Se sei arrivato a leggere questo articolo complimenti, anche tu sei sopravvissuto alla settimana di Sanremo 2024. Non importano le occhiaie o la privazione di sonno, quello che conta è che siamo usciti indenni (o quasi) a cinque giorni di arresti domiciliari con Amadeus e Fiorello a tenerci in ostaggio. Ora abbiamo capito perché ogni anno portano il cast di Mare Fuori sul palco, tanto per ricordarci che c’sta o’ mar for’ dall’Ariston.
Marshall sta a Lily, Chandler sta a Monica e Sanremo sta alle polemiche. Croce e delizia della kermesse sanremese è questo agrodolce di sentimenti che ci porta a chiederci come mai continuiamo imperterriti a immergerci in questo mare magnum di trash, e la risposta probablimente è che Sanremo è Sanremo.
È come se la vita rimanesse in sospeso per una manciata di giorni, e la domenica mattina ci risvegliamo con il dubbio che sia stata tutta un’allucinazione collettiva. Invece è reale, e la canzone che ti ronza in testa in maniera molesta è proprio una canzone dei Ricchi e Poveri.
Ovviamente non potevamo esimerci dall’aggiungerci al coro di voci che costella i feed social di tutta Italia. A Sanremo si danno sempre i numeri, e lo facciamo anche noi con le folli Pagelle di Sanremo 2024.
You know nothing John Travolta.
Disclaimer: l’articolo in questione vuole ironico e leggero, espressione della visione soggettiva di chi scrive.
30) Fred De Palma – Voto 4
Che dire follettine e follettini, dopo una settimana passata ad ascoltare in un loop poco salutare la playlist di Sanremo, non riesco comunque a ricordare un solo verso della canzone di Fred De Palma.
Dubito che ci sarà l’effetto Tananai in questo caso, ma l’ultimo posto è lecito e accettabile. Possiamo dire che la sua partecipazione a questo Sanremo 2024 sia paragonabile al Glee Club delle ultime stagioni. Ve lo ricordate? Ecco, neanche io.
29) Sangiovanni – Voto 4
Quest’anno non sono volate molte farfalle per Sangio, e anche lui si classifica tra i dimenticabili di questo Festival. Lui non è mai stato nelle mie corde dal punto di vista artistico, ma nulla esclude che al prossimo Blue Monday mi ritroverò in posizione fetale sul letto con Finiscimi nelle cuffiette.
Tvb Sangio.
28) Bnkr44 – Voto 6
Quarantaquattro Bnkr in fila per tre, col resto di due.
La banda bassotti di Sanremo 2024 si è data alla pazza gioia, tra comparsate alla cowboy e ritmi molto catchy. Possiamo dire che Pino D’Angiò che si passa la mano tra i capelli che non ha sia un po’ la metafora del Festival dei Bnrk44.
Per il resto continuo a pensare che il loro nome sia la versione musicale dei tempi in cui noi millennials scrivevamo gli sms abbreviando le parole per non pagare i caratteri in più. Bn ma nn bniximo.
27) LA SAD – 6
Immaginate un rave party con le Winx, i Power Rangers e un gruppo di nostalgici dei Finley. Ecco, è così che riassumerei il Festival dei LA SAD.
Pensare che prima che Sanremo 2024 iniziasse la più grande fonte di polemica fossero proprio il gruppetto di punkettari in questione. C’è da dire che la loro canzone non è tra le mie preferite, ma io non faccio altro che immaginarla come colonna sonora di una nuova serie tv di ZeroCalcare.
26) Maninni – Voto 6
C’è da dire che per metà Festival ero convinta che il cantante si chiamasse Mannini e non Maninni. Al termine di Sanremo 2024 posso dire che ho imparato ad apprezzare meglio la sua ballad e anche a scrivere e pronunciare meglio il suo nome.
Niente di nuovo nel panorama sanremese, ma la quota ballad è irrinunciabile. È un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo.
25) Renga e Nek – Voto 5
Parlando di grandi classici sanremesi non potevano mancare anche Renga e Nek, o meglio Rek e Nenga.
