Rocco Schiavone
Trama di Rocco Schiavone
Descrizione
Il panorama televisivo italiano degli ultimi anni sta (timidamente, ma non troppo) provando a raggiungere il livello internazionale dei prodotti televisivi. Questo avviene non solo con le produzioni Sky Atlantic (due su tutte, Gomorra e The Young/New Pope) ma occasionalmente anche con quelle di Mamma Rai: Rocco Schiavone, in questo senso, è un esempio eccellente. La serie, giunta alla sua terza stagione, con in cantiere una quarta (le cui riprese sono momentaneamente interrotte causa COVID-19), si compone di un totale di 14 episodi (6, 4 e 4). La struttura non è orizzontale, in quanto ogni episodio è auto-conclusivo (seguendo l’esempio di successo de Il Commissario Montalbano) e nasce dall’idea di Antonio Manzini: infatti, egli è l’autore della serie di romanzi chiamata Rocco Schiavone, ed è in sella alla scrittura della serie. Per l’attore protagonista si è scelto uno degli attori italiani più “in voga” degli ultimi 5 anni, Marco Giallini.
Come si è accennato, grazie al positivo accoglimento della prima stagione da parte di pubblico e critica, diretta da Michele Soavi, che ha registrato una media di 3,3 milioni di telespettatori a episodio e uno share di oltre il 13%, la serie è stata rinnovata per una seconda stagione, entrata in produzione nell’estate 2017. La seconda stagione è stata diretta da Giulio Manfredonia, e le sue riprese si sono protratte per tutto il mese di novembre 2017, mantenendo la location di Aosta e dintorni, dove sono state girate la quasi totalità delle scene in esterni, concludendosi poi nel successivo dicembre.
Nel novembre 2018 è lo stesso ideatore del personaggio e della storia, Antonio Manzini, a confermare la produzione di una terza stagione, le cui riprese hanno avuto inizio nel marzo 2019: in quell’occasione era stato annunciato il passaggio della serie da Rai 2 a Rai 1, ma in realtà questo passaggio non si è più attuato. La terza stagione è andata in onda nell’ottobre 2019, sotto la regia di Simone Spada. Nello stesso mese viene annunciata la produzione della quarta stagione, che vede (come già anticipato) le proprie riprese momentaneamente sospese per la pandemia mondiale di COVID-19.
Rocco Schiavone ha inoltre delle valutazioni molto alte: in Italia, MyMovies lo valuta con una media di 3.5/5 basata sulle recensioni di critica e pubblico. A livello internazionale, invece, l’aggregatore di recensioni (anche qui di critica e pubblico) IMDb gli attribuisce la valutazione di 7.7/10. Non male affatto per le medie su cui viaggiano le serie italiane all’estero. Ma quindi di cosa e di chi parla Rocco Schiavone?
Il vicequestore aggiunto Rocco Schiavone è da tempo vedovo. Il suo carattere brusco e poco incline al compromesso lo costringono a un trasferimento da Roma, sua città di origine, alla fredda e apparentemente tranquilla Aosta. Ha un rapporto ambivalente e contraddittorio con il suo lavoro, scelto per necessità più che per vocazione vera e propria, ma dimostra a più riprese di essere capace e di sapere il fatto suo. Potremmo descriverlo come un poliziotto dai modi al limite dello sprezzante, tanto con i colleghi quanto con i criminali, esageratamente irascibile, nonché abituale fumatore di spinelli. Per una persona proveniente dalla cruda realtà romana di Trastevere risulta estremamente complicato adattarsi alla nuova, fredda e all’apparenza piatta realtà valdostana, fin troppo aderente a quelle regole che invece Rocco Schiavone si ritrova a spesso e volentieri a infrangere.
Sul versante privato, nonostante la recente relazione intrapresa con Nora (Francesca Cavallin) e la reciproca simpatia con la collega Caterina (Claudia Vismara), dopo tanti anni l’uomo non riesce ancora a dimenticare l’amata moglie Marina (Isabella Ragonese): e infatti il suo ricordo rimane una presenza costante, sotto forma di allucinazione, nella quotidianità di Schiavone. A livello lavorativo, invece, l’unico con cui Schiavone riesce a stabilire un rapporto è l’agente Italo Pierron (interpretato da Ernesto D’Argenio), valdostano, fidato collaboratore del vice-questore aggiunto. È uno dei pochi a stargli simpatico all’interno della Questura, anche perché pure il ragazzo è diventato poliziotto non per libera scelta. Un aneddoto potrebbe dare un’idea del rapporto tra i personaggi: dopo la storia finita male con la collega Caterina Rispoli, Pierron si rifugia nel poker finendo malmenato dagli scagnozzi di un delinquente, Kevin (Luigi Di Fiore) per i suoi debiti di gioco. Sarà proprio Schiavone a tirarlo fuori da questa situazione con l’aiuto di Brizio (Tullio Sorrentino).
Rocco Schiavone è una serie che non delude, mescolando dramma e humor dai tratti polizieschi, risultando dunque sia profonda che avvincente.