Lost

Generi: Drama, Mistery, Sci-fi, Thriller - Stagioni: 6
Durata Media Episodio: 44 min.
Ideatore/Creatore della Serie: J.J. Abrams, Damon Lindelof, Jeffrey Lieber
Paese: Stati Uniti
Data di uscita: 22/09/2004
Data fine: 23/05/2010
Trailer
Locandina della serie Lost

Trama di Lost

Un volo intercontinentale perde il controllo ed è costretto a un atterraggio d’emergenza. È l’inizio di un’avventura che segnerà a fondo le vite degli ignari protagonisti di una delle vicende più assurde che si siano mai viste all’interno di una serie tv. I naufraghi, infatti, si ritrovano catapultati in un’isola apparentemente deserta, e sono costretti a sopravvivere lì per un tempo illimitato senza avere possibilità di comunicare col mondo esterno. Il gruppo, variegato e composto da persone d’ogni età e con esperienze pregresse molto diverse, deve quindi fronteggiare una situazione estrema. Ma il disastro iniziale è solo la punta dell’iceberg: quello che i protagonisti non sanno, infatti, è che l’isola non sia una “semplice” isola. L’isola è un mondo particolarissimo nel quale eventi soprannaturali si rincorrono da subito, portando tutti a dubitare di se stessi e della realtà che stanno vivendo. Da lì, in poi, l’escalation è costante e i colpi di scena si rincorrono: dalla comparsa di un orso polare ai viaggi nel tempo, passando per strani fenomeni elettromagnetici e l’evocazione di un “fumo nero” che assume i contorni di un’entità assassina, l’isola diviene sede di un’avventura impossibile, sospesa tra i concetti di fede e di scienza, di bene e di male e di dicotomie che si disvelano nel corso del tempo. A un certo punto, inoltre, scopriranno di non essere mai stati soli, e di dover fronteggiare un altro gruppo di persone dagli obiettivi oscuri. Solo alla fine, tutto diventerà tutto più chiaro (più o meno): i sopravvissuti, uniti da un destino comune, sono chiamati a contribuire alla scrittura di una storia vecchia come l’alba dei tempi, trovando un nuovo posto nel mondo attraverso connessioni particolari e azioni in cui è messo in gioco il futuro dell’intera umanità. In una parola, tutto ciò e molto altro è Lost.

Descrizione

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J.J.Abrams, un giorno, inventò un’isola metafora di genesi, peccato originale e nascita del male come risentimento verso l’onorato bene.
Un’isola tropicale che scioglie il tempo, che ha visto una sola origine ma centinaia di conclusioni, chiusure di esperienze condivise che hanno rappresentato il premio al raggiungimento di uno scopo.
L’isola di Lost è stata un “tappo” stretto sopra la fonte di quel caos che spinge per sgorgare.

Un ambiente torrido nato per testare il sacrificio, e che mostra tutta la sua bizzarra solitudine quando permette a un inappropriato orso polare di tenerle compagnia.

Ma al termine di tutto, oltre i misteri e gli imperscrutabili quesiti sull’esistenza, Lost ha voluto evidenziare una semplice verità. L’identità è irripetibile, e ogni persona, così come ogni cosa, genera la storia di qualcun altro.

È per questo che i personaggi sono una delle componenti metaforiche che organizzano in maniera importante l’enorme sistema della serie.
Quella di Lost si può definire una ricorrente contraddizione fertile. Voler superare il concetto di luogo circoscrivendoci in un’isola tropicale “deserta”. O ancora, porre ogni singolo personaggio nella condizione di “ritrovare” se stesso in una situazione che lo vede “disperso” su un’isola deserta.
Esattamente come lo spettatore, ognuno dei personaggi è esattamente dove dovrebbe e vorrebbe essere, da un certo punto della storia in poi, pur non avendolo mai chiesto e non avendo mai saputo di volerlo.
Non ci si rende conto di voler essere dove si è, quando si affronta la visione di Lost, e quasi si rinnega l’incomprensibile casualità del destino, provando a dare un senso al necessario caos.
Ma quello non si spiega. Si prova a trovarne il tocco scatenante. La scintilla.
E quella, possiamo starne certi, in Lost non si è mai “persa” in alcun modo. Lo dicevamo quattordici anni fa, e lo pensiamo ancora di più oggi.

Cosa aspettarsi dalla serie Lost

No, non è il solito survival drama. Non lo è mai stato, fin dal primo minuto. In compenso, però, è un’esperienza che segnerà a fondo l’esistenza di chiunque avrà modo di seguirla con attenzione, coglierne i complessi meccanismi e appassionarsi alle vicende umane di un gruppo di personaggi intorno ai quali si costruiscono gli intrecci della trama. Se da un lato la componente soprannaturale e fantascientifica è predominante, dall’altra è la scrittura dei personaggi ad aver fatto davvero la differenza. Guardare Lost, allora, non significa guardare una serie tv come tante altre: significa dare un’opportunità a una serie tv che mette in gioco visioni esistenziali profondissime, messe al servizio di un prodotto irresistibile. Un prodotto che più di ogni altro risponde alle logiche del binge watching, prima ancora che il mondo scoprisse la definizione. A un certo punto si perde un po’, ma non preoccupatevi: alla fine tutto sarà più chiaro.

F.A.Q.

  1. Sono tutti morti fin dall'inizio?
No, l'esperienza, per quanto assurda, è reale. 2. L'Isola incarna il Purgatorio cristiano? No, affatto. Ma è sede delle lotte ataviche tra il bene e il male. 3. Perché c'è un orso polare? Fu portato sull'Isola per un esperimento scientifico.
Disponibile in streaming: Disney+

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