Anche nel loro caso si tratta di un universo musicale molto lontano dai miei gusti personali, ma avrebbero potuto fare molto peggio. Il plus è sicuramente dato dal caos ingiustificato per racimolare punti al Fantasanremo, il tutto senza una chiara visione di cosa il Fantasanremo sia.
Quando due artisti propongono un featuring a Sanremo non si sa mai come andrà a finire, ma loro hanno superato la prova. A grandi linee andare al Festival con un collega è un po’ come andare a Temptation Island con il proprio partner, c’è sempre la possibiltà che si finisca ad un falò.
24) Clara – Voto 4,5
Questa è una di quelle canzoni che ho apprezzato di più al primo ascolto e poi è andata sempre più calando.
Il pezzo denota un po’ di confusione, a mezza strada tra una hit estiva e una classica ballad sanremese. C’è da dire che per il resto merita una menzione per aver indossato alcuni tra gli outfit più belli di questo Sanremo 2024.
Per il resto gnè.
23) Rose Villain – Voto 6
La canzone di Rose Villain è un’altra di quelle canzoni a metà strada. Però sarebbe perfetta per una scena qualsiasi di un teen drama. In generale si fa ballare e si fa cantare, ma non è tra le mie preferite.
Quello che posso dire è che sono ancora traumatizzata dal duetto con Gianna Nannini. Ancora non mi sono ripresa da quel momento, mi sono sentita un’intrusa a un karaoke folle dei Sons of Anarchy con Gemma Teller e Tara Knowles intente a duettare dopo un paio di birre.
22) BigMama – Voto 6
BigMama è una delle più belle scoperte di questo Sanremo 2024. La canzone non è tra le mie preferite, ma lei è una queen indiscussa.
Io sono pronta a fare una maratona di Shrek con lei prima di andare a fare serata (come se avessi ancora l’età per farlo). Lei è caos e meraviglia, con il bonus di un duetto che ci ha dato la carica per affrontare mille mila ore di diretta e la comicità cringe di Fiorello.
P.s. qualcuno l’ha paragonata a Ursula de La Sirenetta, ma almeno BigMama non ha la necessità di rubare la voce ad Ariel.
21) Ricchi e Poveri – Voto 9
In questo momento ho molta paura degli effetti che questo Sanremo 2024 avrà sul mio Spotify Wrapped di fine anno. Che i Ricchi e Poveri fossero una bomba non è una novità, ma la direzione artistica di Amadeus continua a meravigliarmi per la capacità di scongelare vecchi miti della musica italiana e trasporli in questo presente ballerino e caotico.
D’altronde, quando si parla di caos i Ricchi e Poveri sono i re della festa. Ma mi ha fatto un certo effetto vedere l’energia di Angela in piena notte mentre io ero rannicchiata sotto le coperte, combattendo con la necessità di dormire. Dettagli.
Anche la più bella rosa, diventa appassita. Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita. Una frase adatta a qualsiasi situationship ma anche alla kermesse sanremese, soprattutto quando si attende la classifica finale dopo 6 e più ore di diretta.
A questo si aggiungono gli outfit iconici. Un misto tra Sharpay e Ryan in High School Musical e Marshall e Lily in un qualsiasi festino di Halloween in How I Met Your Mother.
20) Dargen D’Amico – Voto 8
Un minuto di silenzio per tutti gli sfigati come me che all’ultimo secondo hanno deciso di togliere Dargen dalla squadra del Fantasanremo per risparmiare Baudi.
Dargen perdonami perché ho peccato. Proprio io, fedele pagellista di X Factor mi perdo in questo bicchiere d’acqua, ma va bene così.
Dal mio punto di vista la sua canzone è stata altamente sottovalutata, e meritava un posto più alto in classifica. Alla fine, però, è un classico di Sanremo che le classifiche siano più caotiche di Michael Scott dopo 5 tazze di caffè. Il bello è anche questo.
