The Handmaid’s Tale

Genere: Drama - Stagioni: 5
Durata Media Episodio: 50 min.
Ideatore/Creatore della Serie: Bruce Miller
Paese: Stati Uniti
Data di uscita: 26/04/2017
Data fine: in corso
Trailer
Locandina della serie The Handmaid’s Tale

Trama di The Handmaid’s Tale

Ambientato in un mondo distopico, The Handmaid’Tale evoca uno scenario inquietante: cosa succederebbe se gli Stati Uniti divenissero il disturbante luogo nel quale si sviluppa una teocrazia autoritaria? Entriamo così nel mondo di Gilead, una Repubblica totalitaria di stampo fortemente patriarcale. In questo terribile contesto, infatti, le donne sono relegate al sostanziale ruolo di schiave, emarginate dalla società se non col ruolo delle mogli (nei casi meno sfortunati) e costrette a d avere un solo scopo nella vita: procreare, in nome del benessere e dello sviluppo della comunità. Il mondo, strutturato da un gruppo di “Comandanti” e ispirato dal pensiero e la visione di Serena Joy, una donna che rinnega la modernità e sogna un ritorno al passato secondo presunti dettami di stampo religioso, trova il proprio nucleo focale nelle cosiddette “ancelle”, donne private della libertà che vengono “formate” per essere messe incinte e portare avanti le gravidanze di coppie altolocate alle quali è impedito di congiungersi sessualmente. Qui conosciamo June Osborne, quella che sarà poi la protagonista della serie: catturata mentre stava cercando di fuggire in qualche modo in Canada col marito e la piccola figlia, è costretta a a diventare un’ancella. Quello che i vertici di Gilead non sanno, tuttavia, è che June sia una donna dal carattere molto forte e dal notevole carisma. Orgogliosa e incapace di piegarsi al volere dei mostri che l’hanno privata della libertà e di una vita in qualche modo accettabile, la donna riuscirà a penetrare gradualmente tra le fragili pieghe del regime, arrivando a scardinarne più di una certezza. Anche grazie al rapporto ambiguo con Serena Joy, moglie del comandante al quale è destinata June, con la quale si instaura una relazione imprevedibile e ricco di sorprese. Fino alla fuga, oltre la quale non si intravede tuttavia una vera fine. Non sarà mai semplice uscire da un trauma del genere, d’altronde.

Descrizione

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Il romanzo distopico di Margaret Atwood da cui è tratta The Handmaid’s Tale è diventato, nel tempo, un manifesto dell’emancipazione femminile.

La sfida, per la serie, era replicare il successo dell’opera letteraria senza cadere nel banale e nel retorico. I Golden Globes e gli Emmy, vinti in massa negli ultimi anni, hanno confermato la buona riuscita dell’intento. Portando la serie ad essere riconosciuta come una delle più belle in circolazione. The Handmaid’s Tale, infatti, è tra quei prodotti che meglio è riuscito a coniugare la resa scenica con le esigenze del pubblico. Alla base del suo successo vi è sicuramente il tema, appunto, strettamente correlato al particolare momento storico, sia nella visione sottomessa della donna che nell’idea di fondamentalismo religioso. A questo va inoltre abbinata un’eleganza stilistica che restituisce un’immagine dell’ambientazione il più possibile cruda e senza filtri.

I continui primi piani sulle ancelle trasmettono tutta la malinconia dettata dalla loro condizione, facilitando sensibilmente l’immedesimazione tra spettatori e personaggi.

I dialoghi, e ancor più i monologhi, rappresentano invece un ottimo esempio di scrittura, per la capacità di conferire un certo spessore a ogni singolo personaggio. A tal proposito, anche il cast della Serie è un ulteriore valore aggiunto. Gli attori sono eccezionali e lo si capisce già dalla scelta dei nomi: Joseph Fiennes (Comandante Waterford), Yvonne Strahoski (Mrs. Waterford), Ann Dowd (Zia Lydia). Ma la presenza di Elizabeth Moss nel ruolo di Offred non può non meritare una menzione particolare.

Soprattutto in virtù dell’incredibile magnetismo esercitato dall’attrice, una presenza scenica disarmante e in grado di bucare lo schermo. Come già le era capitato nei panni di Peggy Olsen in Mad Men, Moss riesce a interpretare magistralmente il volto della fragilità e dell’austerità incarnato da Offred. Al tempo stesso, quello della femme fatale, nel momento in cui si libera della tunica da ancella. Il tutto abbinato a una vasta gamma espressiva, capace di coprire ogni singola sfumatura emotiva che il personaggio le richiede.

Cosa aspettarsi dalla serie The Handmaid’s Tale

Aspettatevi una serie tv che vi farà riflettere tantissimo: se da un lato lo scenario evocato da The Handmaid’s Tale sembra essere molto distante dal nostro, la realtà è completamente diversa. Gli impulsi reazionari degli ultimi anni, d’altronde, stanno creando un clima sempre più ostile, purtroppo destinato a favorire derive incontrollabili. Quello della serie tv è ovviamente un caso estremo e (ci auguriamo) inapplicabile nella realtà, ma è comunque significativo immaginare cosa possa comportare il dare per scontati determinati diritti e determinati valori. La serie calca la mano su queste tematiche senza mai risultare stucchevole o pretestuosamente politicizzata: al contrario, descrive un mondo del genere con la massima oggettività, portandoci nel tempo a vivere con intensità le avventure di tutti i personaggi. Arrivando a una consapevolezza: un’esperienza come questa, a dir poco traumatica, porterà ognuno dei personaggi a cambiare profondamente. E noi, a vederli nel tempo con occhi molto diversi.

F.A.Q.

  1. È una storia vera?
No, per fortuna no. 2. In che anno è stato pubblicato il romanzo? Nel 1985. 3. Avrà un sequel? Sì, è già ufficiale.
Disponibile in streaming: Amazon Prime Video

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