Un medico in famiglia
Trama di Un medico in famiglia
Descrizione
Un medico in famiglia è senza dubbio alcuno una delle serie tv italiane più famose dell’intero panorama televisivo della penisola. Nata da un’idea di Carlo Bixio (produttore, tra le altre, anche de I Cesaroni), a sua volta ispirato dalla serie spagnola Médico de familia, che ha di fatto creato questo formato in molti Paesi europei, la commedia rappresenta uno spaccato delle famiglie italiane. Vengono infatti affrontati temi cari alla società italiana come il matrimonio, la crescita dei figli, il concetto di cambiamento (in ogni sua forma, sociale, lavorativo, familiare) e le difficoltà che ogni personaggio deve superare, con non pochi intermezzi comici.
La serie si è sviluppata per 10 stagioni e 286 episodi (con la prima stagioni di 52 episodi, e tutte le altre di 26), è andata in onda sempre su Rai 1 dal 6 dicembre 1998 al 24 novembre 2016, risultando una delle serie italiane più longeve. Il cast, variato negli anni nella sua composizione, è immenso ma i personaggi principali sono Lele Martini (interpretato da Giulio Scarpati), Nonno Libero Martini (Lino Banfi), Enrica Morelli (Milena Vukotic), Maria, Ciccio e Anna Martini (rispettivamente interpretati da Margot Sikabonyi, Michael Cadeddu e Eleonora Cadeddu).
Per quanto riguarda le riprese, la sede principale di esse è Casa Martini, una villetta unifamiliare situata a Roma. L’esterno della villa è ricostruito a Cinecittà mentre gli interni sono ricostruiti al teatro 21. I luoghi più frequentati sono il soggiorno e la cucina, che ospita tutti i pasti della famiglia Martini. Al piano terra si trovano tre camere da letto: accanto al soggiorno è situata la storica camera di Nonno Libero, dove a partire dalla quarta stagione dormirà anche Enrica: dalla sesta stagione viene occupata da Lele quando i nonni sono assenti.
Di fronte alla cucina si trova la camera dei ragazzi, inizialmente Ciccio e Alberto, poi Ciccio e Bobò, Bobò e Jonathan, infine Bobò e Tommy. Il garage ha un accesso interno alla casa, attraverso una porta che dà sulla sala da pranzo: nelle prime stagioni esisteva una stanza da letto al di là della porta in questione, in cui viveva la storica colf Cettina, prima di sposarsi. Nella settima stagione, il garage viene riadattato a camera da letto di Anna mentre il ripostiglio nella decima stagione verrà convertito nel tanto atteso doppio servizio. Infine, per necessità di spazi, nell’ottava stagione (che risulta quella più affollata), la mansarda nel sottotetto viene arredata come nuova camera da letto dei nonni.
La trama è brevemente la seguente:
nella prima stagione (siamo, dunque, nel 1998), la famiglia Martini, formata da Lele Martini (vedovo, medico della ASL), dai tre figli Maria, Ciccio e Anna e dal sessantenne Nonno Libero (ex ferroviere ormai in pensione) si trasferisce in una nuova casa a Poggio Fiorito, vicino Roma: l’acquisto della casa era stata una delle ultime decisioni prese da Lele con la defunta moglie Elena. Tuttavia, per i ragazzi la nuova vita a Poggio Fiorito non è facile: tutti sono scontenti di avere lasciato indietro i vecchi amici. È Maria quella che ne soffre di più, almeno fino a quando non conoscerà Reby, che diventerà la sua migliore amica. I Martini assumono anche una colf, Cettina Gargiulo, e accolgono Alberto (16 anni), figlio della sorella di Lele, Nilde, per dargli quella serenità che a casa era ormai scomparsa a causa dei continui litigi dei genitori. A completare il quadro familiare ci sono i parenti della defunta Elena, in particolare la sorella Alice e i genitori Enrica e Nicola, nonni molto particolari che ben presto divorzieranno.
Come è immaginabile, in questa prima stagione il protagonista Lele dovrà cercare di mettersi il passato alle spalle: si renderà presto conto, però, che non solo è un’azione difficile da compiere, ma anche che il futuro non si rivela essere affatto più facile del passato.
Una menzione merita senza dubbio la sigla di Un medico in famiglia, diventata cult nei primi anni 2000 in Italia. La canzone della sigla iniziale nelle prime 5 stagioni è Ai Ai Ai, cantata, prodotta e arrangiata dai Los Locos, tratta dall’album Salta. Nella sigla si vedono i personaggi della serie in situazioni divertenti con un’animazione alle loro spalle, e successivamente appare il logo della serie. Dalla sesta stagione la sigla Ai ai ai, che accompagnava l’inizio della serie, passa nei titoli di coda (dalla decima viene trasmessa molto più di rado) e viene rimpiazzata da una versione revisionata del brano Je t’aime, cantata da Giulia Luzi.