Descrizione
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Un prodotto unico nel suo genere. Questo è L’ispettore Coliandro. Una fiction italiana che sì segue sempre le solite orme dei prodotti televisivi nostrani, ma che ha quel qualcosa in più di diverso e unico che gli ha permesso nel corso degli anni di ottenere un successo notevole.
Quel qualcosa in più si chiama molto probabilmente Giampaolo Morelli. L’attore scelto per fare il protagonista della serie tv ambientata a Bologna è sicuramente l’ago della bilancia che permette al prodotto Rai di essere definito un buonissimo prodotto. Datato 2006 l’attore di Napoli aveva comunque già fatto un’ottima gavetta, che ha sfruttato e sfrutta tuttora per la riuscita de L’Ispettore Coliandro.
Le sette stagioni della fiction sono tutte piuttosto simili, degne del genere polizesco italiano. Dei criminali e degli agenti di polizia che cercano in tutti i modi di fermali. A differenza degli altri prodotti della nostra nazione però, qui il protagonista assoluto è uno solo, senza ombra di dubbio. Tutto si incentra sull’ispettore dal carattere molto particolare. Egocentrico, eccentrico, simpatico e dalla battuta sempre pronta. Una delle qualità de L’ispettore Coliandro come fiction è proprio quella di essere anche comica oltre che il solito poliziesco fatto di azione e sparatorie.
I battibecchi tra l’ispettore e l’assistente procuratore Longhi sono all’ordine del giorno, ma non sono assolutamente un punto a sfavore della fiction. I due non saranno mai d’accordo sui casi da analizzare e risolvere, questo perchè il loro carattere è diametralmente opposto. Lei che vuole a tutti i costi rispettare la legge, i tempi e tutto ciò che ne consegue (da brava assistente procuratore) mentre per lui l’unica cosa che conta è risolvere i casi e arrestare i criminali quando possibile, a qualunque costo ma soprattutto a qualunque rischio. La dottoressa Longhi è affiancata in questo duro lavoro di tappare le ali all’ispettore dal comissario della questura di Bologna De Zan, un personaggio burbero che è sempre pronto a sgridare, rimproverare e mettere in punizione il personaggio interpretato da Giampaolo Morelli. Il motivo? L’ispettore delle questura non riesce mai a stare al suo posto e per questo si infilerà i casi irrisolti di molti dei suoi colleghi. Questo suo atteggiamento non proprio legittimo gli costerà spesso per l’appunto dei rimproveri o delle minacce di allontanamento.
Non a tutti però Coliandro sta antipatico. Tra i personaggi ricorrenti che provano simpatia verso l’agente di polizia c’è sicuramente Gargiulo. Un giovane agente di polizia che considera l’ispettore un vero e proprio mito. Spesso cercherà di stargli accanto e imparare tutti i trucchi del mestiere. Nonostante tutto questo essere idolatrato da Gargiulo, Coliandro si mostrerà sempre piuttosto freddo nei suoi riguardi. Questa è la caratteristica del protagonista della fiction che va in onda sulla Rai dal 2006 e che nel 2020 comprende ben 30 episodi, in attesa della nuova stagione. Essere distaccato è una delle sue peculiarità maggiori, da tutti e tutte. Ovviamente essendo un uomo è spesso attratto da molte donne affascinanti con cui avrà a che fare.
Una caratteristica della serie tv è proprio quella in cui il protagonista viene spesso affiancato durante i casi e le puntate. Ognuna di esse avrà modo di legare con Coliandro, anche se per poco. Ciò che è costante durante tutte e sette le stagioni però è che ogni volta che l’ispettore ci proverà con qualcuno, verrà puntualmente respinto. Coliandro è un personaggio solitario che è condannato a rimanere solo, a volte per scelta, a volte perchè obbligato.
Ma non è Gargiulio l’unico personaggio con cui entrerà in contatto l’Ispettore Coliandro nel corso delle stagioni. Ci sarà l’ispettore dell’ufficio immigrazione Borromini che spesso e volentieri darà una mano al protagonista fornendogli dettagli delle indagini fondamentali per la risoluzione dei casi. Il rapporto tra i due è piuttosto strano. Il personaggio interpretato da Massimiliano Bruno prenderà spesso in giro Coliandro, nonostante quest’ultimo sia piuttosto amichevole nei suoi confronti. La comicità di cui si parlava prima è quindi sempre presente anche grazie a questo personaggio. Tra tutti i colleghi, Borromini è l’unico ad aver messo su famiglia e per questo motivo spesso le loro discussioni sono molto particolari e divertenti.
Troveremo Trombetti, interpretato da Enrico Silvestrin, che sarà il partner dell’ispettore nella squadra mobile. Apparirà solo nella prima stagione della fiction. Il ruolo dell’agente di polizia Trombetti sarà quello di mettere un freno a Coliandro. Se quest’ultimo è il diavolo, lui è l’angelo. Nonostante il suo non essere un brillantissimo poliziotto, riesce sempre a ottenere dei successi. I due insieme formano una buonissima squadra, tanto che per il protagonista Trombetti sarà l’unico amico di cui potrà fidarsi fino in fondo. Peccato però che dopo una sola stagione, fatta di quattro episodi, il suo personaggio uscirà dalla scena.
Nel corso delle stagioni altri personaggi entreranno a far parte del cast principale. Uno tra i più importanti è sicuramente quello della Bertaccini, interpretata da Caterina Silva. Un sovraintendente che arriva nella terza stagione dello show televisivo e che nel corso dell’avanzare degli episodi diventerà addirittura un’ispettore, a tutti gli effetti collega di Coliandro. Arrivata per arricchire il personale della questura di Bologna, è una ragazza dichiaratamente lesbica che vive molto bene la sua sessualità. Sessualità che inizialmente viene nascosta all’ispettore che ovviamente ci fa su un pensierino. I due comunque una volta chiarito il tutto, diventano buoni amici. Come ogni altro rapporto, anche questo è pieno di battute e di comicità. Questa è una costante della fiction.
Il prodotto creato da Carlo Lucarelli, che ha scelto come protagonista un personaggio dei suoi romanzi gialli, ha ottenuto davvero un ottimo successo ma sopattutto un incredibile seguito di tutte le età. Non è la classica fiction Rai infatti che prende un pubblico più adulto. Grazie al talento e alla comicità che fornisce uno spirito più dinamico, anche i più giovani legano con il personaggio protagonista. Tutto questo successo è confermato dal fatto che comunque dal 2006 a oggi, la fiction è ancora in produzione.
A volte i prodotti italiani riescono comunque a ottenere un buon successo, a dimostrazione che spesso gli attori nostrani sono decisamente sottovalutati. Giampaolo Morelli e tutto il cast de L’ispettore Coliandro ne sono una testimonianza lampante.
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