P.S.: E il premio Cannavacciuolo di quest’anno va a…. Dargen D’Amico, per il miglior limone di Sanremo 2024.
19) Negramaro – Voto 5
Io ci provo a farmi piacere i Negramaro, ve lo giuro, ma proprio non ci riesco. Anche se devo ammettere che rispetto ad altre canzoni che hanno proposto, questa non è neanche così tremenda.
Gli anni passano, ma Giuliano rimane sempre lo stesso, così come gli altri membri della band, i quali continuano a sostare nell’ombra del loro frontman. Menzione d’onore per il regista di Sanremo 2024, che una volta su dieci durante l’esibizione si ricordava di inquadrare anche il resto dei negramari e non solo il negramaro supremo.
Forse i miei traumi derivano dal fatto che non riesco ad ascoltare Giuliano cantare senza pensare immediatamente a Checco Zalone che ne fa l’imitazione. Mi sento un po’ come Finn Hudson a cui viene in mente l’incidente con il postino in Glee.
18) Santi Francesi – Voto 7
Vecchie conoscenze delle nostre Pagelle, i Santi Francesi non deludono le aspettative per questo Sanremo 2024, anche se io ancora mi chiedo come siano finiti tra i Giovani dopo aver letteralmente vinto X Factor l’anno scorso.
In ogni caso, il momento più alto del loro Festiva è senza ombra di dubbio il duetto con Skin. Ok che la dea in questione riesce a trasformare in oro tutto ciò che tocca (anche le tute di Mahmood), ma non mi aspettavo una performance così emozionante.
17) Mr. Rain – Voto 5
Quest’anno a fargli da cornice non c’è il coro dei bambini strappato ai doveri scolastici per un’intera settimana. Ormai la carta vincente per garantirsi l’esibizione prima di mezzanotte non fuziona più.
Per il resto mi sembra che sia sempre la stessa canzone riproposta in una salsa diversa, senza la tenerezza delle voci bianche.
Niente di nuovo sul fronte occidentale, ad Approdo dell’Ariston Mr. Rain è solo un altro Targaryen che non ha ereditato la vena paxerrella.
16) The Kolors – Voto 7
Dopo il grande ritorno nelle classifiche italiane e non solo, ci aspettavamo una grand hit da parte dei The Kolors. La canzone non è ai livelli di ItaloDisco, ma si fa ballare e cantare ed è già virale sui social dei giovani.
A questo si aggiunge il bonus meme con la foto di Stash diventata la versione italiana del meme di Josh Hutcherson. Un ragazzo incontra una ragazza, le labbra sulle labbra, chissà che succederà. Beh se questo ragazzo è Ted Mosby molto probabilmente le dirà che la ama prima che la notte passi.
15) Fiorella Mannoia – Voto 6.5
Fiorella Mannoia è la Florence and the Machine italiana, su questo non ammetto repliche.
A lei il premio per il testo più ambiguo di questa edizione, in cui non si capisce se sta inneggiando alle donne, o se stia semplicemente cercando un modo per imprecare in modo occulto. Ma noi la amiamo anche per questo.
Tra l’altro sfoggia l’eleganza di Miranda Priestley e un sex appeal alla Gloria Delgado di Modern Family. Il tutto abbracciando in maniera straordinariamente naturale la sua età. Che dire, Fiò ti si ama.
14) Emma – Voto 7
Allora, io normalmente non sono una grande fan di Emma dal punto di vista artistico, ma questa canzone mi ha piacevolmente sorpresa.
A questo si aggiunge la sua meravigliosa attitude da queen dell’Artiston. Lei ad Approdo dell’Ariston è la regina che non ha bisogno di draghi (a quelli ci pensano già i Ricchi e Poveri).
Certo, in lei riponevo tutte le mie speranze per concludere il mio Fantasaremo in maniera meno fallimentare, ma va bene così. A dirla tutta, ormai non è neanche più così divertente.
13) Diodato – Voto 6
Fai rumore, ti muovi, e Diodato però ti lamenti sempre eh.Scherzo.
