tempo per un’artista fuori dal tempo. Ma anche fuori tempo, pure troppo.

BUGO 6.5

  • Conclude l’esibizione: 8.
  • Si domanda dove sia finita l’asta del suo microfono: 8.
  • Il pezzo ha un eco de “Il mio canto libero” di Battisti, ma il suo canto è un po’ troppo libero: 5.
  • Non è niente male, ma lo si capisce solo se si ascolta la versione registrata in studio: 7.5.
  • Un’improbabile riappacificazione con Morgan chiuderebbe il cerchio e ci permetterebbe forse di uscire dall’incubo in cui siamo immersi da un anno: in quel caso, il 10 sarebbe pieno. E Bugo finirebbe dritto al Quirinale.

GAIA 7

Testo sopra la media (bassa), interpretazione coinvolgente e un futuro che si prospetta roseo. Arriva da Amici, per una volta a modo suo.

LO STATO SOCIALE 8

Chiudere il frontman dentro una scatola e non fargli aprire bocca non è solo un’esibizione creativa: è un manifesto politico. Impossibile replicare il successo di “Una Vita in Vacanza”, ma Combat Pop è la solita canzonetta de Lo Stato Sociale che canzonetta non è per niente.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA 7.5

La Rappresentante di Lista è solo il nome di un gruppo musicale: non è un manifesto politico. Presentano un brano pressoché perfetto, ideale per combinare la classicità sanremese con sonorità moderne efficacissime. Non sorprendetevi se dovessero finire sul podio.

MALIKA AYANE 6

La solita Malika Ayane, meno Malika Ayane del solito.

EXTRALISCIO E DAVIDE TOFFOLO 8

I fan nostalgici de I Tre Allegri Ragazzi Morti apprezzeranno, quelli degli Extraliscio ancora di più: purtroppo, però, lo faranno pochi altri. Brano molto poco sanremese, non certo per tutti. Ma fantastico, fin dal primissimo ascolto.

ERMAL META 6.5

Premiatissimo dalla Giuria Demoscopica con un esagerato primo posto, ha scritto di meglio.

RANDOM 5

A caso. Ma proprio a caso.

FULMINACCI 7

Un pezzone del genere avrebbe meritato un’esecuzione ben diversa, ma la prima volta all’Ariston frega sempre tutti.

WILLIE PEYOTE 8

Risentire la “locura” di Boris a Sanremo suona strano. Ma proprio strano strano. Strano, strano, strano. Persino assurdo e surreale, se ci pensate bene. Per fortuna c’è Willie Peyote.

GIO EVAN 6

Per molti era solo la firma di una miriade di citazioni perfette per accompagnare le foto su Instagram, ma Gio Evan è molto più di questo. Anche di quello che abbiamo visto e sentito ieri.

IRAMA 6.5

Penalizzatissimo dalle note vicissitudini, viene comunque premiato dalla Giuria. E con ogni probabilità verrà premiato pure dal televoto.

LA VIOLONCELLISTA 9

Tenta in ogni modo di far capire che strumento suona e soprattutto di levare il suo telefono dalle mani di Fiorello, con pessimi risultati in entrambi i casi. Nove per solidarietà.

BEPPE VESSICCHIO 10

Dov’era? Dov’era? Dov’era?

I PALLONCINI 10

Pensavate non ne avremmo parlato eh? E infatti non ne parleremo: cosa si può aggiungere alla presenza per cinque ore di un palloncino a forma di pene nel bel mezzo di una diretta in Eurovisione? Niente, davvero niente. A meno che non si voglia entrare nel campo delle metafore.

Antonio Casu

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