Il magico ancora non ha capito che dopo il Covid è possibile andare di nuovo dai barbieri (non Bruno). Si vede che la cosa che gli piace di più di Approdo dell’Ariston sia l’hairstylist di Cersei Lannister.
Proprio come direbbe lo chef romagnolo: manca il shaale.
12) Il Tre – Voto 7
I miei amici sanno bene che ci ho messo un bel po’ di tempo a capire che il Tre fosse una sola persona e non un gruppo formato da tre persone. Ma adesso lo so.
Penso che Il Tre sia un po’ il Tananai di questo Sanremo, o almeno glielo auguro. Anche se per iniziare questo percorso nel modo corretto doveva arrivare ultimo.
Nella puntata dei duetti ha portato sul palco Fabrizio Moro. Ci sono poche certezze nella vita, ma una di queste è Fabrizio Moro che viene scongelato per il Festival così come Michael Bublé viene scongelato per il periodo Natalizio.
La quota simpatia non manca, e nella mia testa lui e la sua fedele cagnolina non sono altro che l’alter ego di Ross Geller e Marcel.
11) Gazzelle – Voto 6
Gazzelle fa semplicemente Gazzelle, ma sul palco dell’Ariston questo non funziona.
Sono dell’opinione che l’indie non sia proprio fatto per Sanremo, sempre se di indie si possa parlare in questo caso. Cioè, alla fine non è neanche così male. Penso sia come la Nona stagione di Scrubs, proprio non ne sentivamo il bisogno.
10) Alfa – Voto 6
Senza infamia e senza lode, non da decimo posto a mio avviso, ma va bene.
Copia copiassa l’esame non si passa. Ma anche per lui ad aggiungere punti bonus c’è il bellissimo duetto con Roberto Vecchioni, io penso di aver ancora i brividi da quella esibizione. Ormai è chiaro che abbiamo visto una delle serate duetti più belle di sempre, e io sono felice.
Ad Approdo dell’Ariston Alfa è Ron Weasley che ha sbagliato multiverso.
9) Alessandra Amoroso – Voto 5
Lei è questa, lo abbiamo capito, ma a me proprio non va a genio il suo timbro vocale. Fermo restando che sia una bravissima interprete, ma de gustibus.
Io tra 20 anni non stento a immaginarmi Alessandra Amoroso che ancora bazzica Approdo dell’Ariston come se non ci fosse un domani. D’altronde lei vive ogni secondo come l’ultimo secondo.
8) Il Volo – Voto 8
A questo punto delle Pagelle non posso più esimermi dal fare coming out. Io non ho mai capito perchè questi tre ragazzi attirino così tanta shitstorm dall’alba dei tempi.
A me piaceva Grande Amore e potenzialmente Capolavoro mi piace ancora di più. Ogni volta che si esibiscono ho il brividino nella schiena, e devo dire che sono anche discretamente simpatici, anche se sembra sempre che Gianluca viva in un’altro universo in cui è severamente vietato sorridere. No Gianlù, Lol – Chi ride è fuori è un altro programma.
7) Loredana Bertè – Voto 7 e lode
Allora, se dovessi dare un voto alla Loredana Nazionale un 10 e lode non basterebbe. Limitandomi alla canzone non è tra le mie preferite, ma ne abbaccio il mood da bad bitch.
Con lei non dobbiamo neanche parlare di Approdo dell’Ariston, perché lei è sopra tutti gli altri. Io sognavo di vederla a Malmö solo per darle la possibilità di prendersi una rivincita morale. Ma, in fondo, neanche le serve.
Nata dalla tempesta: Regina Loredana, della Casa Bertè, Prima del Suo Nome, Regina degli Ariston, dei Baudi e dei Primi Amadeus, Signora delle Sette Orchestre e Protettrice dei problemi tecnici.
6) Mahmood – Voto 10
Dannato Mahmood, che deve sempre ricordarmi che non sono capace di ballare. Ogni volta che ascolto Tuta Gold (tipo 30 volte al giorno) non riesco a stare ferma e sembra che mi abbia punto una vespa rara causandomi crisi epilettiche.
Ma noi ti amiamo anche per questo. Insomma, un giorno hai 10 anni e balli male con i tutorial di High School Musical e il giorno dopo ne hai quasi 30 e balli male con i tutorial di Mahmood.
5) Irama – Voto 7
Riprendendo il discorso fatto con Emma, Irama non è un cantante che ascolto di mia spontanea volontà, ma questa canzone l’ho apprezzata.
Mi stavo veramente interrogando su questo evento, e il mio caporedattore mi ha illuminata sottolineando come Tu No sembri una canzone di Lewis Capaldi. Certo, è probabile che la apprezzerei di più se cantata dal cantante in questione, ma ci facciamo andare bene anche Irama.
Almeno quest’anno non ha rubato gli outfit a i pescatori di Sanremo (a quello ci ha pensato Mengoni).
4) Ghali – Voto 7
Probabilmente sarà bandito per sempre da Approdo dell’Ariston dopo le sue dichiarazioni a Sanremo 2024, ma noi lo apprezziamo.
Il suo Festival è filato come l’olio, stessa cosa per il suo amico ricciolino. Io gli alieni me li immaginavo un po’ diversi, ma forse è colpa di Fringe, fatto sta che io il tulipano bianco a Ghali lo darei.
3) Annalisa – Voto 7
Annalisa fa la ballad lenta e dicono che è noiosa, fa la hit estiva e dicono che è superficiale. Ancora non ho capito cosa la gente voglia che faccia, so solo che io non sono fan delle sue canzoni a prescindere, anche se adoro tutto di lei.
Questo ovviamente non mi impedisce di passare giornate intere a canticchiare quando quando quando quando.
Ho l’impressione che per lei l’Eurovision sia un po’ come Sanremo per i Jalisse. Una causa persa.
2) Geolier – Voto 8
Sì, sono campana ma non ho 5 cellulari nella tuta gold per votare Geolier. La prima volta che ho ascoltato la sua canzone mi stavo seriamente chiedendo cosa stessi ascoltando, ora sono in loop totale.
Non penso fosse da vittoria, ma dal punto di vista umano ha vinto tutto. Un professionista che ha portato a termine la sua performance con Approdo dell’Ariston che fischiava e lasciava il teatro, neanche ci fosse Darnerys in groppa a un drago pronta a radere al suolo tutto. Certo, Gigi D’Alessio può essere altrettanto spaventoso (scherzo) ma non si fa.
Io per un momento ho immaginato Ultimo in conferenza stampa al posto di Geolier chiamato a rispondere alle stesse domande a cui ha risposto lui. Sipario.
If something goes wrong Gigi D’Alessio will be my Constant.
1) Angelina Mango – Voto 10
Sono ancora provata dalla serata duetti? Sì. Smetterò di guardare quell’esibizione in loop? Ovviamente no.
II talento di Rachel Berry di Glee, ma più simpatica. Porta sul palco una canzone scritta con Dardust e Madame, Ie già da questo potevamo capire che era lei la dea che aspettavamo per infrangere anni di dominanza maschile nelle vittorie di Sanremo.
Angelina è la voce del futuro ne sono sicura. La Svezia ti aspetta, spacc tutt, ma stai attenta che l’unico volo che vogliamo vedere è quello dei tenori al punto 8.
Amadeus – Voto 1000
Come si fa a non menzionare il deus ex machina di queste tarantelle. L’uomo che ha gestito Blanco, il rosa gate, che ha riportato in voga Paola e Chiara, ci ha fatto ballare con Donatella Rettore, I Cugini di Campagna, i Ricchi e Poveri e chi più ne ha più ne metta.
Ha oltrepassato i pregiudizi e mischiato il vecchio con il nuovo in un generale clima di armonia (oddio, armonia forse non troppo coff coff, dov’è Bugo?).
Io preparo i pop corn per sapere chi avrà il coraggio di prendere in mano questa eredità pesante. Io un nome ce l’ho in mente, ma chissà.
Clotilde Formica